Carta e penna per raccontare la storia, le tradizioni, i paesaggi e le vicende culturali che distinguono il vino da una qualsiasi bevanda, ed il proprio personale rapporto con il nettare di Bacco: è il motto di “Bere il Territorio, le generazioni attorno al vino”, l’edizione n. 12 del concorso letterario nazionale per eno-scrittori promosso da Go Wine, che, fino al 15 febbraio, invita gli amanti del buon bere a scrivere le proprie storie enoiche. Un invito rivolto soprattutto ai più giovani, dai 18 ai 30 anni, ma anche agli over 30, per incentivare un ideale confronto tra generazioni, unite dal piacere di condividere la propria passione per il mondo del vino, accanto ad una sezione speciale riservata agli studenti degli istituti agrari italiani (info: www.gowinet.it).
A valutare i racconti protagonisti del concorso - sostenuto da un Comitato di aziende vinicole italiane, da Montalbera Terra del Ruché a Planeta, da Vietti a Zaccagnini, passando per il Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave, per citarne solo alcune - una giuria composta da Giorgio Barberi Squarotti (Università di Torino), Gianluigi Beccaria (Università di Torino), Valter Boggione (Università di Torino), Bruno Quaranta (La Stampa-Tuttolibri), Massimo Corrado (Associazione Go Wine), Salvo Foti (enologo). I premi? Gli autori dei migliori testi riceveranno un premio di 800 euro, di 500 euro l’autore o gli autori degli istituti agrari. L’incoronazione, il 16 marzo ad Alba.
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