Ci sarà di che far tintinnare i calici, per gli amanti dei vini bio e naturali, nei giorni che vanno dal 5 al 9 aprile, a Verona e dintorni. Non bastasse VinitalyBio, salone nel salone di scena a Vinitaly (6-9 aprile, www.vinitaly.com), dedicato ai vini biologici e biodinamici certificati (con FederBio), tornano due appuntamenti ormai “classici”, come “ViniVeri” e “Villa Favorita”. Il primo, ViniVeri-Vini secondo Natura, all'edizione n. 11, a Cerea, nell’Areaexp “La Fabbrica”, oltre ai vini dei produttori del Consorzio Viniveri (Cappellano, Giuseppe Rinaldi, Ezio Cerruti, Ezio Giacomo Trinchero, Eugenio Rosi, Castello di Lispida, Casa Coste Piane, La Castellada, Dario Princic, Zidarich, Vodopivec, Mlečnik, Massa Vecchia, Oasi degli Angeli, Paolo Bea, Salvatore Ferrandes), e a quelli di Reinassance des Appelations, e di oltre 100 “artigiani del vino”, vedrà il ritrono di Nicolas Joly, “vate” della viticoltura biondinamica, che sabato 5 aprile sarà protagonista di un dibattito con Giampiero Bea, con la “pasionaria” della civiltà contadina e delle lotte agrarie nel mondo, l’economista, sociologa e documentarista francese Silvia Pérez-Vitoria, autrice di libri come “Il ritorno dei contadini”, per il quale ha vinto il premio Nonino 2009 e “La risposta dei contadini”. Domenica 6 aprile è “Natural Resistance”: Jonathan Nossiter parlerà della sua nuova opera presentata al recente festival di Berlino, presente uno dei viticoltori protagonisti del documentario, Stefano Bellotti (www.viniveri.net).
Il secondo, Villa Favorita, a Sarego (Vicenza) promosso dall'associazione Vinnatur, negli stessi giorni, (www.vinnatur.org/eventi/villa-favorita), vedrà riunirsi oltre 140 produttori di 8 diversi Paesi (Italia, Francia, Austria, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Spagna), di cui poter degustare ed acquistare i vini.
Novità dell'edizione 2014 sarà la “Tasting Room”, una sala che verrà allestita per le degustazioni e riservata agli operatori del settore quali buyer, distributori e stampa. Angiolino Maule, fondatore e Presidente di VinNatur spiega: “siamo passati nel giro di due anni da quasi 200 a oltre 350 importatori presenti, in arrivo da tutto il mondo, con un incremento di oltre il 30%. Riteniamo sia importante dedicare loro spazi e tempi in modo che possano conoscere le cantine nostre associate e degustare con calma e in condizioni ottimali. L’attenzione ai mercati, soprattutto esteri, passa anche da queste cose”.
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