Un Lui, una Lei, due calici di vino per brindare, mentre ci si guarda appassionatamente negli occhi: eccolo qui, l’eterno e affascinante gioco della seduzione. Prezioso alleato nella strategia amorosa, piacevole apripista per ulteriori piaceri, il vino è un elemento irrinunciabile negli incontri galanti. Non può mancare, dunque, per la cena di San Valentino, la festa degli innamorati: una data ormai consacrata al “dio marketing”, ma in cui è difficile esonerarsi dal rito del regalo, delle rose rosse, dei cioccolatini, e naturalmente del tête-à-tête a lume di candela con la persona amata. E allora, sia per chi ha deciso di trascorrere la serata a casa, sia per chi si concederà una romantica cenetta al ristorante, qual è il vino migliore per festeggiare San Valentino? Winenews, uno dei siti più cliccato dagli “enonauti” italiani, ha chiesto la consulenza di alcuni “belli” dell’enologia italiana, quei produttori che, oltre ad essere famosi per le loro etichette, sono anche noti per fascino e avvenenza.
Cominciamo con un grande esperto di vino & seduzione: il conte Gelasio Gaetani Lovatelli D’Aragona, produttore di Brunello a Montalcino e consulente alla cantina per i vip di mezzo mondo (da George Clooney a Don Johnson, da Sharon Stone a Ivana Trump), spesso protagonista della cronaca rosa per la sua fama di rubacuori. A lui domandiamo consigli per scegliere la bottiglia giusta. «A San Valentino - spiega Gelasio Gaetani - e più in generale in tutte le occasioni in cui ci si trova in compagnia di una bella signora, la scelta del vino giusto è fondamentale, soprattutto oggi che le donne sono sempre più esperte del buon bere. Per avviare la serata e rompere il ghiaccio suggerisco di cominciare con una buona coppa di bollicine: rimanendo in Italia sceglierei una Gran Cuvèe di Bellavista, sul versante francese opterei per uno champagne rosè, come Krug o Taittinger. Poi, per la cena, via libera ad un grande rosso, morbido e con ampi profumi, l’ideale per creare un’atmosfera di complicità e confidenza. Cosa sceglierò io per San Valentino? Senz’altro il Siepi di Castello di Fonterutoli, supertuscan tra i più prestigiosi, e poi un Tenuta di Trinoro 1999, grande uvaggio alla maniera bordolese. Dopo la cena, per propiziare l’incontro amoroso, suggerisco un sontuoso vino dolce: ottimi i Passiti di Pantelleria, io amo particolarmente il Ben Ryè di Donnafugata. A questo punto dovrebbe essere assicurato quel piacevole stato di ebbrezza che facilita la seduzione …».
Questi i suggerimenti di un tombeur des femmes, che di buone bottiglie (e di belle donne) se ne intende. Anche Guido Martinetti, giovane e biondo produttore piemontese, suggerisce il suo brindisi per la sera del 14 febbraio: «Non ho dubbi: scelgo il grande moscato passito di Forteto della Luja di Scaglione, vino elegante ed accattivante allo stesso tempo, ideale per conquistare il cuore di una donna». Anche Jacopo Biondi Santi, griffe storica del Brunello di Montalcino, opta per un grande vino da meditazione: «Senz’altro il leggendario Chateau d’Yquem, e se posso suggerire anche l’abbinamento giusto, propongo di degustarlo con dell’ottimo fois gras. Non c’è bisogno di altro». Marco Caprai, firma leader del Sagrantino di Montefalco, ricorda: «San Valentino era dell’Umbria, e questo la dice lunga sull’inclinazione romantica della nostra regione. Per una cena a due stapperei senz’altro un grande vino rosso, ottimo per scaldare i cuori e l’atmosfera: per esempio un Brunello Case Basse di Soldera, a mio avviso maestro indiscusso del terroir di Montalcino». Francesco Zonin, giovane rampollo della più grande casa vinicola italiana, fa una distinzione: «Se si trascorre la sera di San Valentino con una ragazza conosciuta da poco, consiglierei un ottimo vino emergente del Sud, magari un’etichetta tutta ancora da scoprire. Se si tratta invece di una storia importante, senz’altro una grande annata de I Sodi di San Niccolò di Castellare di Castellina».
Ma non dimentichiamoci delle donne, diventate grandi appassionate di vino (massiccia la presenza femminile ai corsi per sommelier in tutta Italia).
E se persino due icone della bellezza nostrana si sono recentemente trasformate in vignaiole - Stefania Sandrelli nel Chianti e Ornella Muti in Piemonte - non mancano affascinanti produttrici che questo mestiere lo fanno da sempre. Come Francesca Planeta, la cui azienda è diventata uno dei simboli della nuova enologia siciliana: «Per San Valentino, suggerisco un vino che secondo me è l’ideale per sottolineare momenti speciali: il Giorgio Primo della Fattoria La Massa, davvero un grande Chianti Classico». Passiamo il testimone alla bella Ginevra Venerosi Pesciolini della Tenuta di Ghizzano, nelle colline pisane: «Il 14 febbraio mi orienterei su un vino che mi ha emozionato, perfetto dunque per una serata di grandi emozioni: La Mission Haut-Brion ‘89, un eccezionale Bordeaux». Michela Muratori ha da poco cominciato a lavorare nell’azienda di famiglia in Franciacorta: lei consiglia un vino con il quale brindare: «Mi piace molto il Brachetto, e poi lo trovo perfetto per alzare i calici in un’occasione particolare…» ... E da Winenews, buon San Valentino!
Eleonora Ciolfi
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