Esultino gli estimatori dello Champagne: il pregiato vino francese da delizia del palato diventa elisir di lunga vita. Lo sostiene il “Journal of Agricoltural and Food Chemistry”. Secondo i risultati di una ricerca svolta dall’Università di Reading in Inghilterra, in collaborazione con l’Università di Cagliari, infatti, lo Champagne può contribuire a proteggere il cervello dalle lesioni provocate da ictus e altre patologie quali il morbo di Parkinson e l’Alzheimer.
Queste preziose proprietà curative, la cui scoperta non può far altro che aumentare l’appeal del già molto sospirato vino, sono riconducibili ai polifenoli, ampiamente riconosciuti come antiossidanti. Benchè i polifenoli si trovino in maggior abbondanza nei vini rossi, alcuni studi hanno tuttavia evidenziato come lo Champagne contenga quantità elevate di altri tipi di residui fenolici, quali il tirosolo e l’acido caffeico.
Dagli esperimenti è emerso che le cellule neuronali pretrattate con estratti di Champagne e poi sottoposte a ictus simulato sono in grado di attuare una protezione significativa: con il tempo tutte le funzioni cerebrali si ripristinano.
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