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DA RIVA DEL GARDA - DOVE SARA’ DI SCENA LA BITEG, DALL’11 AL 12 MAGGIO - LE “CITTA’ DEL VINO” INTENDONO RILANCIARE L’ENOTURISMO E LE POTENZIALITÀ DI SVILUPPO DELLE STRADE DEL VINO E DEI SAPORI D’ITALIA … E “CHIEDONO AIUTO” AL VICE PREMIER RUTELLI

Italia
Le Strade del Vino e dei Sapori ... in un disegno

Le Città del Vino non hanno dubbi: si deve rilanciare la promozione del vino e delle potenzialità di sviluppo delle Strade del Vino e dei Sapori d’Italia (che nella penisola sono 140, ndr). La sede per una serie discussione, che permetterà di accrescere la scommessa sul turismo legato al “wine & food d’autore”, sarà il Forum della Biteg, evento ogni anno dedicato esclusivamente al turismo, di scena a Riva del Garda, dall’11 al 12 maggio, e che quest’anno vedrà anche la partecipazione del vice premier e Ministro ai Beni Culturali e Turismo, Francesco Rutelli.
“L’esigenza - spiega Ventino Valentini, presidente della Città del Vino - è quella di dibattere su di un tema di estrema attualità, dalle grandi potenzialità di sviluppo, in grado di coinvolgere i territori rurali nel loro insieme, interfacciandoli in maniera coesa e propositiva rispetto agli attori della filiera enogastronomica. Il turismo enogastronomico è, infatti, tra i tanti modelli di turismo che l’Italia è in grado di offrire, quello che più di altri ha conosciuto un forte sviluppo nel corso dell’ultimo decennio. Proprio mentre sta aumentando la competitività enoturistica in Europa e nel Mondo come risulta dai traguardi raggiunti in Spagna, ad esempio, ma anche da realtà ormai consolidatesi nel tempo negli Stati Uniti, in Cile, in Sud Africa ed in Australia. Riva del Garda sarà sede nel 2008 della conferenza nazionale sul turismo, offrendo la possibilità di incrociare questa iniziativa convegnistica ed espositiva con il lancio ufficiale della richiesta all’Unione Europea per il 2008 (o 2009) come “anno europeo del turismo del vino”.
Questi “Stati Generali” sul turismo del vino e delle strade dei Sapori d’Italia saranno, dunque, importanti soprattutto per il rilancio dell’internazionalizzazione dell’offerta enoturistica. “Che vuol dire - continua Valentini - amministrare, comunicare, diffondere, internazionalizzare l’offerta. Questi gli aspetti costitutivi l’operare di una Strada del Vino e dei Sapori, che non sempre sono attivi congiuntamente e non sempre, da soli, riescono a generare i migliori risultati. Le Strade del Vino costituite dopo l’approvazione della 268 sono quasi 140 con 9.000 fra aziende vitivinicole, enoteche, ristoranti, agriturismi, alberghi, musei. Numeri che meritano tutta l’attenzione del caso. Essendo mature e dibattute le questioni, occorre rilanciare le Strade del Vino e dei Sapori come elementi di notorietà delle produzioni e dei territori italiani d’eccellenza mettendo per la prima volta i modelli a confronto e dibattendo intorno agli strumenti coadiuvanti necessari: a) le risorse necessarie alla conduzione delle Associazioni (Rifinanziamento 268/99 - Piani di Sviluppo Rurale delle Regioni - Modalità di presentazione delle proposte progettuali nel Dipartimento Generale del Turismo); b) la certificazione qualitativa: evoluzione e applicazione dei regolamenti nazionali ed europei; c) L’innovazione nella presentazione e promozione degli itinerari attraverso la comunicazione on line. Nuove proposte; d) la rete, fra associazionismo pubblico e privato”.

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