Dopo cinque secoli tornano in Umbria due opere inedite del celebre pittore fiorentino Benozzo Gozzoli: le ha acquistate Marco Caprai, produttore leader di Sagrantino di Montefalco, per consolidare il connubio tra arte e vino che da sempre contraddistingue questo territorio. Le due tempere su tavola, che rappresentano rispettivamente la Torre di Montefalco ed il Palazzo dei Consoli di Gubbio, erano di proprietà di un collezionista privato milanese e non sono mai state esposte al pubblico. L’attribuzione delle opere a Benozzo Gozzoli è unanime: prima Roberto Longhi, il più importante critico d’arte italiano, poi Federico Zeri, hanno certificato negli anni scorsi l’autenticità dei dipinti, attribuendoli all’artista rinascimentale, allievo del Beato Angelico. “Ho voluto restituire a Montefalco un pezzo importante della sua storia e della sua cultura - spiega Marco Caprai - Quando si parla di Montefalco infatti sono due gli elementi che ne connotano più fortemente l’identità: il Sagrantino, vino famoso fin dal Medioevo, e le opere di Benozzo Gozzoli. Qui da noi il pittore ha realizzato, nella Chiesa di San Francesco, una delle opere più importanti della sua vita, e sempre qui ha trovato l’ispirazione per questi due dipinti: ecco perché ho voluto che tornassero nel territorio, accanto ai meravigliosi affreschi che hanno reso Montefalco famosa nel mondo”. Benozzo Gozzoli era stato chiamato a Montefalco dai Francescani nel 1451 per affrescare l’abside della chiesa, oggi divenuta un museo civico tra i più importanti d’Italia per il ciclo di affreschi sulle Storie della vita di San Francesco, recentemente restaurato con il contributo del Ministero dei Beni Culturali dopo i danni subiti nel terremoto del 1997. I dipinti di Benozzo Gozzoli saranno esposti nella cantina di Marco Caprai con una modalità del tutto inedita: sarà la prima volta che due opere di grande prestigio “convivranno” insieme a botti, barriques e bottiglie, in un’osmosi di arte, storia ed alta enologia. L’abbinamento non è casuale: è qui che nasce un Sagrantino di Montefalco che negli ultimi anni ha conquistato la critica internazionale, diventando il secondo capolavoro della cittadina umbra.
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