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BANCHE E ASSICURAZIONI INVESTONO IN VIGNETI E IN CANTINE: NASCE L’HOBBY DI PRODURRE VINI DI QUALITA’

Italia
Guido Sodano alla guida della SaiAgricola

Se un buona bottiglia regala sicuramente delizie per il palato, investire sul mercato del vino promette ricchi guadagni per gli investitori. A puntare su questo settore sono adesso anche i più importanti istituti di credito e compagnie di assicurazione italiane, che da anni stanno investendo capitali e risorse con risultati che cominciano ad essere soddisfacenti sotto il profilo economico (soprattutto in termini patrimoniali e per la rivalutazione che i marchi hanno subito negli ultimi anni) ed anche per il buono standard della produzione e delle valutazioni della critica enologica.
Secondo i risultati di un’analisi, riportata dal “Corriere della Sera”, è in crescita insomma la presenza di istituti di credito e compagnie assicurative nel mercato del vino, che scelgono come territori preferiti la Toscana, il Piemonte, l’Umbria ed il Friuli Venezia Giulia: i nomi che confermano la tendenza vanno dal gruppo Ras al Monte dei Paschi, dalla Sai alle Generali, dai banchieri come Gianni Zonin, sicuramente il più famoso, ad altri che rispondono al nome di Vittorio Frescobaldi, Piero Antinori, Lapo Mazzei e tanti altri imprenditori-finanzieri sempre più interessati e appassionati di vigne…

Vediamo, qui di seguito, un semplice elenco di “banche & assicurazioni” che hanno creduto in questo importante settore del made in Italy:

Banche e assicurazioni che direttamente controllano le aziende agricole
Gruppo Ras
A Castelnuovo Berardenga, la Ras ha San Felice, un vero e proprio borgo del vino: in Chianti, hanno acquistato nel 1978, ettari 750 di cui 200 a vigneto (maggior parte, a Chianti Classico). 1,3 milioni di bottiglie di Chianti Classico. L’antico borgo è stato ristrutturato e trasformato in struttura alberghiera (relais Borgo San Felice). A Montalcino, la Tenuta è quella di Campogiovanni. Ci sono progetti di fusione per le aziende della compagnia di assicurazione, 3.000 ettari tra Chianti, Brunello e vini della Maremma (2 milioni di bottiglie, di cui il 65% esportato). La Ras continua da investire nell'innovazione dei processi di produzione.
Fondo Pensioni Cariplo (partecipata dalla banca, anche se è un ente speciale)
Apre al vino ed al turismo enologico nella tenuta agricola a Trequanda in Toscana Il Fondo Pensioni Cariplo investirà 20 miliardi nel territorio di Trequanda, il piccolo comune della provincia di Siena, famoso per l’olio extravergine di oliva e per le terrecotte di Petroio. Lo ha annunciato Gianpiero Bertoli, consigliere del Fondo Pensioni per il personale Cariplo. Il Fondo Pensioni Cariplo è proprietario di un’azienda agricola di 1.300 ettari e di una parte del borgo medievale di Trequanda. L’investimento servirà a costruire le nuove cantine (6 miliardi di vecchie lire) ed a ristrutturare il castello di Trequanda (14 miliardi, sempre di lire), che sarà adibito ad uso turistico/alberghiero.
Monte dei Paschi: Tenimenti Fontanafredda (Piemonte),
Poggio Bonelli e delle Fattorie Chigi Saracini in Toscana

Nel vino, il Monte dei Paschi è sbarcato Fontanafredda (Serralunga d’Alba) riscattando negli anni Venti la proprietà dei Conti Mirafiori: ha 110 ettari, di cui 70 a vigneto per la produzione di 6,5 milioni di bottiglie (Barolo e spumante metodo classico); le Fattorie Chigi Saracini a Castelnuovo Berardenga appartenevano invece all'Accademia Chigiana e il conte Guido Chigi per non rischiare di disperdere tutto non trovò miglior erede che l'Mps: 900 ettari, di cui 60 a vigna. L'acquisto di Poggio Bonelli, nel marzo 2000, è stato deciso per diversificare l'offerta: 56 ettari, di cui 15 a vigneto. Oltre 8 milioni di bottiglie fra Barolo, Barbaresco, Asti, Chianti, SuperTuscans … Un fatturato di oltre 250 milioni di euro.
SaiAgricola (società del gruppo Ligresti)
La SaiAgricola, diretta da Paolo Sodano, è nata nel 1980 per gestire l’intero patrimonio agrario del gruppo Sai. Nel 1995, Colpetrone, in Umbria nel territorio del Sagrantino di Montefalco, territorio reso famoso nel mondo dall’azienda Arnaldo Caprai. La Poderina (nel 1988, a Montalcino, nel territorio del Brunello: 20 ettari che producono Brunello, Rosso di Montlcino e Moscadello) e la Fattoria del Cerro (nel 1978, a Montepulciano: 601 ettari di cui 167 a vigneto e produce 850.000 bottiglie, soprattutto di Nobile di Montepulciano). Sta sviluppando anche un investimento in Maremma, a Canneto di Montiverdi Marittimo, nella Villa di Monterufoli, già azienda di caccia del conte Ugolino delle Gherardesca, circondata da oltre 1000 ettari di natura incontaminata (l’azienda è a 5 km in line d’aria dalla produzione del Sassicaia).
GenerAgricola (è la holding agroalimentare del gruppo assicurativo Generali)
Opera nel settore dal 1851. Il Gruppo Generali ha sviluppato l’attività soprattutto in Veneto e Friuli, dove hanno sede le quattro aziende del gruppo: Poggiobello (80 ettari di vigneto nei Colli Orientali del Friuli), Borgo Magredo (90 ettari in doc Friuli Grave), Tenuta S.Anna (200 ettari un doc Lison Pramaggiore e Friuli Grave) e Ca’ Corniani (60 ettari a Lison Pramaggiore). La produzione complessiva è di 4 milioni di bottiglie (60% in Italia). In corso investimenti per il rinnovo delle vigne in altre aziende del gruppo, diretto da Giuseppe Perissinotto: a Olivola (Alessandria) 40 ettari nella doc Monferrato, a Presciano (Roma) 60 ettari nella doc Castelli Romani, a Castrocaro (Forli) 50 ettari in zona Sangiovese di Romagna, che appartenendo all’Ina, è entrata a far parte del gruppo Generali.

Imprenditori-banchieri
Gianni Zonin: è presidente della Banca Popolare di Vicenza e consigliere della Banca Nazionale del Lavoro. E’ da sempre forse l’imprenditore del vino-banchiere per eccellenza in Italia. Del resto è lui che più di ogni altro nel nostro Paese possiede superficie viticola: di 3.700 ettari complessivi, sono ben 1.800 ettari quelli a vigneto nelle 11 tenute delle 7 regioni a più alta vocazione in Italia (Toscana, Piemonte, Veneto, Friuli, Lombardia, Puglia e Sicilia, dove ha inaugurato la splendida Tenuta Feudo Principi di Butera).
Lapo Mazzei: ex presidente della Cassa di Risparmio di Firenze (dall’ ’80 al ’94), è attualmente consigliere della Banca Findomestic. Il suo nome e della sua famiglia si lega allo chateaux più esclusivo e di qualità del Chianti, Castello di Fonterutoli. Di recente, investimenti in Maremma nel territorio del Morellino.
Vittorio Frescobaldi: è presidende della Banca Steinhauslin (gruppo Mps) ed è al timone della prestigiosa griffes fiorentina
Piero Antinori: è da poco uscito dal cda della Fondiaria (assicurazione); Antinori è, da sempre, la storia della Toscana del vino nel mondo.

Imprenditori-finanzieri, di recente conquistati dalla passione delle vigne:
Sergio Cragnotti
, finanziere e presidente della Lazio
Christian Roger, banchiere e creatore del fondo comune specializzato in grandi vini (Redgold Wine Investment) 
Paolo Panerai, editore del gruppo Class
Ferruccio e Salvatore Ferragamo, storica griffe fiorentina della moda
Antonio Moretti, moda (marchio Car Shoe, scarpe e pelletteria) e soci in affari con Patrizio Bertelli, mister Prada
Gian Marco Moratti, petroliere
Claudio Tipa e Fabio Bertarelli, che guidano il gruppo farmaceutico svizzero di Serono
Aldo Maria Brachetti Peretti, petroliere (è proprietario della Api Petroli)
Erik De Rothschild, ovvero mister Chateau Lafite, socio d'affari in Maremma con Paolo Panerai
Antonio D'Amato, presidente di Confindustria
Desiata, presidente delle Assicurazioni Generali
Paolo Marzotto, moda
Guidalberto Guidi, presidente della Ducati Energia di Bologna
Giuseppe Benanti, l’imprenditore farmaceutico: la Sifi è l'azienda leader nel segmento oftalmico
Enrico Bondi, amministratore delegato di Montedison
Patrizio Bertelli, mister Prada

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