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Droni hi-tech e trattori che si guidano da soli, tra sostenibilità e innovazione, mercati nuovi e tecnologie applicate all’agricoltura, per affrontare le sfide del futuro: ecco Fieragricola n. 112, dal 3 al 6 a Veronafiere

Non Solo Vino
Droni, trattori che si guidano da soli, sostenibilità, innovazione e mercati: ecco Fieragricola

Dai droni che “bombardano” il mais con insetti ausiliari nella lotta alla piralide, ma che misurano anche lo stress delle colture e tanti altri parametri, al trattore che si guida completamente da solo grazie ad un software, dalla “mostra” dei microparassiti osservabili attraverso microscopi hi-tech a “Miss Fattoria”, dove a “sfilare” saranno mucche, puledre, pecore e capre per portare, tra il serio ed il faceto, l’attenzione sulla crisi delle stalle italiane che mette a rischio estinzione molte razze storiche del Belpaese e che, per Coldiretti, costringe l’Italia a dipendere per il 40% dall’estero nella produzione di carne, dall’utilizzo del biogas e biometano alla creascita dell’elicicoltura, ovvero l’allevamento delle lumache (che già coinvolge 9.000 aziende in Italia), passando per un’economia che in generale mostra qualche segno di ripresa, come testimonia la ritrovata propensione all’investimento di molte aziende agricole, e tematiche come la gestione dell’acqua e dell’ambiente, le nuove frontiere di mercato, dall’Africa alla Cina, dal Medio Oriente, Iran in testa, a Cuba (per la prima volta) fino all’Irlanda, Paese ospite, con la messa a sistema a livello mondiale del sistema fieristico del settore e, ovviamente, il vino con Enovitis di Unione Italiana Vini: tutto questo, e tanto altro, è Fieragricola, all’edizione n. 112 (www.fieragricola.it), di scena, dal 3 al 6 febbraio, a Verona.
Inaugurata oggi dal Ministro delle Politiche Maurizio Martina, secondo cui “arriviamo a questa fiera da scelte molto importanti, come l’ultima legge di stabilità che ha dato un segnale molto forte al comparto. Abbiamo davanti sfide molto impegnative - ha detto il Ministro - ma credo davvero che con l’esperienza straordinaria che vediamo anche a Verona in questi giorni riusciremo a fare un bel salto di qualità all’insegna della tutela del reddito degli agricoltori e di un nuovo modello agricolo e agroalimentare italiano che si afferma sempre di più nel mondo. I dati del recente export lo confermano”.
Un export che ha superato i 33,7 miliardi di euro nel 2015, e che si riflette in tanti segnali: da una maggiore propensione all’investimento delle aziende agricole italiane, che prevedono di investire, in maggioranza, fino a 150.000 euro nei prossimi tre anni, con punte per alcune realtà tra i 300.000 ed i 600.000 euro (come emerge da una ricerca di Grs Research & Strategy) alle immatricolazioni di macchine agricole, settore in cui l’Italia è leader nel mondo, che per FederUnacoma sono cresciute, nel 2015, dell’1,4%, trainate da qualità ed innovazione tecnologica.
“Il tema dell’innovazione è sempre stato fondamentale per la Fiera, come quello della sostenibilità, non solo ambientale, che è fondamentale, ma a 360 gradi, anche a livello produttivo ed economico, perchè è l’agricoltura che nutrirà il pianeta, e va capito come perché la popolazione mondiale cresce”, ha aggiunto il dg Veronafiere Giovanni Mantovani.
Un mondo che, a Verona, sarà ben presente, visto che le delegazioni di espositori e visitatori arrivano da Austria, Belgio, Svizzera, Germania, Francia, Croazia, Serbia, Slovenia, Montenegro, Romania, Irlanda, Repubblica Ceca, Lituania, Russia, Iran, Sudafrica, Camerun, Uganda, Zambia, Tunisia, Algeria, Polonia, Romania, Ucraina, Kazakistan, Turkmenistan, Cina, Etiopia, Mozambico, Angola, Egitto e, per la prima volta, come detto anche da Cuba.

Focus - A Fieragricola riflettori puntati sull’Africa
A Fieragricola uno dei punti salienti della rassegna internazionale dell’agricoltura è l’Africa, con un focus specifico organizzato da Veronafiere, in collaborazione con ICE-Italian Trade Agency e FederUnacoma. L’appuntamento è per il 5 febbraio, un’intera giornata che Fieragricola dedicherà a workshop, seminari e incontri dedicati al business. Gli approfondimenti saranno rivolti al Nord Africa, all’Africa Sub-Sahariana e all’Africa Australe.
“L’Africa racchiude un potenziale di crescita sorprendente - dichiara il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese - perché, come ha ricordato recentemente Kofi Annan, già segretario generale delle Nazioni Unite, ci sono terre e capitale umano per sviluppare uno dei più importanti sistemi agricoli del futuro, in grado di produrre eccedenze per garantire la sicurezza alimentare globale del futuro”.
Le opportunità per il comparto agricolo, che vede il Made in Italy della meccanica, della zootecnia e delle energie rinnovabili protagonista per qualità e flessibilità dei prodotti e per l’innovazione in termini di know how e formazione, sono rilevanti. E lo testimonia anche la missione in corso del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
“Il continente africano dispone di una riserva di terre non coltivate arabili pari a 226 milioni di ettari e potrebbe raddoppiare con investimenti in irrigazione e tecnologie - puntualizza Danese - il tessuto rurale è costituito da 60 milioni di aziende agricole, il 77% delle quali di proprietà di agricoltori che se ne servono per il proprio fabbisogno”.
A Fieragricola saranno numerose le delegazioni di diplomatici, imprenditori e importatori provenienti dall’Africa. “Veronafiere - afferma il direttore generale, Giovanni Mantovani - si conferma un partner strategico ideale per un’alleanza con l’Africa, continente che può contare, secondo la Fao, sul 17% delle terre arabili a livello mondiale e non mancano i programmi per uno sviluppo rurale razionale”.
Le delegazioni africane presenti a Fieragricola vengono da Sudafrica, Camerun, Uganda, Zambia, Tunisia, Algeria, Etiopia, Mozambico, Angola, Egitto. La mission di promozione per le aziende di Fieragricola, ricorda Mantovani, “continua nel 2016 con Médinit Agro, in Marocco, dal 16 al 18 marzo e con una collettiva di imprese italiane ad Agrifex in Etiopia, dal 12 al 16 maggio”.
Un appello a sostenere la crescita del continente africano è arrivato anche da Evelyn Nguleka, presidente della World Farmers Organization (WFO), l’Organizzazione Mondiale degli Agricoltori, in un’intervista rilasciata per lo “Speciale Innovazione” realizzato da Fieragricola: “Bisogna investire nell’Africa affinché essa possa svilupparsi in una nuova direzione: una che unisca allo sviluppo economico uno sviluppo sociale e uno sviluppo sostenibile, vi è infine bisogno di uno sviluppo umano integrato”.

Focus - Dai costi all’utilizzo in campo tutto quello che c’è da sapere sui droni
Secondo il MIT (Massachusetts Insistute of Technology) di Boston i droni in agricoltura saranno al primo posto delle 10 innovazioni che segneranno un punto di svolta e cambieranno in modo rilevante il prossimo futuro. In collaborazione con Dronitaly, la manifestazione dedicata ai droni professionali per uso civile, Fieragricola ospiterà i droni, allestendo un’area espositiva (padiglione 2) e una di “volo” (area esterna A) per questi sistemi che stanno rivoluzionando l’approccio all’agricoltura di precisione. Attualmente, secondo gli esperti, la diffusione in Italia dei droni professionali per scopi agricoli coinvolge tra le 100 e 300 aziende. La tecnologia ha prospettive di crescita interessanti, ma non così scontate. Secondo Francesco Marinello, ricercatore di Meccanica agraria all’Università di Padova che collabora col professor Luigi Sartori, “parliamo di una tecnologia in continua evoluzione, promettente, che permette di visionare situazioni specifiche in poco tempo; tuttavia, le variabili per la diffusione dei droni professionali sono legate ai costi, sia degli apparecchi che della loro operatività in campo, e anche alle restrizioni burocratiche connesse agli Apr (aeromobili a pilotaggio remoto, ndr)”.
I droni di interesse per l’agricoltura rientrano nelle categorie “micro” e “mini”, con un peso non superiore ai 150 chilogrammi, anche se i più utilizzati raramente superano un peso di 15-20 chilogrammi a pieno carico. Autonomie tipiche di volo possono andare dai 10 ai 120 minuti, in base al peso dell’aeromobile, ma si attestano indicativamente tra i 10 e i 20 minuti per i multicotteri (mezzi a più eliche), tra i 20 e i 40 minuti per gli elicotteri (con una sola elica) e tra i 30 e i 50 minuti per i sistemi ad ala fissa (con ali simili a quelle degli aerei). I droni possono caricare in media il 30% del proprio peso. Un Apr del peso a vuoto di 1 chilogrammo è in grado di caricare a bordo circa 300 grammi di carico, siano essi rappresentati da visori, sensori, telecamere, capsule di trychogramma per la lotta biologica integrata alla piralide o prodotti chimici.
“La sfida del futuro - spiega Marinello - è migliorare l’efficacia dei droni, con particolare riferimento all’autonomia di volo e alla capacità di carico”. In media sono richiesti da 1.500 a 3.000 euro per ogni chilogrammo di velivolo, con una media che si assesta su 2.160 euro per chilogrammo. Costi che si riducono in caso di modelli autocostruiti o autoassemblati. Con i mezzi attuali sul mercato, mettendo insieme i costi del personale, dei droni, della formazione, i costi di utilizzo vanno dai 2 ai 10 euro al minuto di volo. L’utilizzo dei droni è strettamente connesso all’impiego pratico dei dati raccolti in agricoltura di precisione, che permette di ottimizzare le risorse e di ridurre i costi fino al 10 per cento. I vantaggi economici dell’impiego dei droni, accompagnati poi da pratiche di precision farming, variano in base alla coltivazione in campo. “Tanto più è alto il valore aggiunto della coltura, come può essere il pomodoro o il vigneto - spiega Marinello - quanto più alta sarà la riduzione dei costi”. In base alle colture, queste sono le spese medie annue e la riduzione dei costi utilizzando i droni e l’agricoltura di precisione.
Mais: spese medie annue 1.100-1.300 euro ad ettaro; riduzione dei costi fino a 120 euro ad ettaro.
Frumento grano tenero: spese medie annue 800-900 euro ad ettaro; riduzione dei costi fino a 85 euro ad ettaro.
Soia: spese medie annue 700-800 euro ad ettaro; riduzione dei costi fino a 75 euro ad ettaro.
Riso: spese medie annue 2.800-3.200 euro ad ettaro; riduzione dei costi fino a 250 euro ad ettaro.
Barbabietola: spese medie annue 1.800-2.000 euro ad ettaro; riduzione dei costi fino a 180 euro ad ettaro.
Pomodoro: spese medie annue 6.000-7.000 euro ad ettaro; riduzione dei costi fino a 300 euro ad ettaro.
Vite: spese medie annue 6.000-7.000 euro ad ettaro; riduzione dei costi fino a 400 euro ad ettaro.
Fieragricola ospita due importanti convegni sull’utilizzo dei droni in agricoltura: il 5 febbraio sul tema “Droni e viticoltura di precisione”: ntervengono il professor Tommaso Maggiore dell’Università di Milano; Luca Toninato di Ager, Agricoltura e Ricerca; Paolo Gai dell’Università di Milano; il professor Massimo Lazzari dell’Università di Milano; il 6 febbraio si parlerà di “Agricoltura di precisione per le colture erbacee: possibile impiego dei droni”. Fra i relatori il professor Tommaso Maggiore dell’Università di Milano; il professor Luigi Sartori dell’Università di Padova; il professor Giuliano Mosca dell’Università di Padova.
Le applicazioni pratiche dei droni. Fra le diverse applicazioni dei droni già adottate dagli agricoltori ricordiamo l’attività di lotta biologica alla piralide del mais con il Trichogramma brassicae; la rilevazione dello stress delle piante e la realizzazione di mappe di vigore per definire specifici piani di concimazione, ma anche la distribuzione di agrofarmaci, il diserbo o l’irrigazione. I droni sono impiegati anche per stimare la massa legnosa in arboricoltura e per valutare i danni causati dal vento e dagli animali selvatici, per fotografie e videoriprese dell’azienda agricola, dei terreni e degli agriturismi. In termini di innovazione e razionalità, i droni - rispetto ad altre tecniche già impiegate come il telerilevamento mediante satelliti o aerei e il ground sensing - offrono la possibilità di monitorare l’intera coltura a costi più contenuti, con maggiore frequenza e con minori limiti derivanti dal clima.

Focus - Tecnologie e curiosità a Fieragricola
Tante le innovazioni e le curiosità di scena a Fieragricola, a Verona, dal 3 al 6 febbraio: 
Il pilota automatico per i trattori. Il software è presentato da Arvatec srl (padiglione 6, stand E1) e permette di comandare qualsiasi attività (dalla rotta alle azioni compiute precedentemente e memorizzate), senza che l’operatore debba intervenire.
Il bombardiere del mais. Grazie all’uso del drone, Tricodron di De Sangosse memorizza i dati cartografici per lanciare dall’alto capsule con uova di insetti ausiliari nella lotta alla piralide del mais e intervenendo direttamente sulla piante malate in modo sostenibile (padiglione 2, stand B4).
Antifurto per il serbatoio. Pensato per contrastare le razzie di gasolio nelle aziende agricole, Emilprobe di Emiliana Serbatoi è una sonda i grado di monitorare in tempo reale il libello di carburante presente nel serbatoio di trattori e macchinari. Un calo improvviso e inatteso invia un messaggio di allarme a cinque utenze telefoniche e indirizzi di posta elettronica (padiglione 6, stand C8).
Attila e non cresce più l’erba. Prende il nome dal re degli Unni l’apparecchiatura di Caffini per il diserbo di vigneti e frutteti, che non utilizza prodotti chimici, ma un getto di acqua ad altissima pressione, oltre 1.000 bar (padiglione 4, stand F2).
Mungitura in 3D. Il robot di mungitura presentato da Enne Effe ha un braccio meccanizzato, munito di telecamera in 3D, in grado di dimezzare il tempo richiesto per ogni bovina (padiglione 11, stand D4).
Latte in giostra. Per la prima volta in Italia, la multinazionale svedese DeLaval presenterà la piattaforma rotativa robotizzata, in grado di compiere 1.600 mungiture al giorno, analizzando la qualità del latte in tempo reale. L’impianto si chiama DeLaval Automatic Milking Rotary (padiglione 11, stand F5).
Gli uomini che sussurravano alle vigne. Nell’area dedicata al vigneto (padiglione 4), sono stati allestiti filari di vigneto per la dimostrazione di potatura ramificata, invenzione delle star internazionali Marco Simonit e Pierpaolo Sirch. Questa soluzione pratica permette di migliorare il flusso linfatico, aumentando la produttività della pianta, la qualità delle uve e migliorare la redditività dell’azienda.
Biologi in erba. Nel padiglione 2, nell’area laboratorio realizzata in collaborazione con L’Informatore Agrario, sarà possibile indossare il camice del biologo e osservare sotto la lente di microscopi ottici muniti di telecamera i parassiti delle colture, nemici giurati della salute della pianta e della marginalità aziendale.
Il Contadino cerca moglie. Direttamente dal canale FOXLife della piattaforma SKY, a Fieragricola 2016, sbarcano i casting per la seconda stagione del reality televisivo che permette agli agricoltori e agli 29 allevatori single di tutta Italia di trovare l’anima gemella. L’appuntamento per i candidati e le candidate (quest’anno il programma apre anche alle contadine) è nel padiglione 9, nelle giornate del 5 e 6 febbraio.
Miss Fattoria. Fieragricola diventa passerella per “modelle” d’eccezione. I migliori esemplari di mucche, puledre, pecore e capre si sfidano in un vero e proprio concorso di bellezza, per il primo titolo di Miss Fattoria. La sfilata, organizzata da Coldiretti in collaborazione con l’Associazione italiana allevatori, è in programma il 3 febbraio (padiglione 9), dedicato a mostre e competizioni animali. L’obiettivo è quello di conoscere e valorizzare alcune delle razze più rare e curiose, a rischio di estinzione nelle stalle italiane.
Veloci come una lumaca. A Fieragricola (padgilione 12, stand B3), l’Istituto internazionale di elicicoltura di Cherasco (Torino) illustrerà le opportunità di un settore che conta in Italia 9.000 aziende per 10.000 ettari di superficie. Le opportunità corrono veloci per il comparto italiano, indicato a modello per i 1.500 impianti dell’area mediterranea (Libano, Giordania, Tunisia, Grecia, Portogallo, Spagna), ma anche di Slovenia, Polonia e Lituania.

Focus - Fieragricola: zootecnia sempre più internazionale, 600 i capi in mostra, maxi-ring per confronto Holstein e Bruna e focus elicicoltura
La zootecnia a Fieragricola schiera due ring per gli animali, accanto ad una maggiore presenza internazionale (per la prima volta l’Irlanda è il Paese ospite), ad un considerevole numero di capi in mostra e alle ultime tecnologie per il comparto, dai robot per la mungitura automatizzata, alla “giostra” che DeLaval, colosso del settore, presenterà in anteprima assoluta a Verona, dal 3 al 6 febbraio. Saranno 600 i capi che i visitatori potranno trovare a Fieragricola, grazie alla collaborazione con il sistema dell’Associazione Italiana Allevatori e Italialleva, baluardi della biodiversità delle razze italiane fra cui Piemontese, Romagnola, Chianina, Marchigiana, Maremmana e Podolica, Grigio Alpina, Valdostana, Rendena, Bianca Reggiana, Modenese. Spazio anche alle razze “internazionali” Limousine, Charolaise, Holstein e Bruna e alla partnership con l’agenzia irlandese per l’agroalimentare (BoardBia), senza dimenticare l’Enterprise Ireland, che rappresenta il settore dei macchinari agricoli in Irlanda.
Proprio col supporto dell’Aia e delle singole associazioni regionali, Fieragricola è stata protagonista, nei mesi scorsi, di un roadshow nell’Italia del Sud, fra Sicilia, Campania, Puglia e Calabria (in collaborazione con Mediacom Acm), per promuovere insieme la rassegna internazionale e le novità dell’edizione 2016, ma anche per avvicinare i produttori al nuovo sistema “Si@lleva”.
La Fiera di Verona schiera due ring finalizzati alla didattica “live” - grazie alla presenza di numerosi istituti agrari che prenderanno parte alle gare di giudizio degli animali e che visiteranno la rassegna internazionale dedicata all’agricoltura - e ai concorsi zootecnici, in grado di calamitare l’attenzione degli addetti ai lavori. Come l’European Open Holstein Show n. 15, gara internazionale che sarà uno dei grandi eventi di confronto per le bovine di razza frisona. L’attesa è elevata, vista la partecipazione internazionale in aumento (si parla di circa 230 capi in gara) e le adesioni da Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Spagna, Olanda, con la presenza di uno dei più importanti giudici di gara a livello mondiale, lo statunitense Pat Conroy. Ad organizzare l’evento sarà Fieragricola, in collaborazione con Anafi, l’Associazione regionale degli allevatori del Veneto e l’Associazione interprovinciale degli allevatori di Brescia e Bergamo. Il 4 febbraio al via i concorsi del Bruna Junior Club e il 6 febbraio al via le valutazioni e riflettori accessi sulla mostra nazionale del Libro genealogico e sulla mostra nazionale del Bruna Junior Club. I capi iscritti sono poco più di 150, provenienti da tutta Italia. La robotica: a Fieragricola sarà allestito un vero e proprio spazio per la mungitura robotizzata, con le più importanti aziende del settore della robotica, a conferma di una tendenza che sempre di più si sta facendo largo anche in Italia, soprattutto per i vantaggi di questa tecnologia: la riduzione dei costi di manodopera, il controllo dello stato di salute degli animali e la salubrità del latte attraverso parametri comunicati all’allevatore in tempo reale. Ad oggi infatti i robot di mungitura in Italia sono 450, con una crescita annua di circa 30-40 unità. A Fieragricola ritorna anche l’elicicoltura (l’allevamento di lumache), con la presenza dell’Istituto internazionale di elicicoltura ad arricchire l’offerta della sezione zootecnica della manifestazione. Il trend dell’elicicoltura in Italia è positivo, forte di 9.000 aziende e 10.000 ettari di superficie.

Focus - Assemblea delle rassegne agroalimentari europee, a Verona primo passo per la nascita dell’organizzazione mondiale
Parte da Veronafiere il primo passo per la nascita dell’organizzazione mondiale delle rassegne fieristiche dedicate all’agricoltura. L’assemblea dei primi 50 anni di Eurasco, proprio oggi, ha ratificato l’ingresso di tre nuove manifestazioni in Polonia, Finlandia e Regno Unito, portando così a 34 gli eventi europei dell’agroalimentare, da 23 Paesi europei.
Oggi la Federazione europea di Eurasco (www.eurasco.org) ha festeggiato il cinquantennale dell’attività con la partecipazione - per la prima volta - della Royal Agricultural Society of the Commonwealth (Rasc), realtà che da sola organizza 50 fiere, grazie a strutture di ricerca agricole in 20 nazioni del mondo. Un primo passo per avviare una collaborazione che parte proprio con la 112ª edizione di Fieragricola, al via domani fino a sabato prossimo. Partnership già avviata nel 2014, invece, fra Eurasco e la North American Farm Show Council, l’organizzazione che rappresenta 24 rassegne da Stati Uniti e Canada. Il prossimo aprile, nel corso della loro assemblea generale a Tulare, in California, dal 25 al 27 aprile, saranno sottoscritte nuove forme di intesa.
All’assemblea generale straordinaria di oggi ha partecipato anche il professor Michele Pisante, commissario delegato del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), con una relazione sulle “Nuove tecnologie per una agricoltura di successo nel mercato globale”, nella quale ha evidenziato il ruolo fondamentale delle acquisizioni scientifiche per la ricerca e il trasferimento delle innovazioni in agricoltura. “La ricerca in agricoltura - ha affermato, infatti, Pisante - è determinante per la competitività delle “aziende agricole e per la catena del valore della intera filiera agroalimentare”. Positiva, per il segretario generale onorario della Rasc, Michael Lambert, la presenza a Veronafiere. “Siamo qui per confrontarci - ha detto - perché la sfida delle fiera dell’agricoltura è quella di riuscire a coinvolgere il maggior numero di espositori e visitatori, anche in un momento di crisi per gli agricoltori”.
La speranza è nelle nuove generazioni. A dirlo è Rolf Brun, presidente in carica di Eurasco. “In Svizzera - ha dichiarato - sono molti i giovani che si affacciano all’agricoltura, con una grande preparazione e con un notevole trasporto verso l’allevamento. Sono interlocutori preziosi per chi espone nelle fiere, perché sono in grado di spiegare che cosa si aspettano dai costruttori e da chi opera nel settore. E quello della formazione per sviluppare poi la ricerca e nuovi strumenti è importante, forse oggi più delle vendite, rallentate dal mercato”. “A supporto delle manifestazioni fieristiche anche la stampa specializzata dovrà offrire il proprio sostegno - è intervenuto Jef Verhaeren, presidente di Enaj, l’Associazione europea dei giornalisti agricoli - e la missione è quella di formare i manager del futuro”.


Focus - Il vino a Fieragricola con Enovitis

Anche il vino e le viticoltura saranno tra i protagonisti di Fieragricola, grazie ad Enovitis (www.enovitis.it), by Unione Italiana Vini, con tanti workshop tecnico-scientifici dedicati all’innovazione in viticoltura (ma anche in olivicoltura), tra sostenibilità e viticoltura di precisione, nuovi portinnesti e potatura, ma anche sessioni di analisi sensoriale e degustazioni di olio e vino.
Il 3 febbraio (ore 15,30) si parte con la riunione del Comitato tecnico-scientifico di Tergeo (www.tergeo.it), il progetto di Unione Italiana Vini, che promuove la condivisione di ricerca teorica e applicata per offrire soluzioni sostenibili alle aziende vitivinicole.
Il 4 febbraio (ore 10,30) si prosegue con l’incontro “Viticoltura di precisione: gestione suolo e fertilità”, incentrata sull’utilizzo delle tecnologie oggi a disposizione delle aziende vitivinicole per poter approntare piani di nutrizione mirati e “personalizzati” con l’obiettivo di migliorare in modo significativo la qualità e l’omogeneità delle produzioni di uva e vino, con Alessandro Matese (Cnr Firenze) e Diego Tomasi (Crea-Vit di Conegliano Veneto); alle ore 15 di scena il seminario Tergeo organizzato in collaborazione con Vivai Cooperativi Rauscedo su “L’innovazione in viticoltura: le nuove varietà resistenti alle malattie”, con Raffaele Testolin dell’Università di Udine ed Eugenio Sartori, alla guida dei Vivai Rauscedo, con un degustazione di microvinificazioni sperimentali delle nuove varietà resistenti selezionate dall’Istituto di Genomica Applicata dell’ateneo friulano e, alle ore 17, la presentazione di Enovitis in Campo 2016 - che resta al Sud Italia, in Puglia (nel 2015, in Sicilia), il 17 e 18 giugno, nella Tenuta Torrevento a Corato (Bari), con i suoi 250 ettari - il cui format, unico nel panorama della viticoltura nazionale, è quello delle prove e test in vigneto di macchine e attrezzature dedicate.
Il 5 febbraio (ore 10,30) sarà la volta di “Gestione della chioma: potatura e sanità delle piante”, con Stefano Poni (Università Cattolica Piacenza) e Laura Mugnai (Università di Firenze), dove si parlerà delle malattie fungine del legno, che si stanno dimostrando tra le avversità dei vigneti più gravi e difficili da gestire, e le operazioni di potatura invernale e, più in generale, di gestione della chioma, vengono proposte come i più efficaci metodi di controllo e mitigazione della loro diffusione; ma ci sarà ancora (ore 15) un seminario Tergeo -Vivai Cooperativi Rauscedo su “L’innovazione in viticoltura: i nuovi portinnesti serie M”, con Lucio Brancadoro (Università di Milano) ed Ermanno Murari (Vivai Rauscedo), con la degustazione di microvinificazioni sperimentali da uve innestate su diversi portinnesti. Infine, il 6 febbraio (ore 10,30) si chiude con “Meccanizzazione dell’oliveto”, realizzato in collaborazione con Crea e Aipo Verona e dedicato alla presentazione delle soluzioni più innovative per la meccanizzazione appunto dell’olivo, ponendo a confronto tecniche agevolatrici e cantieri di meccanizzazione integrale (con Marco Fedrizzi, Crea Ing Roma).

Focus - La razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse idriche ed i consigli di Caliandro, georgofilo e docente di Agronomia all’Università di Bari
“Con la siccità che ha colpito l’Italia e in particolare la Pianura Padana, in vista delle semine primaverili consiglio agli agricoltori di fare subito o quanto prima i lavori preparatori nei campi, sperando che quando pioverà l’acqua rimanga nel terreno e venga capitalizzata al massimo, senza dispersioni”. È il primo suggerimento contro la crisi idrica che il professor Angelo Caliandro, georgofilo e docente di Agronomia generale all’Università di Bari, dà agli operatori del mondo agricolo, siano essi imprenditori agricoli che agromeccanici.
“Un altro accorgimento che mi sento di fornire - aggiunge Caliandro - è quello di irrigare immediatamente dopo le semine primaverili, naturalmente se c’è disponibilità di acqua”.
Il professore si augura che non si avverino le condizioni di emergenza tali da dover imporre agli agricoltori di modificare le proprie intenzioni di semina e - nel caso della Pianura Padana - di dover abbandonare il mais, pianta caratterizzata da un intenso fabbisogno idrico, per altre colture, come il sorgo, più resistente alla siccità. “In ogni caso - incalza Caliandro - è consigliabile puntare su mezzi irrigui i più efficienti possibili e utilizzare soluzioni di irrigazione a goccia, razionalizzando il più possibile le risorse. Inoltre, è bene non abbondare con le concimazioni, perché, specialmente quelle azotate, danno luogo a lussureggiamento della coltura, con la conseguenza di un aumento dell’impronta idrica”. E tanti saranno, a Fieragricola, gli espositori la cui attività è specializzata proprio sul tema della gestione delle risorse idriche, dall’irrigazione alla nutrizione animale.

Focus - La meccanica, immatricolazioni in ripresa, tutte le case costruttrici presenti. debutto dei cinesi di Lovol Arbos
La meccanica agricola, settore di cui l’Italia è leader è una colonna portante della rassegna internazionale. “I padiglioni destinati ad ospitare la meccanica sono quelli che, per primi, hanno registrato il tutto esaurito - afferma il dg Veronafiere, Giovanni Mantovani - che conferma di una ritrovata fiducia del comparto, che trae origine da una timida ripresa delle immatricolazioni, ma anche dall’avvio dei Programmi di sviluppo rurale e da misure concrete attuate dal governo con la legge di Stabilità”.
Secondo i dati FederUnacoma, il boom delle immatricolazioni registrate nei mesi di novembre (+37,8%) e dicembre (+50,9%), hanno fatto virare in positivo le performance del 2015 sull’anno precedente, con un +1,4%. Non molto, in verità, ma un’inversione di marcia che potrebbe proseguire anche nel 2016. La legge di Stabilità ha infatti istituito un fondo presso l’Inail di 45 milioni di euro per il 2016, finalizzato a migliorare le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare attenzione al finanziamento degli investimenti per l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di trattori agricoli o forestali o di macchine agricole e forestali, caratterizzate da soluzioni innovative per l’abbattimento delle emissioni inquinanti, la riduzione del rischio rumore, il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali delle aziende agricole. A Fieragricola ci saranno tutti i più importanti brand delle meccanica agricola: New Holland Agriculture, Case IH, John Deere, Argo Tractors (Landini, McCormick, Valpadana), Agco Group (Fendt, Valtra, Massey Ferguson), Same-Deutz Fahr, Kubota, Claas, Jcb, Bcs, Antonio Carraro, Krone, Merlo, Manitou, Breviglieri, Caffini, Maschio Gaspardo, Berti e molti altri. E per la prima volta in assoluto parteciperà a una manifestazione fieristica italiana sull’agricoltura il gruppo cinese Lovol Arbos, che ha recentemente acquisito i marchi Goldoni (trattori specializzati e isodiametrici) e Matermacc (attrezzature per la semina e la lavorazione del terreno).

Focus - Il laboratorio per osservare i parassiti delle colture ed il il Salone della nutrizione e della difesa sostenibile
A Fieragricola 2016 din scena anche il Salone della nutrizione e della difesa sostenibile, realizzato in collaborazione con L’Informatore Agrario e con il patrocinio delle due organizzazioni di riferimento a livello nazionale, entrambe aderenti a Confindustria: Agrofarma e Assofertilizzanti. Gli operatori sono alle prese con una esigenza di maggiore razionalità nell’uso dei mezzi tecnici, sia per l’applicazione delle normative europee sul settore che per una maggiore sensibilità da parte dei consumatori, ma anche per aspetti legati alla sostenibilità economica, con tanti approfondimenti e seminari su temi come la difesa sostenibile, la nutrizione delle coltura, ma anche tutto l’aspetto dei fitosanitari, il rapporto fra agrofarmaci e cittadini, con proposte operative (ad esempio i casi della Val di Non e della Valpolicella) e così via. E ci sarà anche un’area laboratorio, un percorso dove sarà possibile osservare i parassiti delle colture, grazie a microscopi ottici muniti di telecamera, poster illustrativi, bacheche espositive (dotate di lenti di ingrandimento) per gli insetti, banche dati.

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