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“BENVENUTO BRUNELLO”, L’ANNATA 2009 E LA RISERVA 2008 ALLA PROVA DEL BICCHIERE: I MIGLIORI ASSAGGI DELLO STAFF DI DEGUSTAZIONE DI WINENEWS (FRANCO PALLINI E ANTONIO BOCO), CHE CONFERMANO UN BUON LIVELLO DIFFUSO DELLA PRODUZIONE DI MONTALCINO

Un assaggio a “quattro stelle” quello 2014 di “Benvenuto Brunello”, visto che sia l’annata 2009 e la 2008, in versione Riserva, hanno ottenuto questo “rating” al momento della loro presentazione. Un giudizio, per certi aspetti un po’ sovradimensionato, alla luce dei risultati nel bicchiere che, tuttavia, confermano un buon livello diffuso della produzione di Montalcino e la capacità del territorio di declinare Brunello in cui le qualità fondamentali dei vini, ottenuti notoriamente da Sangiovese in purezza, vitigno oltre modo sensibile alle condizioni climatiche generali, riescono a venire fuori in modo deciso e personale. In questo senso, la 2009, non ha certo perso all’assaggio la sua connotazione di millesimo “mediterraneo” e, in generale, poco propenso a lunghi periodi di invecchiamento. Gli aromi fruttati sono molto aperti e, in certi casi, il profilo olfattivo è decisamente caldo, con qualche caso di alcol in esubero. In bocca i vini, hanno mantenuto buona/ottima dolcezza insieme ad acidità tendenzialmente vitali, ma i tannini, spesso, sembrano ancora leggermente immaturi. Un’annata che appare decisamente eterogenea e che ha evidenziato una produzione mediamente buona, ma con punte di eccellenza assoluta più rare che in altri casi.
Ecco, in sintesi, il bilancio dell’assaggio dei Brunello di Montalcino 2009, realizzato dallo staff di Winenews (Franco Pallini e Antonio Boco). Fra i Brunello senz’altro da segnalare, quello de Le Chiuse costituisce una vera e propria punta in fatto di finezza olfattiva e articolazione gustativa. Medesimi registri stilistici per il Vecchie Vigne 2009 de Le Ragnaie, un vino che sa essere al contempo elegante e vitale. Dal sorso delizioso e dai profumi intensi il Brunello di Montalcino 2009 di Querce Bettina, energico e quasi impetuoso quello di Salvioni. Madonna delle Grazie 2009 de Il Marroneto è un vino contrastato e dal tannino dolce e nervoso. Austero e di grande sostanza il Vigna Spuntali di Val di Suga (Bertani Domains), intenso, elegante e succoso il Brunello 2009 di Canalicchio di Sopra. Dagli aromi limpidi e mediterranei il Brunello di Collelceto, dotato di un gusto contrastato e ben ritmato. Maturo e invitante il Brunello 2009 di Gianni Brunelli - Le Chiuse di sotto, e dallo stile rigoroso quello de Il Poggione. Per concludere il Brunello 2009 di Fuligni, dalle belle sensazioni olfattive di arancia e dalla progressione gustativa elegante e continua.
Per le Riserva 2008 conferma sostanziale delle impressioni riscontrate per l’annata: il livello generale dei vini in assaggio sta comodamente su un livello mediamente buono, ma anche in questo mancano gli acuti. La declinazione in bottiglia delle Riserva ha messo così in evidenza un bagaglio aromatico, molto poco incentrato sul frutto, tannini, tendenzialmente nervosi, che, neppure in questo caso, non sono stati completamente domati. Fra i vini, da segnalare il Brunello Poggio alle Mura Riserva 2008 di Castello Banfi, dagli aromi puliti e dalla progressione gustativa fitta e avvolgente. Profumi tendenzialmente tradizionali e bocca di buona agilità contraddistinguono la Riserva 2008 della Fattoria dei Barbi, come quella di Campogiovanni (Agricola San Felice-Gruppo Allianz). Austera e di bella energia la classica Vigna La Casa di Caparzo, che fa da “controcanto” alla Riserva di Greppone Mazzi (Ruffino), dallo stile moderno e accattivante. Di analoga impostazione stilistica Poggio Abate de La Poderina, dai tratti aromatici definiti e dalla gusto morbido e intenso. Profumi pieni, dai toni vagamente sanguigni, per Ugolaia di Lisini, un vino che in bocca evidenzia sapidità e lunghezza. Assolutamente intrigante il Phenomena 2008 di Sesti ed il riassaggio del Brunello Poggio al Vento Riserva 2006 di Col d’Orcia.

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