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DA BERLUCCHI, IN FRANCIACORTA, A CASTELLO DI CIGOGNOLA, NELL’OLTREPO PAVESE (FAMIGLIA MORATTI), CONTINUANO I “VIA UFFICIALI” ALLA VENDEMMIA 2013. E C’È GIÀ CHI DA I NUMERI SU QUANTO VINO SARÀ PRODOTTO IN ITALIA, COME FARÀ DOMANI COLDIRETTI ...

Italia
In Franciacorta domani si inizia la vendemmia

Da Berlucchi, in Franciacorta, a Castello di Cigognola, nell’Oltrepo Pavese, tenuta della famiglia Moratti, continuano i “via ufficiali” alla vendemmia 2013 (già partita in, realtà, per certe varietà, al Sud, soprattutto in Sicilia). Si parla, comunque, sempre di varietà precoci e basi per gli spumanti. Marginali (solo quantitativamente, si intende) rispetto al grosso della vendemmia italiana, che avrà bisogno di qualche settimana ancora per entrare nel vivo. Ma nonostante tutto, con il 99,9% dell’uva ancora attaccata alla vite, molta della quale ha appena incominciato la fase di invaiatura, sapremo già (più o meno, si intende), quanto vino (si, vino, non uva) sarà prodotto in questa vendemmia. A svelare l’arcano, cosa difficilissima, visti i tempi, quasi quanto un 6 al Superenalotto, sarà la Coldiretti, che domani annuncerà la sue prime stime ...


Focus - Al via la vendemmia in Franciacorta … da Berlucchi, ma non solo

Inizierà domani mattina la vendemmia alla Berlucchi: il primo a cadere nelle cassette dei raccoglitori sarà il Pinot Nero del vigneto Brolo a Borgonato, base della pluripremiata Riserva Palazzo Lana Extrême. “Sarà una vendemmia old style”, dice l’agronomo Diego Cortinovis, “la data d’inizio cade infatti in netto ritardo rispetto alla media dell’ultimo decennio”. Per quanto riguarda l’andamento climatico, continua Cortinovis, “abbiamo registrato forte piovosità e alcune grandinate in primavera; queste ultime hanno abbassato quantità ma non qualità del grappoli, la maturazione era infatti troppo precoce perché recassero danni reali. La seconda parte della stagione è stata invece positiva sul fronte qualitativo, con giornate fresche e soleggiate: confidiamo in un ottimo epilogo del periodo, alte temperature diurne e notti fresche”.

La vendemmia riguarderà 600 ettari di vigneto in Franciacorta, 85 di proprietà e i restanti appartenenti a conferitori selezionati, e coinvolgerà circa mille addetti, di cui ben 750 raccoglitori specializzati. La Berlucchi supporta i suoi conferitori fornendo loro il “kit vendemmia”: bancali e cassette in plastica sanificabili, che preservano la qualità delle uve, impedendone lo schiacciamento.

Per quanto riguarda le aspettative sull’annata, “con maturazioni così eterogenee è prematuro fare previsioni, attendiamo l’assaggio dei mosti in cantina”, spiega l’enologo Ferdinando dell’Aquila. “Possiamo intanto confermare che la quantità vendemmiata sarà ai livelli del 2012, quindi del 10% inferiore rispetto alla media dell’ultimo decennio”. È convalidato anche il ricorso a prodotti vegetali “allergen free” durante le lavorazioni in cantina e la continuazione del progetto Mille1Vigna, la carta d’identità storica dei circa mille vigneti aziendali.

Arturo Ziliani, consigliere delegato e responsabile della produzione, conclude con due novità: “Berlucchi ’61 Rosé è stato premiato al Japan Wine Challenge, la più importante competizione enologica del Sol Levante, quale migliore vino italiano, a conferma di un percorso qualitativo parallelo al rientro totale in Franciacorta. Inoltre, la gestione sostenibile dei nostri vigneti (il progetto Berlucchi Green, ndr) si è evoluta con la richiesta ufficiale di conversione biologica. Da quest’anno inizia, quindi, una fase di ricerca che ci consentirà di valutare se la via del biologico è realmente preferibile dal punto di vista dell’ambiente, del prodotto finale e della sicurezza sui luoghi di lavoro, rispetto alla viticoltura sostenibile finora adottata”.

Ma non sarà solo Berlucchi, ad aprire ufficialmente le danze: “anche quest’anno - si legge in una nota del Consorzio del Franciacorta - i primi vigneti a raggiungere la giusta maturazione sono stati quelli localizzati sul versante esposto a Sud del Monte Orfano grazie ad un microclima più favorevole. La raccolta nei prossimi giorni si sposterà gradualmente verso est e verso nord interessando tutta la Franciacorta. Quest’anno i carichi produttivi in termini di numero di grappoli e pesi medi non sono elevati a causa di un brusco abbassamento delle temperature notturne durante la delicata fase della fioritura. Le stime indicano carichi medi di 80-90 quintali per ettaro di uva destinata alla produzione di Franciacorta (Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero), su una superficie rivendicata di 2.800 ettari”, spiega Silvano Brescianini, vicepresidente del Consorzio del Franciacorta con delega tecnica.

“I tecnici del Consorzio Franciacorta riferiscono che la ripresa vegetativa della vite quest’anno è avvenuta con un po’ di ritardo rispetto alla media storica del periodo, intorno alla metà di aprile, a causa delle condizioni metereologiche instabili dell’inverno e della primavera stessa. Fin dall’inizio, il 2013 si é dimostrato l’anno più freddo e piovoso degli ultimi dieci determinando un prolungamento della dormienza, tanto che, non appena la temperatura si é alzata, é stato riscontrato il germogliamento in tutta la Franciacorta, senza distinzione di zone o varietà. All’inizio del mese di maggio, quando i germogli avevano uno sviluppo compreso tra i 10 e 15 cm, si é verificata una grandinata piuttosto violenta che ha causato in alcune zone perdite nella produzione potenziale. Piovosità e sbalzi termici sono proseguiti anche successivamente decretando quella del 2013 come una delle primavere più difficili degli ultimi anni”, prosegue il Consorzio Franciacorta.
“In luglio, fortunatamente, il tempo si è stabilizzato e le condizioni metereologiche positive hanno favorito il completamento dell’invaiatura e la corretta maturazione delle uve. Il 2013 sarà ricordato come un anno caratterizzato da una maturazione delle uve più tardiva - continua Silvano Brescianini - una condizione per noi vantaggiosa perché le uve saranno raccolte a temperature più fresche, fondamentali per l’evoluzione dei profumi e il raggiungimento del corretto equilibrio acidico. Le prime analisi sulle uve promettono una buona annata ma, come sempre, il bilancio di questa vendemmia sarà chiaro solo fra qualche mese, quando saranno pronti i vini base. Il 2013 si prospetta in generale positivo per noi anche nelle vendite. Ci auguriamo che il trend positivo continui”.

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