Proprio nel momento storico di maggior difficoltà per le bollicine dello Champagne, costrette a fare i conti con un calo di appeal senza precedenti che, ovviamente, si ripercuote sulle vendite, specie all’estero, presto, oltre che dall’agguerrita concorrenza italiana, forte dei grandi numeri del Prosecco e della grande qualità dei metodo classico di Franciacorta e TrentoDoc, dovrà guardarsi le spalle dalle bollicine cilene. Le quattro aziende principali del Paese andino, Errazuriz, Cono Sur, Concha y Toro e Montes, dopo i primi anni di sperimentazione, con numeri ancora irrisori ma risultati più che soddisfacenti, sembrano decise a puntare sugli spumanti, forti di un mercato che ha sempre più sete di sparkling wines, ma anche di una ricchezza di terroir che ben si prestano alla coltura di Chardonnay e Pinot Nero di grande qualità. Come la Casablanca Valley, dove ha i propri filari Cono Sur che, nel 2015, “sarà sul mercato britannico con la sua prima produzione, sullo scaffale a 15 sterline a bottiglia”, come racconta a The Drinks Business il wine maker dell’azienda, Adolfo Hurtado. Prima degli spumanti di Cono Sur, però, in Gran Bretagna arriveranno quelli di Montes, una prima produzione di sole 18.000 bottiglie, dai vigneti della regione costiera di Zapallar, a 7 chilometri dall’Oceano Pacifico, nella valle di Aconcagua, la stessa scelta da Erraruriz, folgorato dalla mineralità di questi terreni.
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