“Breve vita dalla natura ci è data ma il ricordo di una vita ben spesa è eterno. Credo che queste parole siano le più appropriate per ricordare il mio babbo. La dimostrazione di affetto, di stima e di amicizia ricevuta per la sua scomparsa sono la prova che la sua opera ha tracciato un solco molto profondo nel suo cammino sulla terra. Il babbo non è stato generoso solamente con la sua professione aiutando molte persone che a lui si rivolgevano per un consiglio, ma una persona generosa in senso più ampio, per natura, anche nei confronti dei più deboli e degli ultimi, qualità che condivideva in tutto e per tutto con la mamma”.
Ilaria Tachis ricorda così il suo babbo Giacomo Tachis, uno dei “padri fondatori” dell’enologia italiana e tra gli uomini che hanno cambiato il corso del vino del Belpaese, artefice del cosiddetto “Rinascimento” enologico italiano, e affida a WineNews - che ringrazia “per la professionalità nel divulgare la notizia della “dipartita terrena” del babbo a tutto il mondo con così tanta delicatezza, sobrietà e sensibilità” - un “ringraziamento collettivo” per “le innumerevoli dimostrazioni di affetto e di cordoglio ricevute da parte del mondo del vino italiano, delle istituzioni e da parte di tantissimi amici legati in qualche maniera a questo mondo”.
“Nell’anno della Misericordia chi desiderasse ricordarlo - scrive Ilaria Tachis - può fare un’offerta a suo nome alla Misericordia di San Casciano (www.misericordiasancasciano.it) o a Medici Senza Frontiere (www.medicisenzafrontiere.it), le associazioni a cui sia il babbo che la mamma erano particolarmente legati. Grazie di cuore a tutti voi”.
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