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“COME NAVIGARE NEL MEZZO DI UNA TEMPESTA”. ECCO COME DENIS DUBOURDIEU DESCRIVE IL MILLESIMO 2013 A BORDEAUX. PER IL GURU BORDOLESE SI TRATTA DI UNA DELLE ANNATE PIÙ DIFFICILI DELLA SUA CARRIERA, “SIMILE ALLA 1984”

Professore, enologo, consulente, Denis Dubourdieu, uno dei personaggi più importanti del mondo del vino bordolese, pensa all’annata 2013 come ad una delle più difficili della sua carriera, la cui gestione, metaforicamente, è stata “come navigare nel mezzo di una tempesta”. Questo il senso fondamentale delle considerazioni di Dubourdieu, rilasciate al sito inglese www.thedrinksbusiness.com, che lo ha intervistato nel Chianti Classico, a Castello d’Albola, nell’azienda del gruppo Zonin, di cui l’enologo è consulente.
“Se dovessi confrontare la difficoltà dell’annata 2013 a Bordeaux , dovrei tornare indietro negli anni fino al 1984 - ha sottolineato Dubourdieu - la 2013 è stata decisamente una delle più difficili che ho incontrato nella mia carriera”.
“La 2013 - ha continuato l’enologo bordolese - ci consegnerà dei vini che non dureranno venti anni ma dovranno essere bevuti molto più presto”. Tuttavia, nonostante le rese siano scese drammaticamente nell’intera regione vitivinicola di Bordeaux, comprese le zone più importanti come il Medoc, per Dubourdieu tutti i produttori top imbottiglieranno i loro “grand vin” 2013.
“Non c’è molto vino 2013 da vendere e molti produttori imbottiglieranno soltanto la metà del loro potenziale produttivo - afferma Dubourdieu - e i prezzi scenderanno di sicuro almeno del 20-30% (il contrario di quanto affermato nei giorni scorsi, dal altre fonti francesi, riportate dal quotidiano “La Tribune”, che parlavano invece di aumenti di prezzi consistenti, ndr). Potrebbe essere un buona occasione per riportare, invece che gli speculatori, gli autentici consumatori di vino a Bordeaux”.
Dubourdieu, che deve molta della sua fama ai fondamentali studi sugli aromi dei vini bianchi, considera, nell’annata 2013, questa tipologia, compresi i bianchi dolci muffati, migliore della classica produzione rossista del bordolese.
“I rossi 2013 - sottolinea Dubourdieu - avranno tannini morbidi e buon frutto, ma non sono costruiti per durare. Chi ha spostato la vendemmia a metà ottobre è stato punito, anche le uve bianche per i vini dolci dovevano essere raccolte in fretta”.

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