Barolo e Brunello di Montalcino, eleganti e longevi, due vini che rappresentano il volto più prestigioso dell’enologia italiana, riconosciuti in tutto il mondo come i brand per eccellenza del made in Italy. E, finalmente, in Italia e all’estero, hanno iniziato a promuoversi insieme. Si parte con “BaroloBrunello” 2015, di scena venerdì 13 e sabato 14 novembre, a Barolo, al WiMu, il Museo del Vino nel Castello di Barolo (www.barolobrunello.it), con oltre 30 produttori top dei due territori, per un appuntamento, ideato da WineZone (www.wine-zone.it), che punta già a diventare una tradizione “itinerante” tra i due territori (nel 2016 sarà di scena a Montalcino) da cui nascono le due espressioni del vino italiano più premiate dalla critica italiana ed internazionale.
Il primo, il Barolo, nasce nel cuore delle Langhe, Patrimonio dell’Umanità per il paesaggio vitivinicolo: è stato il vino dei re della casa Savoia, ed è stato definito “il re dei vini”. Il secondo, il Brunello, è il frutto dei vigneti delle colline toscane a Montalcino, nato alla fine dell’Ottocento con Ferruccio Biondi Santi, primo vino a essere entrato nelle più importanti aste internazionali delle bottiglie da grande invecchiamento.
Molte affinità ma anche tante marcate differenze, tradizione e spirito d’innovazione, caratteristiche e aneddoti che da sempre scatenano discussioni tra gli esperti e accesi confronti, ma anche stretti rapporti che li accomunano, come il lavoro dell’uomo in vigna, le storie di famiglia e di territorio, e la ricerca della qualità assoluta.
33 i produttori top che si riuniranno al WiMu, nomi come G.Alessandria, Boroli, Castello di Verduno, Cavallotto, Ceretto, Chiarlo, Comm. G.B.Burlotto, Giuseppe Rinaldi, Marengo, Massolino, Principiano, Rivetto, Vajra, Roberto Voerzio, Scarzello e Vietti per il Barolo, e Altesino, Baricci, Canalicchio di Sopra, Capanna, Caprili, Casanova di Neri, Col d’Orcia, Il Marroneto, Pederi Salicutti, Il Poggione, Le Potazzine, La Mannella, Lisini, Mastrojanni, Poggio di Sotto, Talenti e Uccelliera per il Brunello di Montalcino.
Una due giorni in cui tutte le etichette selezionate saranno in assaggio alla presenza dei produttori, e dove il momento clou sarà la speciale degustazione verticale all’Enoteca Regionale del Barolo, sabato 14 novembre, tra i “Giganti del vino”, condotta dal sommelier Luca Gardini che metterà a confronto due grandi produttori di Barolo e Brunello: Elvio Cogno, con il Barolo Riserva Vigna Elena della annate 2007, 2006, 2004, 2003 e 1999, e Casanova di Neri, con il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2010, 2009, 2007, 2004 e 1999.
“Quella tra Barolo e Brunello sembra sempre una rivalità - spiega, a WineNews, Andrea Zarattini di Wine-Zone - ma in realtà è un liaison che funziona bene. E siamo contenti che nel nostro evento stia aumentando l’attenzione di un pubblico professionale e straniero, e non solo da Francia, Germania, Belgio, Spagna ed Europa in genere. Quest’anno abbiamo molti iscritti anche da Usa, Russia e Canada, spesso ristoratori di alto livello che vogliono venire a degustare e selezionare vini per le loro cantine, ed è un segnale che ci fa molto piacere”.
Ma per due grandi vini e territori che vivono soprattutto di export, è fondamentale la promozione all’estero, anche in quei mercati che sembrano piccoli nei numeri, ma evoluti nel consumo di vini di alta gamma, come quello della Danimarca. Dove il 20 novembre, a Copenhagen, nel Børsen Palace, la storica sede della Borsa nel cuore della città sarà, di scena l’edizione n. 2 di “Barolo & Brunello the Italian Kings”, con oltre 40 cantine di eccellenza sotto l’egida del Consorzio I Vini del Piemonte (www.ivinidelpiemonte.it), in collaborazione con la Strada del Barolo e grandi vini di Langa, il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani, il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino e la Cia di Alba (ed il patrocinio dall’Ambasciata d’Italia a Copenhagen).
Focus - “Barolo & Brunello the Italian Kings” , il 20 novembre a Copenaghen
“Barolo & Brunello the Italian Kings” ritorna per confermare la solida alleanza tra i due vini simbolo dell’eccellenza enologica italiana a Copenhagen, dove oltre 40 cantine di eccellenza, il 20 novembre, offriranno ai wine-lover danesi e operatori un’esperienza di altissimo livello. L’evento, organizzato e promosso dal Consorzio I Vini del Piemonte in collaborazione con la Strada del Barolo e grandi vini di Langa, il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino e la Cia di Alba, e patrocinata dall’Ambasciata d’Italia a Copenhagen, sarà di scena al Børsen Palace, la storica sede della Borsa nel cuore della città.
Un evento che mette insieme i due più titolati alfieri del vino made in Italia in un mercato, quello danese, che ha dimostrato di essere fra i più ricettivi per i vini rossi di eccellenza: la Danimarca è uno dei paesi nei quali il vino italiano è maggiormente conosciuto e apprezzato (rappresenta il 30% delle importazioni in valore) e la crescita costante della domanda di vino di qualità negli ultimi anni (i danesi consumano 32 litri di vino all’anno), ha fatto sì che l’Italia divenisse il principale esportatore di vino in questo paese, superando la Francia non soltanto in termini di volumi ma anche in termini di valore economico. Il pubblico danese, inoltre, può contare su un’alta capacità di spesa, è piuttosto preparato e ama in particolare i prodotti enogastronomici d’eccellenza.
In programma, oltre a tre sessione di “walk around tasting”, anche tre laboratori di approfondimento e degustazioni comparative che vedranno nei calici Nebbiolo 2013 e Rosso di Montalcino 2012, Barolo 2010 e Brunello 2009, Barolo 2008 e Brunello Riserva 2008. “Sono davvero lieto che anche quest’anno si tenga a Copenhagen questo evento, molto atteso dal pubblico danese fin dalla fine della scorsa edizione - ha commentato l’Ambasciatore italiano in Danimarca, Stefano Queirolo Palmas - nonostante la rassegna sia soltanto al suo secondo appuntamento, infatti, “Barolo & Brunello” è un vero punto di riferimento nel variegato panorama degli eventi legati al vino nella terra di Andersen. Un successo dovuto all’intesa e alla sinergia nate da un lungimirante lavoro di squadra al quale l’Ambasciata ha dato il massimo supporto, concedendo il suo Patrocinio fin dalla prima edizione. Da diverso tempo i vini italiani hanno conquistato sempre maggiori quote di mercato in un Paese ormai “educato” all’eccellenza: secondo le ultime stime di Statistics Denmark, il vino italiano copre quasi il 30% delle importazioni danesi per valore, un traguardo ragguardevole, soprattutto in considerazione del 22% del nostro competitor più rilevante. L’apprezzamento del pubblico danese nei confronti dell’Italia e dei suoi prodotti ha nei flussi turistici una ulteriore conferma: ogni anno 600.000 danesi passano almeno cinque notti nel nostro Paese, non accontentandosi degli itinerari “classici”, ma cercando le specificità del territorio: il pubblico che affollerà il Palazzo della Borsa vorrà con ogni probabilità fare anche un viaggio nelle Langhe o nella Val d’Orcia, per sperimentare sul territorio quello che ha degustato a Copenhagen. Per questo - ha concluso l’Ambasciatore - sono convinto che “Barolo & Brunello, the Italian Kings” 2015 raccoglierà reazioni entusiastiche al pari dello scorso anno, instaurando una tradizione che, mi auguro, porterà i grandi rossi italiani insieme a Copenaghen per diversi anni a venire”.
Alessandro Veglio, Borgogno, Conterno Fantino, Diego Conterno, Enzo Boglietti, Eraldo Viberti, Franco Conterno, La Fusina, Malvirà, Manzone Giovanni, Parusso, Pietro Rinaldi, Podere Ruggeri Corsini, Poderi Luigi Einaudi, Réva, Rivetto dal 1902, Seghesio Fratelli, Silvano Bolmida, Tenuta L’Illuminata, Tenuta Rocca, Terre del Barolo e Trediberri sono i produttori di Barolo presenti; per il Brunello di Montalcino, ci saranno Argiano, Barbi, Camigliano, Capanna, Caparzo, Casanova di Neri, Castelgiocondo, Marchesi de’ Frescobaldi, Castello Romitorio, Castiglion del Bosco, Col d’Orcia, Collelceto, Cupano, La Poderina, Le Chiuse, Le Macioche, Tassi-Franci Franca, Tenuta Buon Tempo, Tenuta San Giorgio, Tenute Silvio Nardi, Uccelliera, Val di Suga e Villa Le Prata.
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