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CHÂTEAU CHANGYU, L’AZIENDA SIMBOLO DELL’ENOLOGIA CINESE CON OLTRE UN SECOLO DI STORIA ALLE SPALLE, SI ALLARGA ANCORA: DOPO DUE ANNI SI ALZA IL SIPARIO SU CHÂTEAU CHANGYU MOSER XV, LA CANTINA DEDICATA ALLA FAMIGLIA AUSTRIACA DEL VINO LAURENZ V

Se anche la Cina può vantare una storia enoica (certo, meno prestigiosa di quella di Francia e Italia, ma pur sempre secolare) è soprattutto grazie alla sua azienda più grande e rappresentativa, quel gigante del vino che risponde al nome di Château Changyu, decimo produttore mondiale che, dallo Xinjiang, si prepara a conquistare il mondo, con uno stile produttivo sempre più occidentale ed una nuova cantina, nella provincia di Ningxia. Costata 70 milioni di euro, si chiama Château Changyu Moser XV, e deve il suo nome a Laurenz Maria Moser V, della cantina austriaca Laurenz V, storico partner commerciale di Changyu, importando sul mercato austriaco i vini dello Xinjiang, ed appoggiandosi proprio allo Château per la vendita dei propri sul mercato asiatico. Una storia che si è arricchita, nel 2005, di un altro capitolo: da allora, infatti, Lenz Moser, quinta generazione della famiglia austriaca, è consultant e winemaking di Changyu che, come detto, ha dedicato al prestigio della sua famiglia l’ultima maestosa cantina del gruppo che, dopo due anni di lavoro, ospita una bottaia da 800 barrique, dove invecchierà il vino di punta, l’omonimo Château Changyu Moser XV, un blend di Cabernet Sauvignon (85%), Merlot (10%) e Syrah (5%).

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