Dagli scaffali della gdo, che distribuiscono oltre il 70% del vino in Italia, arrivano dati “dolci-amari” per le bollicine nel Belpaese. Nel 2012 le vendite, nel loro complesso, hanno fatto segnare un calo dello 0,8% in volume (60,8 milioni di bottiglie), ma un crescita dello 0,2% in valore (325,9 milioni di euro), secondo i dati di SymphonyIri Group. Il prezzo medio a bottiglia, dunque, cresce seppur di poco, e si attesta a 5,35 euro. Certo è che ai produttori Italiani è andata meglio dei concorrenti francesi: i metodo classico del Belpaese (che rappresentano il 20,9% del valore e il 10,4% in volume del totale Italia), hanno registrato un calo del 2,6% in volume e valore, mentre lo Champagne è crollato del 7,6% in valore e del 6,8% in quantità. Doppio binario per i metodo charmat: la tipologia dolce cede il 4% in valore e il 7% i volume, mentre il “secco” cresce del 6,5% in valore e del 4% in volume ...
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