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ASSEGNATI IERI A ROMA GLI OSCAR DEL VINO 2002. LA NOTTE DELLE STELLE TRA VIP E VINI

Italia
Il regista dell'Oscar del Vino, Franco Ricci

Notte delle stelle in piena regola agli Oscar del Vino ieri sera a Roma: parterre d’élite, pubblico selezionato, vip del mondo del vino, dello spettacolo e della cultura hanno partecipato con emozione alla consegna del "premio" dell’Associazione Italiana Sommelier, che celebra il trionfo del vino made in Italy. Per una volta i protagonisti dello spettacolo - da Carlo Verdone a Caterina Vertova, da Arnoldo Foà a Laura Freddi, e ancora Enrico Lo Verso, Elsa Martinelli, Gianfranco Iannuzzo, Stefania Rocca, Andrea Roncato, Fiorenzo Fiorentini ... - si sono trovati a omaggiare il meglio del mondo del vino italiano, sotto l'abile regia di Franco Ricci e la splendente presentazione di Antonella Clerici. E così, come Los Angeles, anche Roma ha consegnato i suoi Oscar, sedici in tutto, scaturiti dalle nomination sancite da 15.000 grandi elettori in tutta Italia (ovvero i lettori di DuemilaVini, il libro-guida ai vini d’Italia, e della rivista Bibenda, ed i visitatori del Vinitaly). Questi i vincitori incoronati in un'atmosfera da Oscar ... una vera notte delle stelle:
Migliore Enoteca: Enoteca Italiana di Bologna di Franco Casini e Marco Nannetti, già nomination nel 2000.
Migliore Etichetta: EA 1999 dell’azienda Ripa di Sovana (Grosseto) dei fratelli Francesca e Michele Ventura.
Migliore Campagna Pubblicitaria: Tasca d’Almerita, l’azienda siciliana del Conte Lucio Tasca per la campagna pubblicitaria chiamata “Nuova Stagione”.
Miglior Sommelier: Nicola Zanini del Ristorante Gualtiero Marchesi di Erbusco.
Miglior Produttore: Vincenzo Ercolino di Feudi di San Gregorio di Sorbo Serpico (Avellino).
Miglior rapporto qualità-prezzo: Frascati Superiore "Santa Teresa" 2000 di Fontanacandida (Lazio).
Miglior Vino Rosato: Aglianico del Taburno 2000 dell’azienda Fontanavecchia di Libero Rillo di Torrecuso (Benevento).
Miglior Vino Spumante: Cuvée Imperiale Brut 1997 della Berlucchi di Borgonato di Cortefranca (Brescia).
Miglior Vino Dolce: Alto Adige Bianco Sanct Valentin "Comtess" 2000 della Cantina Produttori San Michele Appiano di Bolzano.
Miglior Vino Straniero: Champagne R.D. 1985 di Bollinger, Francia, distribuito da Giuseppe Meregalli di Monza.
Migliore Giornalista: Bruno Gambacorta del Tg2 "Eat Parade".
Migliore Azienda Vitivinicola: Comunità di San Patrignano di Andrea Muccioli - Emilia Romagna.
Miglior Vino Bianco: Cometa 2000 dell’azienda Planeta di Menfi (Agrigento).
Miglior Vino Rosso: San Leonardo 1997 della Tenuta San Leonardo dei Marchesi Guerrieri Gonzaga di Avio (Trento).
Migliore Enologo: Riccardo Cotarella, winemaker tra i più quotati del mondo che aveva già avuto una nomination nelle scorse edizioni.
Premio Speciale della Giuria: Nonino, distillatori in Friuli con la motivazione "per lo straordinario lavoro svolto per molti anni a favore di un prodotto tutto italiano, di immagine e qualità elevatissime".

La curiosità
Enzo Ercolino: "Il mio grazie ai contadini che sono rimasti"
Il nome di Enzo Ercolino si iscrive, da ieri, nell’albo di cui fanno parte Marco Caprai, Piero Antinori e Angelo Gaja. Nel ringraziare, il regista del'Oscar del Vino Franco Ricci , Ercolino ha rivolto un pensiero ai contadini. Perché ? "Quando abbiamo iniziato questa scommessa la gente lasciava le campagne, le terre vendute per nulla. C’era ancora il ricordo del terremoto che bruciava. Noi abbiamo dimostrato che é possibile restare ed ottenere successo ovunque". Come valuta questa notte degli Oscar del Vino? "Sono contento, la Campania ha stravinto. Mi ha fatto davvero piacere il riconoscimento a Riccardo Cotarella, nonostante lo scorso anno avesse vinto il fratello Renzo. Ed anche la vittoria di Planeta parla un po’ napoletano, perché si tratta di un Fiano trapiantato in Sicilia. Una dimostrazione della versatilità dei vitigni campani su cui c’é ancora davvero tanto da lavorare. Spero che adesso si proceda rapidamente per l’assegnazione della docg sia per il Fiano di Avellino che per il Greco di Tufo". E adesso ? "E' anche grazie a questi successi che tutta la filiera enogastronomica regionale e meridionale ottiene i risultati che merita: l’importante, comunque, é affrontare ogni impegno con professionalità e senza lamentarsi".

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