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CON IL NUOVO “CODICE DELLA STRADA”, CHE SECONDO I PIÙ OTTIMISTI POTREBBE VEDERE LA LUCE IN 8-10 MESI, POTREBBERO ARRIVARE TANTE NOVITÀ, E UN ULTERIORE INASPRIMENTO DELLE SANZIONI PER CHI PROVOCA INCIDENTI MORTALI SOTTO L’EFFETTO DI ALCOL E DROGA

Con il nuovo “Codice della Strada”, che secondo i più ottimisti potrebbe vedere la luce in 8-10 mesi, potrebbero arrivare tante novità, compreso un ulteriore inasprimento delle sanzioni per chi guida sotto l’effetto di alcol e droga. Lo hanno annunciato il Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis, e il Presidente della Commissione Trasporti della Camera Michele Meta, nella “Conferenza del traffico e della circolazione”, promossa dall’Aci, oggi, a Roma.

I due rappresentati delle istituzioni hanno accolto la richiesta dell’Aci: arrivare al varo del nuovo Codice entro il 2014, semplificando l’attuale “garbuglio” fatto di 245 articoli, più 408 articoli del regolamento di esecuzione e 19 appendici. L’obiettivo, ha spiegato il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani, è arrivare ad un Codice dei Conducenti più snello che orienti con chiarezza i comportamenti degli utenti della strada e le eventuali sanzioni per i trasgressori, rimandando a uno specifico regolamento tecnico l’insieme di disposizioni sulle caratteristiche dei veicoli e delle infrastrutture stradali.

“Entro il 2014 - ha detto D’Angelis - sarà approvato un Codice più chiaro e leggibile, con meno di 100 articoli, che tutelerà gli utenti deboli della strada come pedoni e ciclisti, consentirà sanzioni durissime per chi provoca incidenti mortali in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe, anche con la patente ritirata fino alla sentenza definitiva del giudice, garantirà sicurezza con norme sui veicoli, strade e comportamenti di chi guida”.

Tra le novità che si vorrebbero introdurre, anche il patentino a punti per i minori di 18 anni, e l’operatività della norma che prevede che il 50% dei proventi delle multe sia investito per la sicurezza stradale e per interventi urbani che favoriscano la nuova mobilità”.

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