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CRESCE SEMPRE DI PIÙ L’INTERESSE DEI COLLEZIONISTI ASIATICI PER IL TOP ENOICO DEL BEL PAESE, E NELL’ULTIMO INCANTO DI “GELARDINI & ROMANI WINE AUCTION” AD HONG KONG AGGIUDICATO IL 103% DEL VALORE, CON UN INCREMENTO DEL 39% SUL PREZZO DI BASE D’ASTA

Piace sempre di più il vino italiano ai collezionisti asiatici: la conferma arriva dall’ultima asta di Gelardini & Romani Wine Auction di scena ad Hong Kong, dove le aggiudicazioni sono arrivate a 410.000 euro, con un incremento del 39% sulla base d’asta. Tanti i “grand cru d’Italia” che hanno visto rilanci importanti, come il Masseto 2001 della Tenuta dell’Ornellaia che è salito dell’88%, toccando la cifra record di 750 euro a bottiglia, il Sassicaia 2006 della Tenuta San Guido (+ 73%) e il Barbaresco di Gaja (annate 1964/1975), etichette salite del 150%. Un apprezzamento che cresce con significativa continuità a scapito, principalmente dei vini francesi, Bordeaux in testa, che ormai sono percepiti tra i collezionisti asiatici come “sopra valutati” (mentre i Borgogna più importanti dimostrano di tenere bene nelle aste), vista anche l’aggiudicazione di un’Imperiale di Masseto 2004 a 4.200 euro, quasi la stessa cifra di un Lafite 1998, battuto a 4.500 euro.

Poi, tra i tanti “Grand Cru d’Italia”, classificati da Gelardini & Romani per la prima volta nel novembre del 2009, che hanno visto rilanci importanti, l’Oreno 2001 della Tenuta Sette Ponti salito del 100% su base asta (Magnum) e dell’88% con le bottiglie da 0,75 litri, le Pergole Torte Magnum 2004/2006, Oreno Magnum 2004/2006, Brunello di Montalcino Castelgiocondo Riserva 2001, etichette che sono salite del 150% sul prezzo di base asta.

Insomma, una fascia sempre più grande del pubblico asiatico riconosce un ottimo rapporto qualità prezzo ai top wines tricolore anche se il “marchio” Italia non è ancora ben a fuoco (soprattutto in Cina) e le nostre denominazioni, che definiscono una tipicità e mai una qualità assoluta, non sono di grande aiuto.

Un’esperienza quella di Gelardini & Romani in Asia, relativamente giovane, due anni, ma sulla quale potrebbe verificarsi, a malincuore evidentemente, anche il caso di un abbandono definitivo dell’attività all’incanto in Italia a favore di quella in Asia.

Focus - La top 20 lots nell’asta di Gerardini e Romani ad Hong Kong

1) Henri Jayer, Premeir Cru Cros Parantoux 1996 (3 Magnum) - 180.000,00 hk$

2) Domaine Georges Jayer, Echezeaux Henri Jayer 1999 (12 bottiglie) - 168.000,00 hk$

3) Tenuta dell’Ornellaia, Masseto 2004 (18 bottiglie) - 86.400,00 hk$

4) Coche Dury, Corton Charlemagne 1993 (6 bottiglie) HK$78.000,00 hk$

5) Henri Jayer, Premier Cru Cros Parantoux 1995 (1 Magnum) 66.000,00 hk$

6) Chateau Lafite Rothschild 1998 (1 Imperiale) - 45.000,00 hk$

7) Tenuta dell’Ornellaia, Masseto 2001 (6 bottiglie) - 45.000,00 hk$

8) Tenuta dell’Ornellaia, Masseto 2004 (1 Imperiale) - 42.000,00 hk$

9) Leroy, Grands Echezeaux 1959 (6 bottiglie) - 36.000,00 hk$

10) Tenuta dell’Ornellaia, Masseto 2001 (2 Magnum) - 36.000,00 hk$

11) Tenuta San Guido, Sassicaia 1985 (3 bottiglie) - 33.000,00 hk$

12) Tenuta san Guido, Bolgheri Sassicaia 1997 (12 bottiglie) - 33.000,00 hk$

13) Tenuta San Guido, Sassicaia 1985 (1 Magnum) - 27.000,00 hk$

14) Tenuta San Guido, Bolgheri Sassicaia 2006 (12 bottiglie) - 22.800,00 hk$

15) Tenuta dell’Ornellaia, Masseto 1998 (6 bottiglie) - 21.600,00 hk$

16) Tenuta dell’Ornellaia, Masseto 1999 (6 bottiglie) - 21.600,00 hk$

17) Domaine de la Romanée Conti, Romanée St. Vivant 1986, ‘87,’88 (3 bottigli) - 19.200,00 hk$

18) Tenuta dell’Ornellaia, Masseto 2000 (6 bottiglie) - 19.200,00 hk$

19) Dom Perignon, Champagne Rosè 1995 (1 Doppia Magnum) - 19.200,00 hk$

20) Tenuta dell’Ornellaia, Masseto 2006 (3 bottiglie) - 18.000,00 hk$

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