L'andamento delle esportazioni vinicole, nel 2005, ha registrato un aumento in valore del 4,2% a fronte di un aumento della quantità dell'11,3% "e testimonia l'affermazione del vino italiano ed il definitivo apprezzamento per la qualità della nostra produzione da parte dei consumatori sui mercati internazionali. Quasi 3.000 miliardi di euro di export e, quando tutto il commercio internazionale soffre, è un record che fa onore alle nostre produzioni": lo ha dichiarato,nell'assemblea generale, Piero Mastroberardino, presidente della Federvini.
Primeggia, tra i Paesi di destinazione, ancora la Germania con oltre 5 milioni di ettolitri (+7,9%) seguita dagli Stati Uniti, che superano abbondantemente i 2 milioni di ettolitri (+6,9%), e dal Regno Unito con un incremento del 29,1% in quantità e del 17,9% in valore. Una flessione del 4,3% in valore per le esportazioni di acquaviti e liquori ed il persistente trend positivo di incremento delle esportazioni di aceto di vino (+10% in quantità e +12,1 in valore) concludono una serie di dati generalmente confortanti sull'export dei nostri prodotti.
Il 2005 è stato caratterizzato, per il mercato nazionale, da una crescita limitata e non in tutti i segmenti, sia nel valore sia per le quantità commercializzate. L'aumento di valore è stato anche influenzato dall'incremento dei prezzi che ha avuto ulteriori sensibili accelerazioni, anche se è comunque proseguito il percorso verso la qualità, intrapreso dai consumatori, che sta premiando i tanti investimenti effettuati negli anni passati.
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