Hong Kong è tradizionalmente uno degli hub più frequentati dal business globale per approdare nel mercato, sempre più importante, della prima potenza industriale del mondo, quella Cina che è indicata da sempre più persone come il mercato del futuro per il nettare di Bacco: e non a caso, nei primi otto mesi del 2017 a Hong Kong le importazioni enoiche hanno raggiunto circa 840 milioni di Euro, con Francia, Regno Unito e Italia nel ruolo di player principali. E proprio i vini italiani hanno registrato una crescita notevolissima tra il gennaio e l’agosto di quest’anno, con un’impennata del 22%. Una piazza, quindi, da presidiare attentamente e in maniera compatta, e proprio per questo Vinitaly, anche quest’anno, ha organizzato e inaugurato il Padiglione Italia all’interno della principale manifestazione b2b del settore, ovvero la Hong Kong International Wine & Spirits Fair, con 120 tra cantine, consorzi di tutela e istituzioni e un fitto programma di 110 incontri b2b, tasting ed educational per presentare al meglio il macrocosmo del nettare di Bacco tricolore. “Hong Kong è il più grande hub enologico del mercato asiatico”, ha commentato Giovanni Mantovani, dg Veronafiere, “e rappresenta una tappa strategica per la promozione della conoscenza e del business del vino italiano. Per questo già dal 2010 siamo presenti con Vinitaly all’International Wine & Spirits Fair, dove organizziamo, in collaborazione con l’Italian Trade Agency, il Padiglione Italia per dare un’immagine coesa e forte del nostro Paese”.
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