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DOVE VANNO FOOD & DRINK NEL 2014? A LEGGERE NELLA PALLA DI CRISTALLO È “THE DRINKS BUSINESS” CHE, DA LONDRA, METTE IN FILA LE 10 TENDENZE DELL’ANNO. DAGLI HIPSTER ED IL VINO ALLA CARNE DI MAIALE, DALLA CUCINA “NIKKEI” AI COCKTAIL “GUSTOSI”

Le grandi firme del mondo del vino internazionale, a cavallo tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, si sono lanciate nelle predizioni per quest’anno enoico, cambiamenti, stravolgimenti e conferme in vigna, in cantina e sui mercati, più o meno verosimili, ma comunque da aspettare con ansia. Adesso è il turno di “The Drinks Business” che fa qualcosa di più e di diverso, provando a prevedere le 10 tendenze del food & drink per il 2014 che, come praticamente ogni moda, dalla musica al cinema, prenderanno piede dalla capitale britannica, Londra.
Cambieranno le nostre abitudini a tavola, a partire dalle grandi città come Londra, dove la cucina di ispirazione asiatica, in modo particolare vietnamita e coreana, declinata in maniera originale, prenderà sempre più piede, a fianco della cosiddetta “Nikkei”, ossia l’incontro ai fornelli tra Giappone e Perù. La capitale del Regno Unito, epicentro ormai di mode e tendenze anche del palato, detta la linea anche nel mondo della cocktaileria, dove il drink si fa sempre più gustoso, e vodka e gin si mischiano con ingredienti inaspettati, dal pomodoro verde ... alla pancetta, ma all’insegna della semplicità, almeno nel numero degli ingredienti e in un ritorno alla classicità. Con l’uscita dalla recessione, poi, tornerà la voglia di riscoprire i piaceri dei ristoranti più raffinati, che nel 2014 scopriranno un approccio alla clientela meno formale e più caldo.
Ed ancora, l’ascesa dei bar restaurant, con i cocktail ad accompagnare i piatti, magari a base di Aperol o Campari, senza dimenticare il successo ottenuto nel 2013 dalle brasserie, che non si spegnerà nel corso del 2014, anzi, per i prossimi mesi sono previste decine di nuove aperture. Andranno forti anche i locali a stelle & strisce, sempre molto popolari del resto, mentre un’altra novità è rappresentata dalla birra artigianale che, dopo il boom in Usa è pronto al successo anche Oltremanica, con una sfilza di piccoli birrifici spuntati come funghi intorno alla Capitale.
Tra le carni, dopo la moda del pollo e quella per il vitello, sulle tavole e nei menu, sia dei pub che dei ristoranti più apprezzati, sarà il maiale il re assoluto, in tutte le sue versioni, mentre il vino, che ci preme particolarmente, troverà nuova linfa nella moda hipster, qualcosa di più di una nicchia, semmai un vero e proprio movimento culturale, che ha eletto il nettare di Bacco a bevanda preferita, meglio se naturale e al giusto prezzo.

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