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VINO E ARTE

Dal Camerun a Bolgheri, passando per il mondo: Pascale Marthine Tayou racconta Ornellaia

Il grande artista camerunense scelto per l’edizione n. 17 del progetto “Vendemmia d’artista”. “La Determinazione” il carattere dell’annata 2022
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“Vendemmia d’artista”: Pascale Marthine Tayou racconta Ornellaia 2022 “La Determinazione”

Dei cerchi concentrici, composti da una serie di segni di diversi colori che rappresentano l’energia scaturita dall’unione di molteplici componenti quando si fondono in un insieme armonico: è l’opera dell’artista camerunense di fama internazionale, Pascale Marthine Tayou, scelto per raccontare “La Determinazione”, il carattere scelto per descrivere l’annata 2022 di Ornellaia, uno dei grandi che nascono nel territorio di Bolgheri, dalla tenuta di proprietà del Gruppo Frescobaldi, nell’edizione n. 17 del progetto “Vendemmia d’Artista”. Nome che si unisce a quello di Marinella Senatore, Joseph Kosuth, Nathalie Djurberg & Hans Berg, Tomàs Saraceno, William Kentridge, Ernesto Neto, Michelangelo Pistoletto e Luigi Ontani, per citarne solo alcuni tra quelli coinvolti, negli anni (molti dei quali con la regia di Giovanni Geddes da Filicaja, ndr) in uno dei progetti di mecenatismo enoico più concreti e longevi, che, ad oggi, anche grazie a formati speciali battuti all’asta, ha sostenuto progetti e fondazioni artistiche di tutto il mondo, a cui ha donato, complessivamente, oltre 2,8 milioni di dollari (in attesa di ulteriori dettagli sul futuro del progetto, in questo senso, ndr).
Un’annata, la 2022, “che ha visto sia la squadra tecnica sia le viti, confrontarsi con un anno dai rilevanti contrasti climatici. Ne è nato un vino rappresentazione della resilienza, ricco di sfumature e contemporaneamente espressione piena dello stile della cantina”, spiega una nota. “Questa annata è contraddistinta dalla giusta concentrazione e da un carattere deciso” ha commentato Marco Balsimelli, direttore tecnico Ornellaia. “Si percepiscono tutti gli influssi positivi del sole insieme a una freschezza convincente. Questo andamento climatico è stato interpretato al meglio dal Petit Verdot che, infatti, quest’anno è presente nel blend in percentuale lievemente maggiore. Ornellaia 2022, dall’espressione diritta, dimostra ancora una volta, vivacità ed eleganza caratteristiche del terroir che abbiamo qui a Ornellaia.”
Ornellaia 2022 debutterà sul mercato italiano il 1 aprile, e in ogni cassa di 6 bottiglie da 0,75lt, una bottiglia sarà vestita con l’etichetta speciale firmata dall’artista. Che, peraltro, ha già avuto spesso contatti con il mondo del vino, con opere o collaborazioni per Castello di Ama e Tenuta Casenuove, in Chianti Classico, Monterossa, in Franciacorta, e Ruinart, nello Champagne (per il progetto Carte Blanche 2024 - Conversazioni con la Natura), per citarne alcune. Un artista, il camerunense, il cui lavoro si caratterizza per una grande varietà di tecniche utilizzate, con opere mescolano culture, che raccontano il rapporto tra uomo e natura, e sempre legate all’idea del viaggio, che caratterizza la sua vita di “cittadino del villaggio globale”. E che firma, dunque, questa ultima annata di Ornellaia, uno dei fine wine simbolo dell’Italia del vino, e tra i grandi alfieri di un segmento del mercato del vino, in cui niente è scontato, come racconta, a WineNews, Lamberto Frescobaldi: “per tanti anni ci hanno detto che i fine wine sarebbero andati sempre bene, e tutti hanno cercato di andare verso quel mondo lì. Ma non è tanto vero, anche i fine wine stanno avendo delle difficoltà. Ovviamente dipende da zona a zona, anche dal pedigree del vino: se un’etichetta è riconosciuta come di grande profilo da molti anni, ha più probabilità di andare bene anche oggi. In un’epoca in cui nessun segmento del vino è immune da difficoltà, e con il rapporto qualità-prezzo sta ritornando ad essere una cosa molto importante”.

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