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C’È CHI PREFERISCE IL MARE, CHI LA MONTAGNA, CHI LA CITTÀ. E CHI, INVECE, FILARI DI VINO A PERDITA D’OCCHIO, SENZA RINUNCIARE ALLE COMODITÀ DI UN HOTEL DI LUSSO. DA L’ANDANA A MARQUÉS DE RISCAL, LA TOP TEN DEI WINE HOTEL BY “THE DRINKS BUSINESS”

Italia
L’Andana, nel cuore della Maremma

C’è chi pianifica le ferie in giro per le città d’arte, chi segue la passione per i saldi, chi non riesce a fare a meno del mare e del caldo neanche in inverno, ma c’è anche chi aspetta la bella stagione per concedersi una bella vacanza tra i filari, senza rinunciare alle comodità di un albergo di lusso. Sogno impossibile solo qualche anno fa, ma che adesso è diventato realtà in ogni angolo del mondo, come racconta “The Drinks Business” (www.thedrinksbusiness.com), che ha scelto le migliori 10 destinazioni, senza stilare però una vera e propria classifica. Per l’Italia, c’è L’Andana, wine hotel, una volta villa medicea, nel cuore della Maremma e dei 500 ettari de La Badiola, del Gruppo Terra Moretti, dove non mancano certo gli svaghi, dalle degustazioni in cantina alle lezioni di cucina, passando per la spa ed il campo da golf, senza dimenticare il ristorante, gestito da Alain Ducasse.
In Argentina, a Mendoza, alle pendici della Ande, c’è il Cavas Wine Lodge: 14 camere, immerse in 35 acri di vigneti, una cantina che custodisce i 250 migliori vini della regione e trattamenti al vino per i suoi ospiti. In Francia, in Côtes du Rhône, sorge invece il Domaine de la Noria, in una struttura dell’’800 diventata un bed & breakfast molto particolare: oltre a riposarsi e godere di degustazioni e tour guidati, infatti, si può prenotare una settimana di lavoro volontario durante la vendemmia, per sentirsi davvero parte del processo produttivo. Poco lontano c’è L’Auberge, ritiro estivo per chi più che bere ha voglia di imparare e scoprire, con veri e propri corsi di formazione su Bacco. In Spagna, tra Bilbao e Pamplona, c’è un vero e proprio gioiello architettonico, il Marqués de Riscal, hotel futuristico, tra i filari della più antica “bodega” di Spagna, disegnato nientemeno che da Frank O Gehry e inaugurato nel 2006. In Sudafrica c’è l’Alluvia Stellenbosch Wine Farm, un luxury resort dove si producono anche Cabernet Sauvignon, Sauvignon Blanc e Cabernet Franc. Tornando dall’altra parte del mondo, in California imperdibile il The Carneros Inn, altro resort di lusso completamente immerso in un contesto green, tra filari di vite e meli, nel cuore della Napa Valley, dove il vino diventa protagonista di trattamenti perlomeno peculiari, dalla Chardonnay Anti-Oxidant Wine Therapy Facial al Grape Seed e al Guava manicure e pedicure. Anche l’Uruguay, certo non tra i produttori leader al mondo, si rivela meta ambita, con il Posada Campotinto, al centro della zona vinicola più importante del Paese, nella campagna di San Roque.
Tornando in Europa, in Portogallo da non perdere il Buçaco Palace Hotel, un tempo convento, poi residenza della famiglia reale portoghese, oggi hotel da re, con tante degustazioni dei vini di Bairrada, una regione ancora sconosciuta alle masse. Infine, in Nuova Zelanda, l’Owhanake Bay Estate, lussuosa residenza con vista sul mare che offre pacchetti completi con ogni sorta di sfizio per tutti i wine lovers.

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