02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)
AGRICOLTURA E POLITICA

“Coltivaitalia”, 1 miliardo per l’agricoltura 2026-2028. La Premier Meloni: “stanziamenti record”

Sovranità alimentare, ricambio generazionale, ricerca e semplificazione al centro del Ddl collegato alla Legge di bilancio (in focus le misure)

“Voglio darvi una buona notizia, che riguarda un settore economico e produttivo estremamente importante per la nostra Nazione, che è l’agricoltura. Quando due anni e mezzo fa abbiamo assunto la responsabilità di governare l’Italia abbiamo fatto una scelta politica molto precisa, ovvero restituire all’agricoltura la centralità che merita, mettere i nostri agricoltori nelle condizioni di fare sempre di più e sempre meglio. Abbiamo mantenuto quell’impegno, con scelte concrete, costruite con la precisa collaborazione delle organizzazioni e delle associazioni di categoria. Lo abbiamo fatto prevedendo stanziamenti e investimenti record, come mai era stato fatto prima, oltre undici miliardi di euro destinati all’agricoltura e alla pesca”. Così il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato l’annuncio di “Coltivaitalia”, Disegno di legge collegato alla Legge di bilancio, presentato, ieri sera, dai Ministri dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e da quello per gli Affari Europei, Tommaso Foti, che, come sottolineato dalla stessa Meloni, aggiunge “ un miliardo di euro in più” per il settore (a copertura del periodo 2026-2028, ndr). Un provvedimento che, hanno spiegato ieri Lollobrigida e Foti, conta appunto su un miliardo di euro di risorse per l’agricoltura, recuperate dai fondi di sviluppo e coesione, di cui 300 milioni di euro per il fondo “sovranità alimentare”, 300 per l’allevamento, 300 per il piano olivicolo, e poi ancora fondi per la ricerca, soprattutto per potenziare il Crea, ma anche per favorire il ricambio generazionale, e l’imprenditoria agricola femminile, anche concedendo ai giovani terre in comodato d’uso gratuito per almeno 10 anni, tra le altre cose (le misure dettagliate in focus). Un provvedimento che ora dovrà fare il suo iter parlamentare ma che, facilmente, non troverà particolari ostacoli, e dovrebbe consentire l’accesso alle varie risorse già dai primi mesi del 2026.
“Questo intervento permette nella fase attuale, in cui l’Europa fa scelte che segnano un passo indietro rispetto ai trattati fondativi, di andare avanti avendo una direzione. La proposta finanziaria che la Commissione ci propone, nonostante il lavoro di Fitto che ringrazio - ha detto Lollobrigida - non è all’altezza dei tempi e delle sfide future. L’agricoltura italiana però nel 2024 è stata la prima per valore aggiunto e per crescita del reddito degli agricoltori, e con “Coltivaitalia” guarda avanti e semina per raccogliere nel futuro. Gli esiti e i frutti di questo provvedimento saranno importanti e li vedremo perché sosteniamo le filiere, il ricambio generazionale e la ricerca. Non lo facciamo per raccogliere consenso, ma per garantire alle future generazioni scelta, cibo di qualità e benessere”, ha detto Lollobrigida. Aggiungendo che, con queste misure, “il Governo Meloni, che in questi anni ha già investito oltre 11 miliardi di euro nel settore agricolo, intende porre le basi per un modello produttivo più solido, sostenibile, giovane e tecnologico. Vogliamo mettere chi lavora la terra nelle condizioni di guardare al futuro con fiducia, investendo in strumenti moderni e in una visione strategica di lungo periodo”. Come detto, il piano, con uno stanziamento complessivo di un miliardo di euro, distribuito nel periodo 2026-2028, spiega ancora il Ministero, “mira a rafforzare l’autonomia produttiva dell’agricoltura italiana, sostenendo in modo strutturale i settori chiave e valorizzando le filiere agroalimentari del Paese”.
Tra il positivo e l’entusiasta le reazioni delle organizzazioni di categoria. Secondo Coldiretti, per esempio, “l’approvazione del Collegato agricolo con misure per un miliardo di euro rappresenta un segnale importante di attenzione per l’agricoltura italiana e un riconoscimento della sua strategicità, in direzione opposta rispetto alle folli scelte della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen di tagliare del 20% le risorse della Pac, inserita in un Fondo Unico”, come commentano il presidente Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo. Ora, sottolinea Coldiretti, l’augurio è quello che il Parlamento rafforzi e approvi rapidamente il testo perché si tratta di risorse indispensabili per lo sviluppo delle filiere agroalimentari, soprattutto davanti ai dazi e ad una prospettiva come quella del bilancio Ue 2028-2034, dove continueremo a lavorare e lottare con la nostra mobilitazione permanente. Una novità determinante del provvedimento, spiega l’organizzazione agricola, è senza dubbio rappresentata dalla valorizzazione del ruolo dei Centri autorizzati di assistenza agricola (Caa) per velocizzare i procedimenti e ridurre i carichi burocratici. Nelle domande che non richiedono valutazioni discrezionali, le istruttorie verranno effettuate dai Caa, riducendo così i tempi di attesa in maniera radicale. “Dobbiamo ringraziare il Ministro Lollobrigida per il coraggio dimostrato sul fronte della semplificazione rispetto a un carico burocratico che, come abbiamo denunciato da anni in tutte le sedi, ha ostacolato i nuovi insediamenti e colpito le aziende con un costo pesantissimo non solo in termini economici ma anche psicologici - sottolinea il segretario generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo - una svolta che va nella direzione della sussidiarietà orizzontale che consente di integrare il lavoro della pubblica amministrazione per snellire le procedure, con un effetto positivo per tutti gli attori della filiera. Ma risponde alle nostre richieste anche lo stanziamento di 300 milioni per il piano olivicolo e per dare speranza dopo la Xylella come avevamo evidenziato con i produttori pugliesi in un recente incontro a Palazzo Rospigliosi”. Importante anche la scelta del Collegato di puntare sui contratti di filiera, “uno strumento fondamentale da sempre sostenuto da Coldiretti per lo sviluppo di prodotti 100% italiani, ma anche per garantire la sovranità alimentare del Paese, dare opportunità di lavoro e far crescere l’agroalimentare made in Italy, in un contesto di grande instabilità internazionale con la minaccia dei dazi Usa”. “Promuovere contratti pluriennali significa assicurare redditività e prospettive di lungo periodo gli agricoltori, ma anche investimenti in innovazione ambientale, tecnologica e nella gestione dei dati - rileva Ettore Prandini - questi strumenti rappresentano un punto di riferimento non solo per le imprese agricole, ma per l’intero sistema agroalimentare e industriale connesso. È molto importante anche aver accolto la nostra proposta di investire sulla linea vacca-vitello dando risorse al modello zootecnico italiano che è tra i più sostenibili al mondo”. Sempre in tema allevamento, aggiunge Coldiretti, è importante anche la moratoria sui mutui per le imprese agricole colpite da epizoozie nel 2025, con la sospensione per 12 mesi del pagamento della parte capitale delle rate. E un segnale positivo viene anche sul fronte della digitalizzazione con fondi per agromeccanica di precisione, intelligenza artificiale, sensoristica di ultima generazione e la meccatronica. Una misura che va nella direzione avviata da Coldiretti Next che ha creato un Polo Digitale nell’ambito del Pnrr, promuovendo il primo grande censimento sul livello digitalizzazione delle imprese agricole italiane. Un progetto mai realizzato prima in Europa, che prevede il coinvolgimento di circa diecimila aziende. Una spinta per i giovani. Per sostenere l’impegno dei circa 50.000 giovani imprenditori agricoli impegnati nelle campagne italiane sono importanti le misure per favorire l’accesso al credito e alla terra, che assieme alla burocrazia rappresentano gli ostacoli principali per gli under 40 che hanno scelto di costruirsi un futuro in agricoltura, sottolinea la Coldiretti.
“Il miliardo messo a disposizione dal Ministero con il Ddl “Coltivaitalia” è un segnale importante e tempestivo - commenta Confagricoltura - in attesa di analizzare nel dettaglio il Collegato agricolo, Confagricoltura coglie positivamente il fatto che il Ministro Lollobrigida abbia messo in atto una misura a supporto degli agricoltori, in particolare in tre settori - olivicolo, produzione di cereali e proteine vegetali e allevamento - che rappresentano asset fondamentali per la competitività dell’agricoltura italiana, così come lo sono le nuove generazioni, a cui sono destinate anche delle risorse. La Confederazione auspica, tuttavia, che attraverso il confronto in Parlamento si possano apportare miglioramenti alla misura”.
“In un momento particolarmente delicato per il comparto agricolo, deluso dalla presentazione di una proposta della Commissione Ue fortemente penalizzante per il settore, oggi accogliamo con favore il segnale di ottimismo che il Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida ha voluto dare in maniera molto tempestiva al settore, attraverso il Collegato agricolo che stanzia misure del valore complessivo di oltre un miliardo di euro”, dice anche il presidente Fedagripesca Confcooperative Raffaele Drei. Che apprezza “l’impegno del Ministero a sostenere la filiera del comparto cerealicolo, che sta vivendo un momento di grande difficolta economica, incentivando i necessari momenti aggregativi. Bene anche i contributi per gli investimenti nel settore zootecnico per incrementare la produzione di carne bovina nazionale. Si tratta di interventi strategici sulle nostre principali produzioni che vanno a toccare aspetti critici di alcune nostre filiere. Accogliamo con grande favore il fatto che abbiano trovato spazio nello schema del Disegno di legge “alcune misure che avevamo proposto e sollecitato come Confcooperative in materia di vini dealcolati e produzione ovaiole”.
“Le risorse annunciate da Lollobrigida con il piano “ColtivaItalia” sono essenziali per sostenere le imprese agricole in uno dei momenti più difficili per il comparto. Auspichiamo, però, che il miliardo stanziato dal Ministro trovi in Parlamento un iter veloce di approvazione che trasformi i finanziamenti in strumenti concreti ed efficaci, a supporto di molte produzioni del Centro Sud, come grano, zootecnia e olivicoltura - ha detto invece il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini - in particolare apprezziamo le risorse consistenti riservate a molte filiere produttive del Centro Sud in sofferenza. Inoltre, consideriamo molto importanti anche i fondi dedicati al ricambio generazionale e all’imprenditoria femminile, agevolando l’accesso alla terra e il recupero dei terreni abbandonati, anche in un’ottica di contrasto al dissesto idrogeologico e di freno allo spopolamento delle aree interne. Così come restano cruciali gli investimenti per la ricerca e la digitalizzazione del comparto, in risposta alla sempre maggiore urgenza di soluzioni innovative per fronteggiare la crisi climatica”.

Focus - Le misure di “Coltivaitalia” spiegate dal Ministero dell’Agricoltura
Strategia per la Sovranità alimentare: 900 milioni di euro
- Fondo Sovranità alimentare: 300 milioni di euro per rafforzare la coltivazione di frumento, soia e altri settori strategici, ma deficitari.
- Allevamento Italia: 300 milioni di euro per l’allevamento italiano, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle importazioni e rafforzare la produzione di carne bovina nazionale e la linea vacca-vitello
- Piano Olivicolo Nazionale: 300 milioni di euro per il reimpianto di oliveti con varietà resistenti e al ripristino della capacità produttiva delle aziende

Stabilizzazione dei Mercati: 10 milioni di euro
Per garantire prezzi certi e stabilizzare i mercati, sono stanziati 10 milioni di euro destinati ai contratti di filiera per il frumento, che prevedono un credito d’imposta dal 20% al 40% a seconda della durata degli accordi (da 3 a 5 anni), con il prezzo stabilito per l’intera durata del contratto per mitigare le oscillazioni del mercato e assicurare al contempo un reddito stabile agli agricoltori.

Ricambio generazionale: 150 milioni di euro
Accesso al credito per giovani e donne
Al fine di favorire il ricambio generazionale e promuovere l’imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura, il piano mette a disposizione 150 milioni di euro per facilitare l’accesso al credito per le imprenditrici e dei giovani imprenditori agricoli tra i 18 e i 41 anni.

Terre ai giovani
Ismea metterà a bando 8.417 ettari che potranno essere assegnati in comodato d’uso gratuito per 10 anni a persone tra i 18 e i 41 anni, con la possibilità di riscatto al 50% del valore iniziale al termine del contratto.

Terre abbandonate e silenti
I comuni mapperanno le terre abbandonate o silenti e potranno metterli a disposizione, in concessione o affitto, per ridurre la parcellizzazione fondiaria e restituire i terreni alla coltivazione. In questo modo si potrà aumentare la produzione agricola, garantire il contrasto allo spopolamento delle aree interne e contrastare il dissesto idrogeologico.

Ricerca e innovazione: 13,5 milioni di euro
Si rafforzano ricerca e digitalizzazione. Il Crea assumerà 45 nuove unità di personale dedicate alla ricerca. Verranno supportate le aziende agricole sperimentali del Crea e degli istituti agrari con investimenti in agromeccanica di precisione, intelligenza artificiale, sensoristica all’avanguardia e meccatronica.

Nasce AgeaIt
Agea si trasformerà in AgeaIt - Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, Innovazione e Tecnologia - per valorizzare il patrimonio informativo del Sian e guidare l’innovazione nel settore agricolo e della pesca.

Semplificazione
Il disegno di legge prevede un pacchetto di semplificazione amministrativa volto a ridurre i tempi burocratici e ad agevolare l’accesso ai fondi pubblici. In quest’ottica, le istruttorie dei Centri autorizzati di assistenza agricola (Caa) diventeranno immediatamente esecutive per le pratiche prive di valutazioni discrezionali, garantendo una attuazione più rapida ed efficiente degli interventi.

Sostegno alle imprese colpite da epizoozie
Il disegno di legge introduce una misura concreta a favore della sostenibilità economica delle imprese agricole colpite da epizoozie nel corso del 2025. Tali imprese potranno beneficiare di una moratoria di 12 mesi sulla quota capitale delle rate di mutui e altri finanziamenti a rimborso rateale in scadenza nel 2026, stipulati con banche, intermediari finanziari o altri soggetti autorizzati alla concessione del credito.
Per accedere alla sospensione, sarà sufficiente presentare un’autocertificazione che attesti una delle seguenti condizioni riferite al confronto con l’anno precedente:
- una riduzione del volume d’affari di almeno il 20%;
- una diminuzione della produzione di almeno il 30%.
Nel caso di cooperative agricole, vale anche - come condizione - la riduzione di almeno il 20% delle quantità conferite, o della produzione primaria, sull’anno precedente.

Focus - Il video messaggio del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni
“Voglio darvi una buona notizia, che riguarda un settore economico e produttivo estremamente importante per la nostra Nazione, che è l’agricoltura. Quando due anni e mezzo fa abbiamo assunto la responsabilità di governare l’Italia abbiamo fatto una scelta politica molto precisa, ovvero restituire all’agricoltura la centralità che merita, mettere i nostri agricoltori nelle condizioni di fare sempre di più e sempre meglio.
Abbiamo mantenuto quell’impegno, con scelte concrete, costruite con la precisa collaborazione delle organizzazioni e delle associazioni di categoria. Lo abbiamo fatto prevedendo stanziamenti e investimenti record, come mai era stato fatto prima, oltre undici miliardi di euro destinati all’agricoltura e alla pesca.
Lo abbiamo fatto puntando sulla competitività, aumentando nell’ambito della revisione del Pnrr da 5 fino a 8 miliardi di euro gli investimenti per i contratti di filiera e aumentare l’indipendenza energetica dei produttori agricoli. Lo abbiamo fatto difendendo le nostre eccellenze agroalimentari, contrastando la contraffazione, contrastando la concorrenza sleale nei confronti dei nostri prodotti. Lo abbiamo fatto puntando sull’innovazione, sulle giovani generazioni, perché è dai nostri ragazzi che passa il futuro di un’agricoltura di qualità e sostenibile. Un’azione di sistema, che ha contribuito a raggiungere un record storico: nel 2024 l’Italia è diventata la prima Nazione dell’Unione europea con il più alto valore aggiunto agricolo, con oltre 42,4 miliardi di euro. Un traguardo eccezionale frutto del lavoro, della dedizione e della determinazione delle imprese e dei lavoratori del comparto che voglio ringraziare.
Oggi il Governo aggiunge un altro mattone a questa strategia, e lo fa con un provvedimento che abbiamo chiamato “ColtivaItalia”. Investiamo un miliardo di euro in più per sostenere le produzioni nazionali strategiche, diminuire così la nostra dipendenza dall’estero; migliorare l’accesso al credito delle nuove imprese e facilitare l’imprenditoria giovanile, anche attraverso il recupero di oltre otto mila ettari di terreni abbandonati o silenti; puntare sull’innovazione e sulla ricerca, che sono le chiavi per un’agricoltura sempre più moderna e competitiva. Insomma, un pacchetto molto corposo, nel quale abbiamo voluto inserire anche un focus specifico sulle semplificazioni, perché tra gli obiettivi che ci siamo dati - non solo in agricoltura ma in tutti gli ambiti produttivi - c’è anche quello di ridurre la burocrazia a carico delle imprese mettere chi vuole lavorare nelle condizioni di farlo nel modo più semplice possibile.
Ovviamente, il nostro lavoro non si ferma qui. Il Governo continuerà a difendere, anche e soprattutto in Europa, le istanze dei nostri agricoltori e dei nostri produttori, con lo stesso spirito e la stessa tenacia con cui è al fianco di tutti coloro che ogni giorno si rimboccano le maniche e danno il loro contributo per fare di nuovo grande questa Nazione”.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025