La American Association of Wine Economists, per il suo incontro annuale, ha realizzato una degustazione sul modello di quella passata alla storia come il “giudizio di Parigi” e che ha ispirato il film, “Bottle Shock”. Nel 1976, Steve Spurrier fece assaggiare alla cieca una batteria di bianchi (6 prodotti in Napa Valley e 4 in Borgogna) e una di rossi (6 di Napa Valley e 4 bordolesi). In entrambi i casi i vini migliori risultarono quelli della Napa Valley. L’evento non solo provocò grande sconcerto in Francia ma, soprattutto, impose nella mappa mondiale del vino la zona di produzione statunitense, fino allora assai poco conosciuta. Nella “riedizione” by Aawe, ribattezzata il “giudizio di Princeton”, invece, sono stati contrapposti ai vini francesi (gli stessi del 1976 a partire da Château Mouton-Rothschild e Haut Brion) quelli del New Jwersey e, questa volta, i francesi (fra i bianchi Clos des Mouches Drouhin 2009 e fra i rossi Château Mouton Rothschild 2004) hanno vinto.
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