E’ record per il vino Made in Italy negli Usa che fa registrare un aumento nelle esportazioni del 9,4 per cento in quantità e dell’11,5 per cento in valore rispetto al 2004, sfiorando i 2 milioni di ettolitri e per la prima volta il miliardo di dollari. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base delle elaborazioni dell’Italian Wine & Food Institute del 2005 divulgati in occasione dei dati Istat sul commercio estero.
Si tratta - sottolinea la Coldiretti - del prodotto agroalimentare italiano più esportato negli Stati Uniti dove nel 2005 ha conquistato la leadership nei confronti dei concorrenti francesi ed australiani. Il vino italiano copre ora da solo un terzo del valore di mercato dei vini stranieri negli States (32,7 per cento), seguito a distanza dall'Australia con il 23,7 per cento e dalla Francia con il 20,9 per cento che hanno peraltro evidenziato tassi di aumento delle esportazioni in aumento di appena il 3 per cento e il 2,8 per cento.
A spingere la crescita sono stati sicuramente la qualità e competitività della produzione italiana rispetto alla concorrenza, ma anche la crescita complessiva del 9,6 per cento in valore della domanda di vino straniero da parte degli americani.
Si tratta di risultati che - continua la Coldiretti - potrebbero peraltro ulteriormente migliorare se dai negoziati sul commercio internazionale nel Wto venisse anche un chiaro segnale di stop alla "vinopirateria" e al "falso" Made in Italy. Negli Stati Uniti si stima che il mercato dei vini di imitazione del made in Italy è infatti quasi uguale a quello delle nostre esportazioni ed in altre parole è "falsa" una bottiglia su due e non è quindi difficile incontrarsi con curiose bottiglie di Chianti, Sangiovese, Refosco e Barbera anche Rosé, Barolo e Super Piemontese prodotti in California ma anche Moscato e Malvasia, con "Doc" californiane Napa Valley o Sonoma County.
L'Italia - conclude la Coldiretti - è il secondo Paese produttore di vino in Europa con 48,1 milioni di ettolitri nel 2005 e può contare su un patrimonio di 46053 vini Docg, Doc e Igt, che rappresentano il 60 per cento della produzione nazionale di vino che genera un fatturato complessivo di circa 9 miliardi di Euro.
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