Quando la squadra di ricercatori della Fondazione Mach di San Michele all’Adige - capitanata dal microbiologo Andrea Campisano - ha scoperto dove era andato a finire il Propionibacterium Acnes, un batterio responsabile della formazione dei brufoli sulla pelle umana, devono essere rimasti quantomeno sorpresi, visto che l’intraprendente micro-organismo è presente anche sulla corteccia delle piante di vite.
La scoperta è notevole, visto che il fenomeno di trasferimento di un batterio dal regno animale a quello vegetale non è certo comune: “è la prima volta - ha commentato Campisano - che è stato registrato un fenomeno del genere”, e quindi la sua squadra ha anche firmato un articolo scientifico al riguardo, recentemente pubblicato sul “Journal of Molecular Biology and Evolution”. Ma ne ha anche approfittato per ribattezzare il batterio, che adesso si chiama P. Acnes Zappae, in un evidente (e riconosciuto) omaggio a una delle figure più significative della storia del rock.
Secondo i ricercatori, il fenomeno di trasferimento del micro-organismo, che è innocuo per le piante così come per l’uomo, è dovuto al fatto che il batterio si sarebbe trasferito per contatto da un ospite all’altro agli albori della coltura della vite, oltre 7.000 anni fa, e si sarebbe adattato a livello genetico al nuovo ospite al punto di non poter più tornare al punto di partenza.
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