Nel 2020, anno sabbatico senza i tanti, tantissimi eventi wine & food, anche l’appuntamento più importante che in un quarto di secolo ha rivoluzionato il modo di conoscere e di approcciarsi al mondo del vino, innescando un fenomeno senza eguali come l’enoturismo, che solo un’emergenza come quella che stiamo vivendo poteva fermare, non ci sarà. O meglio, la sua edizione - la n. 28 - ai tempi del Covid-19 non può che essere speciale: il 30 e 31 maggio, per essere vicino agli eno-appassionati e aspettando il loro ritorno in cantina, il Movimento Turismo del Vino lancia #CantineAperteInsieme, online, smart e social, tra degustazioni online, delivery e asporto di vini promossi dalle cantine di tutta Italia, sempre più web-friendly. Ma, con i turisti locali che avranno comunque la possibilità di tornare ad incontrare i vignaioli nelle aziende o passaggiare nei vigneti all’aria aperta, rispettando le distanze e seguendo con attenzione le regole di restrizione. Un segnale forte di come potrà essere tutto il turismo del futuro in generale.
Taglio del nastro ufficiale, sarà il più grande brindisi online d’Italia, in cui le oltre 800 cantine del Movimento augureranno la ripartenza delle attività enoturistiche alla vigilia della possibile riapertura delle Regioni (30 maggio, ore 19). Con la pandemia, spiega il presidente Nicola D’Auria, “il turismo all’aria aperta sarà la forma più sicura e responsabile di turismo sia per quanto riguarda il pericolo di contagi, sia per la possibilità di lavorare su prenotazione con piccoli gruppi di persone. Abbiamo tutti bisogno di tornare a raccontare le nostre belle vigne e le nostre storie con un calice di vino in mano. Invitiamo il Premier Conte e tutti gli enoturisti d’Italia ad acquistare una bottiglia del territorio e a brindare insieme alle nostre cantine per la ripartenza di un settore per cui siamo ammirati e riconosciuti in tutto il mondo, che siamo convinti possa fare scuola per la ripresa delle attività turistiche”.
L’evento più amato dagli enoturisti “arriverà“ direttamente a casa grazie alla collaborazione con la piattaforma iorestoacasa.delivery - progetto senza fini di lucro nato per aiutare a ridurre il più possibile gli spostamenti e permettere alle realtà produttive di raggiungere i propri clienti - che permetterà ai wine lovers di degustare i loro vini preferiti o sperimentare pacchetti esperenziali inviati dalle cantine. Dal Friuli - che in mente, con l’idea di privilegiare la campagna, i bellissimi vigneti, gli spazi aperti, ha anche un’edizione speciale di “Vigneti Aperti” in estate - al Veneto, dalla Toscana - che ha ideato un kit di InCantina Home edition con bottiglie in assaggio, l’invito in cantina per quando sarà possibile, una ricetta toscana della cantina da cucinare in casa e abbinare al vino ricevuto, e visite virtuali di 40 minuti attraverso Zoom - alla Puglia.
#CantineAperteInsieme è anche una campagna social che unirà le cantine e i partecipanti nella condivisione di foto e video della loro esperienza: in tutta Italia le cantine si riuniranno virtualmente per un grande weekend online con degustazioni in diretta e brindisi social, per far sentire la vicinanza agli eno-appassionati e poterli accogliere al meglio nel prossimo futuro, accoglienza che rimane lo scopo e la missione dell’associazione.
Focus - Cantine Aperte ai tempi del Covid, tra Facebook e realtà
Non sarà e non potrà essere, ovviamente, come visitare di persona una cantina ed incontrare i produttori, gesti che sono l’essenza del vino, che è convivialità, socialità, idee di chi lo fa, in territori unici al mondo in quanto a bellezza. Ma, dando un segnale agli enoturisti di tutto il mondo, Cantine Aperte ci sarà anche ai tempi del Covid, in parte virtuale ma in parte anche reale, perché il turismo in cantina si può fare anche con un numero ristretto di persone, mantenendo le distanze, su prenotazione, all’aria aperta nei vigneti. Territorio meta per eccellenza di enoturismo e che da sempre si distingue per iniziativa e creatività, la Puglia sarà a portata di click, grazie a Facebook, e alla possibilità di visitare cantine che distano anche 400 km l’una dall’altra, tra i due Mari Adriatico e Jonio, e tra montagne e altipiani, colline e pianure, boschi e macchia mediterranea, con lo spettacolo della natura e l’operosa azione dell’uomo in vigna e in cantina, protagonisti (31 maggio).
“Cantine Aperte - spiega Maria Teresa Basile Varvaglione, presidente Movimento Turismo el Vino Puglia - ha rappresentato un momento di svolta, una sveglia suonata ormai oltre 25 anni fa, lo strumento attraverso il quale abbiamo imparato a legare la produzione del vino al turismo enogastronomico, anche nella realizzazione degli impianti produttivi che ormai non possono prescindere dal prevedere anche uno spazio ricettivo, unendo così due grandi tradizioni della Puglia da sempre terra di vino e di accoglienza”. “Le Cantine Aperte online rappresentano un’esperienza complementare rispetto al piacere di una degustazione reale - sottolinea Loredana Capone, assessore all’Industria Turistica e culturale della Regione Puglia - l’esperienza virtuale dimostra comunque una capacità di flessibilità in questo momento di emergenza sanitaria e in attesa di poter vivere un rapporto diretto e immediato in cantina e serve sicuramente a tenere vivo il desiderio da parte dei wine lovers di tornare in cantine”.
Secondo le analisi WineNews nel lockdown e nel dopo lockdown, le vendite di vino sono comunque cresciute, con numeri che non vanno a compensare certo le perdite sofferte negli altri canali come la brusca riduzione delle vendite nei bar, ristoranti, alberghi, agriturismi e la perdita di una parte consistente delle vendite dirette in cantina a causa dell’azzeramento del turismo. Senza dimenticare il contraccolpo causato dal calo dell’export e dall’azzeramento della socialità e quindi dall’assenza di degustazioni, aperitivi, celebrazioni, feste ed eventi. “Ma il turismo enogastronomico ritroverà i suoi spazi - sostiene il Movimento - molte cose non saranno più come prima, certo. Per questo serve la capacità di cambiare e di sapersi riadattare. Per rilanciare l’enoturismo sarà necessario vivere il cambiamento come un’opportunità per riposizionarsi sul mercato, perfezionare l’offerta dei vini pugliesi, con il criterio della qualità”.
Intanto, Google Maps aiuterà quantomeno a tradurre in numeri le emozioni dei 20.000 visitatori che, ogni anno, affollano Cantine Aperte in Puglia, attraverso video e immagini che arrivano direttamente dalle cantine.
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