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Chiara Lungarotti, Silvia Franco, Francesca Planeta, Daria Garofoli, Gaia Gaja, José Rallo, Elena Martusciello, Sabrina Tedeschi, Cristina Mariani May e Marilisa Allegrini: ecco la “Top 10 Women in italian wine” stilata da “The Drinks Business”

Numero 1 è Chiara Lungarotti (Cantine Giorgio Lungarotti), n. 2 è Silvia Franco (Nino Franco Spumanti), n. 3 Francesca Planeta (Planeta), n. 4 Daria Garofoli (Casa Vinicola Gioacchino Garofoli), n. 5 Gaia Gaja (Gaja), n. 6 José Rallo (Donnafugata), n. 7 Elena Martusciello (Grotta del Sole), n. 8 Sabrina Tedeschi (Fratelli Tedeschi), n. 9 Cristina Mariani May (Castello Banfi), n. 10 Marilisa Allegrini (Allegrini Estates). Ecco la “Top 10 Women in italian wine”, quelle che fanno la differenza secondo Tom Bruce-Gardyne, firma di “The Drinks Business”, il celebre magazine Uk che ha stilato la classifica, guardando al vino italiano che ha finito i suoi giorni come mondo di soli uomini in primo piano, e donne dietro le quinte. Figure femminili che, oggi, hanno in mano le redini delle loro aziende, seguendo orme e passione di nonni e padri di famiglia che le hanno fondate.
La prima donna del vino italiano, secondo il magazine d’Oltremanica, è Chiara Lungarotti, alla guida delle storiche Cantine Giorgio Lungarotti, con la sorella Teresa, grazie alla passione trasmessa dal padre. Dopo di lei, c’è Silvia Franco, responsabile commerciale della Nino Franco Spumanti, cantina del Prosecco di Valdobbiadene fondata dal nonno nei primi del ’900, e di cui, come del padre, ha deciso di seguire le orime. Poi c’è Francesca Planeta, alla guida della griffe di punta del vino siciliano, anche lei sui passi del padre Diego Planeta, e con il cugino Alessio, convinta che poteva fare qualcosa per la sua isola: “una grande sfida”. A seguire, Daria Garofoli della Casa Vinicola Gioacchino Garofoli, il più vecchio produttore delle Marche, di Verdicchio, fornitore, per 25 anni, un record, di vino a marchio del gigante della gdo Tesco. Quindi, Gaia Gaja, figlia di quell’Angelo Gaja che ha fatto crescere uno dei brand più prestigiosi del panorama enoico tricolore, ed il cui obbiettivo è quello di “continuare a fare i migliori vini a Barbaresco, e cercare di fare lo stesso a Montalcino e Bolgheri”. C’è poi José Rallo, “madame” Donnafugata, la famosa cantina siciliana di cui ha preso le redini insieme al fratello Antonio, oltre a promuovere la cultura siciliana attraverso l’arte e la musica che canta. A seguire, Elena Martusciello, alla guida della campana Grotta del Sole, alla guida de Le Donne del Vino in tempi i cui la loro voce era ancora isolata. E ci sono anche Sabrina Tedeschi della Fratelli Tedeschi, una delle aziende storiche della Valpolicella Classica, guidata da una famiglia legata al vino fin dal 1600, e Cristina Mariani May, proprietaria della Castello Banfi, figlia dell’italo-americano John Mariani, fondatore, insieme al fratello Harry, di una delle più famose cantine italiane che ha fatto conoscere il Brunello di Montalcino nel mondo. E, infine, Marilisa Allegrini, alla guida di uno dei marchi più importanti dell’Italia del vino, che, dopo aver preso un’altra strada, ha invece deciso di seguire le orme di famiglia, che “è davvero importante e, nel lungo termine, un affare di famiglia è molto più eccitante”.
Info: www.thedrinksbusiness.com

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