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EVENTI

Arte, bellezza e Prosecco Doc nei calici, al Padiglione della Santa Sede per l’Expo 2025 ad Osaka

Le bollicine italiane saranno l’Official Sparkling Wine in un contesto di grande prestigio. In mostra un capolavoro di Caravaggio 

La bellezza dell’arte, ma anche la bellezza del patrimonio agroalimentare italiano: le bollicine della Doc Prosecco, icona dell’enologia made in Italy esportata in tutto il mondo, saranno l’Official Sparkling Wine del Padiglione della Santa Sede all’Expo 2025 di Osaka, in Giappone (13 aprile-13 ottobre 2025), protagoniste dei brindisi di tutti gli eventi in un contesto internazionale di grande prestigio. E gli ospiti del Padiglione della Santa Sede, che si trova nel Padiglione Italia, potranno così apprezzare il Prosecco Doc come simbolo del made in Italy, confermando il legame profondo tra il Belpaese e l’arte della bellezza, un tema centrale anche per l’Expo 2025. Proprio l’arte italiana avrà un ruolo d’onore, con l’eccezionale esposizione dell’opera “La Deposizione di Cristo”, dipinta dal Caravaggio tra il 1602 e il 1604, conservata nei Musei Vaticani.
L’accordo è stato firmato da Monsignor Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo, e da Giancarlo Guidolin, presidente Consorzio di tutela della Doc Prosecco. Il tema del Padiglione della Santa Sede, “La Bellezza porta Speranza”, risuona profondamente con la missione del Consorzio di Tutela della Doc Prosecco, che condivide l’intento di infondere speranza attraverso la bontà del vino di qualità e dell’arte. Attraverso esposizioni, installazioni artistiche e prospettive uniche, il Padiglione della Santa Sede offrirà una riflessione su come la bellezza può fungere da catalizzatore per la speranza, unendo le persone nel cammino verso un futuro condiviso di rinnovamento nella spiritualità.
“Per il Consorzio di Tutela della Doc Prosecco è un onore essere parte di un evento di tale rilevanza, non solo per portare il nostro prodotto d’eccellenza nel mondo, ma anche per sostenere una causa culturale di grande valore - commenta Giancarlo Guidolin, presidente del Consorzio di tutela della Doc Prosecco - in particolare, siamo orgogliosi di aver reso possibile l’esposizione, per la prima volta in Giappone, dell’opera “La Deposizione di Cristo” di Caravaggio, un capolavoro che testimonia la maestria e la profondità dell’arte italiana. Questa è un’opportunità straordinaria per condividere con il pubblico giapponese e internazionale una parte fondamentale della nostra storia culturale. Il Giappone è un interlocutore affidabile e un mercato attento, che esige la massima qualità, e offre ancora interessanti potenzialità di crescita per il Prosecco Doc. Questa partnership rafforza ulteriormente il nostro impegno a consolidare la nostra presenza in Asia” conclude Guidolin. La presenza eccezionale di un capolavoro di tale portata testimonia l’importanza dell’evento e l’alleanza tra cultura, arte e tradizione che il Consorzio di tutela della Doc Prosecco e la Santa Sede promuovono, contribuendo a diffondere un messaggio di bellezza, speranza e connessione tra le culture del mondo. “La bellezza è una fonte di ispirazione universale che unisce le persone, alimentando l’amore e l’azione” come sottolineato da Monsignor Rino Fisichella.

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