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LA CURIOSITÀ

Collezionismo, la passione per vino e gastronomia contagia il mercato dei libri antichi

Tendenza segnalata da Chiswick Auctions. Il 29 maggio all'incanto un raro libro del 1560 sul vino, con xilografie di Schaufelein (allievo del Dürer)

Non solo grandi bottiglie e vecchie annate: la passione per il vino e per la cucina contagia sempre più anche i collezionisti di libri rari e antichi. Una tendenza testimoniata dalla casa d’aste inglese Chiswick Auctions, che il 29 maggio, nell’incanto Rare Books & Works on Pape a Londra, tra i pezzi pregiati manderà sotto li martelletto una rarissima copia di un antico libro tedesco sul vino, ristampato 11 volte nel 1560, speso legato insieme al “Kuchenmeysterey”, quello che è considerato il primo libro tedesco di cucina.
Un trattato che parla della produzione e della conservazione del vino, e di altre bevande, come birra e brandi, impreziosito dalle xilografie attribuite a Hans Schaufelein, uno degli allievi prediletti di Albrecht Dürer, uno dei più importanti esponenti tedeschi della pittura rinascimentale, che raccontano il lavoro del produttore di vino. Un pezzo da collezione, il cui valore d’asta è stimato tra le 2.000 e le 3.000 sterline.
Ma sul tema enogastronomico, in catalogo, tra gli altri, c’è anche una copia del celebre “Il Mastro di Casa del Signor Cesare Pandini” firmato da Bartolomeo Scappi, uno dei più celebri gastronomi e cuochi della storia, vissuto tra il 1500 ed il 1577 che fu, tra le altre cose, il cuoco di Papa Pio IV e Pio V, e autore di uno dei più celebri trattati di cucina di sempre, “L’Opera dell’arte di Cucinare”.
D’altronde, commenta la casa d’aste, “c’è un interesse crescente per i libri sul vino, accompagnato da una crescita importante delle quotazioni, nelle ultime decadi, che riflette l’esplosione dell’interesse per il vino ed il cibo a livello culturale in senso lato. E in questo filone, tra i titoli più antichi e ricercati, c’è un lavoro di Bartolomeo Sacchi, detto Platina, umanista e gastronomo, pubblicato alla fine del 1400, e considerato il primo libro di ricette ad essere stampato, o ancora la prime edizione dei “Libri de re Rustica”, prima edizione aldina, stampato nel 1514, con opere di Columella, Catone, Varrone e Palladio, o ancora il “Discorso della natura del vino” di Paolo Mini del 1596, uno dei più antichi libri sul vino, dove l’autore, che non a sorpresa è un fisico, parla del ruolo che il vino ha sulla salute e sul benessere, e analizza note di degustazioni di vini da diverse Regioni italiane. Grandi collezioni di libri rari sul vino, e anche prime edizioni - continua la casa d’aste - sono spesso messe insieme e custodite dalle cantine stesse, ma sono diventate oggetto di interesse tanto di istituzioni accademiche che di ricchi collezionisti, soprattutto mercanti ed appassionati di vino. Tutti i libri sulla viticoltura e l’enologia stampati tra il quindicesimo ed il sedicesimo secolo sono molto rari, e anche per questo siamo orgogliosi di avere in catalogo questa edizione unica del libro tedesco nella nostra prossima asta”.

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