Il vigneto originale del Sassicaia, a Bolgheri, che produce le uve di una delle bottiglie più famose al mondo, rischia di sparire a causa del rinnovamento degli impianti: l’azienda di Castagneto Carducci di proprietà del marchese Nicolò Incisa della Rocchetta ha iniziato un’opera di “svecchiamento” dei vigneti che hanno dato origine al Sassicaia, sostituiti di volta in volta con viti più giovani. Per ora il rinnovamento degli impianti riguarda solo un piccolo lotto dei 5 ettari originari. Un’operazione legittima dal punto di vista dell’impresa, ma anche una perdita culturale e simbolica per la storia del vino italiano se non verrà preservata una parte del vigneto originario. A lanciare l’allarme sono le Città del Vino su segnalazione del professor Attilio Scienza dell’Università di Milano.
Città del Vino invita il Comune di Castagneto Carducci ad “adottare” la vigna per metterla sotto tutela, e Attilio Scienza dell’Università di Milano, insieme a un gruppo di giovani agronomi capitanati da Marco Simonat, metterà a disposizione l’esperienza tecnica della dendro chirurgia, una pratica che consente di salvaguardare le viti antiche. Il sindaco di Castagneto Carducci, Fabio Tinti, si è reso disponibile a verificare il percorso condivendo le azioni da perseguire con le Città del Vino e la proprietà.
“Quel vigneto - spiega a WineNews, Floriano Zambon, presidente di Città del Vino - è una reliquia, un bene storico e per questo va salvato. Il cartello che indica il vigneto Sassicaia è uno dei segnali stradali più fotografati al mondo. La sua tutela equivale a quella di un cimelio storico, di un oggetto d’arte, di un pezzo d’archeologia. Ci auguriamo che venga accolta la nostra proposta e invitiamo anche gli altri Comuni ad adottare i vigneti storici e di eccellenza dei rispettivi territori”.
Le vigne potrebbero essere salvaguardate attraverso la dendro chirurgia, una pratica applicata alla potatura di viti molto vecchie che consente di eliminare le parti morte della pianta, di risanarla e mantenerla in vita.
“E’ normale - precisa Attilio Scienza, ordinario del Dipartimento di colture arboree della Facoltà di Agraria - che un produttore decida di sostituire un vecchio vigneto per aumentare la qualità del suo vino; tra l’altro la dendro chirurgia è una pratica costosa; si eliminano vecchie viti per abbattere i costi di gestione. Ma in questo caso l’offerta che abbiamo fatto per salvare il Sassicaia parte dalla voglia di non disperdere un patrimonio unico”.
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