02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

“Collisioni”, il “festival agri-rock” a Barolo dal 14 al 18 luglio, ha un’anima sempre più enoica: il 6 giugno, con un convegno sul terroir (con Aubert de Villaine, Jacky Rigaux e Christine Vernay) si alza il velo sulle novità del “Progetto Vino”

“Collisioni”, il “festival agri-rock” che trasforma da 8 anni Barolo, capitale enoica delle Langhe patrimonio Unesco, in uno dei più grandi palcoscenici diffusi tra le sue piazze ed i suoi luoghi storici, ha un’anima sempre più enoica: il “Progetto Vino”, coordinato ancora una volta da Ian d’Agata, contributing editor di “Decanter” e staff writer di “Vinous”, nonché direttore scientifico della Vinitaly International Academy, insieme a Filippo Taricco, direttore artistico di Collisioni, fa un salto di qualità, con un fitto programma di convegni, interviste, degustazioni e visite in azienda con i più importanti professionisti del vino a livello internazionale. Aspettando “Collisioni” (dal 14 al 18 luglio, www.collisioni.it; Winenews è media partner dell’evento), intanto, si inaugura al Tempio dell’Enoturista di Barolo il Festival n. 8, con un convegno dedicato a “Il terroir nelle sue espressioni storico-culturali e de gustative”, di scena il 6 giugno, un incontro con ospiti d’eccellenza che Ian D’Agata ha voluto organizzare e dedicare ai partner del “Progetto Vino”: da Jacky Rigaux , editore e scrittore, ad Aubert de Villaine, co-proprietario del Domaine de la Romanée Conti, fino a Christine Vernay, proprietaria del Domaine Georges Vernay, e tra le massime esperte mondiali di Condrieu, perché Collisioni è anche cultura, divulgazione, sperimentazione, didattica e incontri.
L’introduzione al tema sarà tenuta dal Jacky Rigaux editore e scrittore di vino, precedentemente professore dell’Università di Borgogna a Dijon, organizzatore anche degli incontri internazionali annuali “Henri Jayer: Vignerons, Gourmets et Terroirs du Monde”. Interverranno poi coloro che sono ritenuti da tutti essere i maggiori produttori ed esperti al mondo di terroir della Borgogna e del Rodano: Aubert de Villaine, co-proprietario e co-direttore del Domaine de la Romanée-Conti, massimo esperto e più importante produttore di Borgogna Rosso e Bianco, e Christine Vernay, la più importante enologa in tema di Condrieu e del suo terroir, proprietaria nel Domaine Georges Vernay di Condrieu, noto per i suoi Condrieu ambiti dai collezionisti di tutto il mondo (ma anche per i rossi Cote-Rotie e Saint-Joseph). Il Domaine Vernay ha inoltre il merito di essere stato il responsabile della salvaguardia non solo di Condrieu, ma anche del suo vitigno principe, il Viognier. Ma il convegno sarà anche l’occasione per presentare le novità dell’edizione 2016: produttori da tutta Italia, numerose Regioni partner, un palco dedicato a incontri sull’enogastronomia italiana, un panel internazionale di esperti di vino sempre più ricco e importante, ma anche un impegno più continuativo, che avrà l’obiettivo nell’annualità 2016-2017 di sviluppare un programma di attività legate al settore del wine & food con appuntamenti didattici e incontri professionali dedicati al territorio piemontese e italiano, di forte vocazione internazionale.
Tanti gli ospiti internazionali che hanno già confermato la loro adesione al “Progetto Vino”, e una guest star, Antonio Galloni, outsider di prestigio nel mondo del wine journalism, con una conferenza in cui racconterà, la sua esperienza ed i progetti futuri, la sua lettura del presente e la visione del futuro, mettendo al centro la viticoltura italiana in un confronto aperto con i grandi competitor internazionali. Galloni, del resto, con “Vinous”, il progetto editoriale che ha fondato e che dirige, racconta da anni il mondo del vino italiano a migliaia di wine lovers sparsi in 75 Paesi diversi.
Gli altri? Da Jeffrey Porter, Wine Director dei 20 ristoranti Batali& Bastianich negli Stati Uniti, a Keith Goldston, Master Sommelier e Wine Director del Capella Hotel a Washington DC, da Anna Rönngren, sommelier stellata del ristorante Frantzén e docente presso la Restaurangakademien in Svezia, a Bryant Mao, Chief Sommelier del ristorante Hawksworth, miglior Sommelier in British Columbia nel 2015 in Canada, da Seamus Sharkey, Chief Sommelier del ristorante The Ledbury, due stelle Michelin a Londra, a Leonid Sternik, miglior sommelier russo nel 2006 e proprietario del ristorante Vincent a San Pietroburgo fino ad Elin McCoy, responsabile della rubrica dedicata a wine & spirits per Bloomberg Markets. E ancora, Jay Hutchinson, head sommelier del ristorante Ai Fiori, New York, Roberto Dante Martella (Canada), proprietario del ristorante Grano a Toronto, Beatriz Machad sommèliere presso The Yeatman, Relais & Chateaux a Porto, “Best of Award of Excellence” wine list di “Wine Spectator”, Bernardo Silveira M. Pinto importatore di vino in Brasile, Chris Horn, Wine Director del Purple Café di Seattle, Madeleine Stenwreth Master of Wine in Svezia, ma anche esperti dall’estremo Oriente, e dalla Cina in Particolare, tra cui, Dorian Tang, National Education Manager, Asc Fine Wines e Ying Guo, capo sommelier del Four Seasons a Shanghai.
Dal 14 al 18 luglio saranno oltre 70 i giornalisti e i sommeliers internazionali ospiti a Barolo, curiosi di conoscere da vicino i terroir che hanno reso i vini italiani famosi nel mondo. Non solo Piemonte ma anche Friuli, Veneto, Lombardia, Marche, Abruzzo, Toscana, Liguria, Sardegna, Emilia Romagna, Basilicata, Puglia, Sicilia, tante le Regioni che faranno sfilare i propri vini in wine tasting di confronto con divulgatori, giornalisti, wine writers, e s ommelier stellati in forza nei più famosi ristoranti , provenienti da Oriente a Occidente. Un parterre di grande prestigio che caratterizza Collisioni, un segnale forte per aiutare concretamente i produttori a penetrare i mercati esteri attraverso chi il vino lo acquista, lo suggerisce, lo promuove e lo consuma ogni giorno.
Poi ci sono i giovani (oltre il 50% del pubblico del Festival è under 30) , assetati di conoscenza, loro a cui parlano gli autori, i cantanti , i registi e le grandi star, loro a cui si rivolgono i produttori che hanno scelto di scendere dalla cattedra per mescolarsi nel mare di idee ed emozioni che un grande vino o un grande prodotto di alta cucina sa comunicare, senza troppe parole.
Crescono ogni anno le aziende e i territori che cercano un rapporto diretto con il pubblico, proprio quello che negli ultimi anni si sta consolidando anche on line, disintermediando critici e guide. Perché i Millennials non sembrano gradire molto chi si cala dall’alto, ma amano sperimentare, scoprire piccole realtà meno note, privilegiare l’aspetto socializzante in un percorso di conoscenza più infedele e avventuroso. È il popolo dell’Agrirock, il popolo di Collisioni che si ritrova ogni anno a Barolo per associare alla grande musica e alla letteratura internazionale i grandi vini e i grandi prodotti della cucina italiana, desideroso di informarsi, comprendere meglio, incontrare direttamente i produttori.
Il vino e i grandi prodotti della cucina italiana sono infatti due dei grandi protagonisti di Collisioni: non solo il Barolo, la Barbera, i formaggi Dop del Piemonte, la Nocciola Igp, ma anche i grandi vini d’eccellenza ospiti del Festival da tutto il territorio italiano, e i grandi prodotti della cucina delle altre regioni italiane con la presenza di alcune delle aziende più avanzate in Italia nella ricerca sul prodotto e la sua trasformazione. Dai grandi vini ai formaggi Dop, dalla Nocciola al Torrone, dalla Pasta Monograno Felicetti alle pizze di Molino Quaglia, dal Caffè Lavazza alla carne Fassona, dalla Mela Rossa Cuneo alle Olive Ascolane e i grandi prodotti del centro Italia, dal San Daniele al Montasio, dagli Arrosticini al Pecorino Dop, fino al cioccolato di alta gamma. Tesori della cucina regionale che il pubblico potrà apprezzare nelle degustazioni, sul nuovo palco wine and food del Castello di Barolo dedicato agli incontri dinamici di “Bred Religion” in collaborazione con il Progetto Giovani del festival realizzato grazie alla partnership con Agenzia Nazionale Giovani, un progetto che vedrà i ragazzi ospiti a Barolo da tutta Italia, videomaker, fumettisti, fotografi impegnati nel progetto wine and food in interazione con i suoi contenuti per trovare nuove forme di narrazione e racconto. E, soprattutto, i tanti stand regionali dedicati alle grandi eccellenze della cucina italiana, che renderanno le passeggiate a Barolo nei giorni di Collisioni (dal 14 al 18 luglio, www.collisioni.it) una continua scoperta, alla ricerca di sapori e tradizioni millenarie. Stand dove i cuochi e i produttori incontrano il pubblico declinando la loro sapienza in chiave street food, dalle grandi eccellenze del Piemonte a quelle delle Marche, passando per il Friuli Venezia Giulia, l’Abruzzo, la Basilicata, l’Emilia Romagna, il Veneto, e le grandi regioni del Sud.
Pensato per i giovani curiosi di conoscere e di sperimentare nuovi approcci al cibo e al vino, il palco previsto all’interno del cortile del Castello sarà uno spazio dedicato ad un racconto inedito in cui anche i ragazzi diventeranno protagonisti. Non lezioni ma rappresentazioni ed animazioni di un mondo, quello agroalimentare, a cui i giovani stanno ritornando con entusiasmo e volontà di innovare.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli