“I mercati scandinavi sono molto diversi tra loro in termini di preferenze dei consumatori. Il mercato svedese è dominato dal bag-in-box di vini provenienti da tutto il mondo, il mercato danese predilige i cileni (ma con una simpatia enorme e strana per i vini stile ripasso), mentre il mercato norvegese è più eterogeneo, forse con una leggera dominanza di vini italiani e un mercato sorprendentemente grande per i vini bianchi tedeschi di alta qualità”. Lo dice, in un’intervista a Vinitaly, Ole Udsen, giornalista e blogger danese, che dal 12 al 16 novembre sarà anche tra i giudici del Concorso Enologico Internazionale di Vinitaly (www.vinitaly.com).
Così come lo svedese Anders Röttorp, che spiega: “anche in Svezia c’è un apprezzamento crescente per i rossi corposi, magari passiti con alta gradazione alcolica, come Amarone, Ripasso o gli Zifandel, anche se ci sono molte differenze di gusto nei vari segmenti di mercato e in futuro credo che sarà ancora più così”.
Della Finlandia, mercato molto condizionato dal prezzo, parla invece il Timo Jokinen: “i vini bianchi oltre i 10 euro e i rossi oltre 12-13 euro - dice - hanno un andamento lento, mentre la maggior parte delle vendite è nella fascia di prezzo tra 7 e 10 euro. Cile e Sud Africa - puntualizza Jokinen - sono leader di mercato, e più del 50% dei vini venduti dal monopolio è rappresentato da bag in box”.
Interessante notare che, sia in Svezia che in Finlandia, Paesi dove la vendita di vino è affidata ai monopoli di Stato, i consumatori scelgano sempre più spesso internet come canale di vendita per i propri acquisti.
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