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CHARITY

Da Petrus a Mouton Rothschild, un’asta da sogno a Parigi (e online) per la solidarietà

Lo chef stellato Yannick Alléno chiama a raccolta i grandi nomi della haute cuisine e del vino, in favore della fondazione intitolata a suo figlio
ASTA, CHRISTIE'S, YANNICK ALLéNO, Mondo
L’asta online di solidarietà (chiude il 17 dicembre) by Yannick Alléno 

Da una doppia magnum di Petrus Pomerol 2012 (base d’asta 20.000 euro) a due bottiglie di Domaine Romanée-Conti Corton-Charlemagne, annate 2006 e 2019 (28.000 euro), passando per una visita privata a Château d’Yquem e Château Cheval Blanc, con cene a base di annate rare, in compagnia di Pierre Lurton, ceo delle due prestigiose tenute (valore stimato 40.000 euro) ad un tuffo nel mondo di Château Mouton Rothschild, con hospitality e bottiglie esclusive (85.000 euro): sono solo alcuni dei lotti d’eccezione protagonisti dell’asta charity battuta da Christie’s, destinata a raccogliere fondi per le famiglie di ragazzi under 25 vittime di pirati della strada. “Deus ex machina” dell’iniziativa di solidarietà è lo chef pluristellato Yannick Alléno, che lo scorso anno ha perso suo figlio Antoine, 24 anni -  giovane promessa della gastronomia francese - in un terribile incidente stradale, e che ha saputo trasformare il suo dolore in spinta propositiva e volontà di aiutare gli altri, dando vita alla “Fondazione Antoine Alléno”. L’asta si svolge in due momenti diversi: una serie di esperienze esclusive saranno battute oggi, 12 dicembre, in presenza a Parigi (solo su invito), mentre quella online andrà avanti da oggi al 17 dicembre.
Attraverso queste donazioni, l’intero mondo della gastronomia mondiale si è mobilitato per aiutare le famiglie in lutto a causa di incidenti mortali e prevenire la violenza contro le generazioni più giovani: il risultato è una collezione eccezionale di lotti, tra vini ed esperienze, messa insieme grazie a 285 viticoltori e 180 chef, in rappresentanza di oltre 300 stelle Michelin di Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Germania, Regno Unito, Danimarca, Slovenia, Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud, Libano, Marocco, Hong Kong, Cina, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Australia.
In tutto sono 81 i lotti offerti da chef di fama internazionale, e 144 quelli donati da viticoltori e collezionisti privati. Tra gli italiani che hanno voluto partecipare, mettendo a disposizione bottiglie di pregio, ci sono, tra gli altri, Massimo Bottura, Niko Romito, Massimo Oldani, Moreno Cedroni, i fratelli Alajmo, Anthony Genovese, Riccardo Monco e Alessandro Tomberli dell’Enoteca Pinchiorri, la famiglia Santini ed Enrico Crippa.
Da capogiro le griffe francesi in asta, in annate rare e formati prestigiosi: da Château Lafite Rothschild a Château Latour, da Château Margaux a Château d’Yquem, da Château Haut-Brion a Cheval Blanc, passando per Petrus, Cos d’Estournel, Lynch-Bages, Pichon-Longueville, Ermitage, ma anche grandi Champagne come Salon, Krug, Dom Pérignon, Bollinger, Taittinger, Charles Heidsieck, Selosse, Pol Roger, Billecart Salmon, Laurent-Perrier e molti altri. Non mancano i grandi nomi del vino made in Italy, da Sassicaia a Ornellaia, da Soldera a Valentini, da Gaja a Ceretto, da Paolo Scavino a Montevertine.

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