Riprende in Francia la sperimentazione nei campi della coltivazione di vigneti con due varietà geneticamente modificate, resistenti ad un verme del terreno che provoca danni gravissimi nelle coltivazioni francesi.
Lo ha deciso l'Inra, l'Istituto Nazionale della Ricerca Agronomica. A dare il benestare per la ripresa della sperimentazione a Colmar, nell'Est della Francia, è stato un gruppo di lavoro composto da ricercatori, da viticoltori e da consumatori. A crearlo è stato proprio l'Inra, allo scopo di sbloccare una situazione di stallo delle ricerche sugli Ogm nelle vigne che si protraeva da tre anni. Dal 1994 al 1999, infatti, il più importante partner della sperimentazione è stato nientemeno che Moet & Chandon. Da quando la celebre marca di champagne ha deciso di sospendere la collaborazione, le vigne Ogm sono tornate a dormire negli scaffali dell'Inra, mentre il verme distruttore delle vigne francesi ha continuato a moltiplicarsi e a rafforzarsi al punto da essere ormai resistente a molti pesticidi. Di qui l'iniziativa di riprendere i test sotto l'egida dell'Inra, ed è la prima volta che un organismo di ricerca francesi è all'origine di una sperimentazione del genere, su larga scala e in veri terreni di coltura. Nonostante per mesi il gruppo di lavoro abbia esaminato i pro e i contro, decidendo per la ripresa della sperimentazione, l'Inra è conscia che gli Ogm non sono amati nè dal pubblico nè dai produttori.
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