Di sicuro non lascerà il vino per il turismo. Ma Piero Antinori, una delle griffes più importanti dell’enologia italiana nel mondo, la ghiotta occasione di diventare anche imprenditore turistico di alto prestigio non l’ha voluta perdere. E così il presidente della casa vinicola fiorentina (business 2002: 108 milioni di euro, +10%), si è messo a capo, sebbene a titolo personale, di una cordata di imprenditori toscani e di istituzioni finanziarie per acquistare un ex colonia marina sulla spiaggia di Castagneto Carducci (Livorno) e trasformarla in hotel a cinque stelle dotato di un avanzato centro di talassoterapia.
La notizia, che negli scorsi anni WineNews ha anticipato, riportata in questi giorni da “Il Sole 24 Ore”, è stata arricchita di nuovi particolari: la struttura turistica - che si chiamerà “Gran Hotel Tombolo” (il nome deriva dalle dune sabbiose che caratterizzano quel tratto di costa), in fase di ultimazione - disporrà di 130 camere (di cui 20 suite), 4 piscine per la talassoterapia in una grotta artificiale, 2 piscine scoperte, un centro benessere e punta a fatturare 10 milioni di euro l’anno. L’investimento (che è sostenuto dalla società Tombolo Beach) ha sfiorato i 35 milioni di euro, di cui 4,4 per l’acquisto della struttura (14.000 mq coperti in un parco di 4 ettari).
“Abbiamo ritenuto interessante - spiega Piero Antinori - investire in un’area che si sta sviluppando dal punto di vista turistico, ma nella quale mancavano strutture ricettive di alto livello. Un’area facilmente accessibile che può vantare un clima particolarmente favorevole anche durante l’inverno, che dovrebbe contribuire ad attirare clienti dal Nord Europa. La talassoterapia è praticamente una novità in Italia, ma è ben sviluppata all’estero, soprattutto in Francia”.
Ora, insomma, la nuova scommessa degli Antinori è quella attirare “turisti del benessere” in un comprensorio conosciuto soprattutto per le grandi etichette (Sassicaia, Ornellaia, Guado al Tasso …). Di recente, Piero Antinori, in quest’area, ha intrapreso due nuove avventure vitivinicole: una joint venture al 50% con il gruppo fiorentino Fingen (moda e immobili: Fratini, Mazzei …) a Castagneto Carducci (60 ettari di vigneti per produrre rossi di altissima qualità) ed una nuova azienda con il fratello Ludovico (che ha venduto recentemente al tandem Mondavi/Frescobaldi l’Ornellaia, prima però, secondo indiscrezioni, offerta al fratello Piero, che ha declinato, ndr) e la sorella Ilaria nel comune di Bibbona, che avrà 60 ettari di vigneto destinati anche in questo caso alla produzione di rossi di qualità.
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