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Dagli Usa ad Hong Kong, passando per Londra e per il web, sembra partita in pompa magna la stagione autunnale delle aste del vino. Con tanta Italia protagonista, da Masseto a Giacosa, da Conterno a Gaja, da Quintarelli a Soldera e non solo ...

Dagli Usa ad Hong Kong, passando per Londra per il web, sembra partita in pompa magna la stagione autunnale delle aste del vino, con i grandi di Francia sempre al top, ma anche con tanta Italia sugli scudi, stando alle notizie raccolte da WineNews.
Zachys
, per esempio, nel primo incanto della stagione, andato in scena il 17-18 settembre ha già raccolto 5 milioni di dollari con i 450 lotti venduti a collezionisti da tutto il mondo, “da Hong Kong al Sudamerica, dal Canada alla Cina e all’Europa”. Il top è stata una cassa da 6 bottiglie di Gevrey Chambertin 1991 di Armand Rousseau, aggiudicata a 19.600 dollari, ma molto bene anche la Borgogna, con due casse da 6 bottiglie di La Tâche, una del 2000 e un del 2009, aggiudicate a 17.150 e 18.375 dollari, e anche Bordeaux, con 12 bottiglie di Château Mouton Rothschild 1982 battute a 17.150 dollari. Ottimamente hanno fatto anche gli italiani, tra cui si segnalano 12 bottiglie di Barbaresco Rabaja 1998 di Bruno Giacosa, aggiudicate per 3.185 dollari, e 6 magnum di Barolo Riserva Gran Bussia 2005 di Aldo Conterno 2005, andate a 3.675.(www.zachys.com).
Bene anche il bilancio della casa di Chicago Hart Davis Hart (www.hdhwine.com), che ha piazzato 2.000 lotti per 5,4 milioni di dollari: anche qui Borgogna e Bordeaux al top, con 8 bottiglie di Cros Parantoux 1990 di Henri Jayer, aggiudicate per 65.725 dollari, 3 doppie magnum di Petrus 1982 andate per 41.825, stessa cifra di 12 bottiglie assortite di Domaine de la Romanée-Conti 1985. Per il Belpaese, i tre top lot sono tutti firmati Masseto, con 12 bottiglie del 2001, aggiudicate a 13,145 dollari, 12 del 2004, a 8.962 dollari, e 12 del 2003, a 5.736 dollari. Ma molto bene anche il Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno, con un lotto di 5 bottiglie (1 del 1997 e 4 del 1999), aggiudicate a 3.107 dollari, ma bene anche nomi come Bruno Giacosa, Gaja, Sassicaia, Case Basse (Soldera), Solaia, Domenico Clerico, Quintarelli, Dal Forno, Paolo Scavino e Valdicava. 3,1 milioni di dollari, invece, quanto raccolto dall’asta battuta da Christie’s ad Hong Kong (www.christies.com), dove il top di un catalogo pressoché tutto francese è stata la cassa da 12 bottiglie di Petrus del 1982 battuta a 50.814 dollari.
A New York, invece, Acker Merrall & Condit (www.ackerwines.com), ha incassato 4,6 milioni di dollari, dove il lotto più pagato è stato quello di 20 bottiglie di Coche-Dury Corton Charlemagne di annate dalla 1990 alla 2010, battuto a 49.400 dollari, con l’Italia che ha fatto bene soprattutto con il lotto da 12 bottiglie di Barolo Riserva Rocche del Falletto 2004 di Bruno Giacosa a 8.028 dollari, con la magnum di Barolo Monfortino Riserva 1970 di Conterno, a 5.558, con le 6 bottiglie di Amarone della Valpolicella Riserva 1988 di Quintarelli a 4.940, e con la magnum di Brunello di Montalcino Riserva 1982 di Case Basse (Soldera) a 3.211 dollari.
Cifra meno importante, in valori assoluti, quella raccolta da Sotheby’s (www.sothebys.com) a Londra, nei giorni scorsi, 1,5 milioni di dollari con i 445 lotti della “Great Bordeaux Cellar” , che però ha visto aggiudicato il 100% dei lotti in catalogo, evento rarissimo festeggiato con la simbolica consegna dei “guanti bianchi” al battitore.
Con la casa d’aste londinese che guarda con grande ottimismo all’asta che sarà di scena a New York il 25-26 settembre, dove il top lot assoluto in catalogo è la magnum di Cheval Blanc 1947 (28.000 - 40.000 dollari), ma dove spiccano anche le due casse del mitico Sassicaia 1985, con una valutazione che va dai 12.000 ai 16.600 dollari (a cassa, 6 bottiglie), e una delle 4 bottiglie rimaste, nel mondo, di Krug Private Cuvée 1915, che sarà possibile degustare nella Maison di Reims, con Oliver Krug, per celebrare il centesimo anniversario dell’etichetta (1915-2015): base d’asta fissata a 15.000 dollari ...

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