La sua cucina è un’esperienza immersiva e visionaria che fonde scienza, arte e teatro: Rasmus Munk del ristorante Alchemist di Copenaghen è stato eletto, per il secondo anno consecutivo, miglior chef al mondo ai “The Best Chef Awards” 2025 a Milano, un evento che ha riunito in questi giorni oltre 900 professionisti della gastronomia internazionale, con centinaia di chef premiati da 69 Paesi. A seguire Munk sul podio la chef slovena Ana Roš e l’indiano Himanshu Saini. Tra gli italiani Andrea Aprea, con il suo ristorante due stelle Michelin all’interno di fondazione Rovati, ha vinto il titolo di “The Best Milan Award”; Massimo Bottura, con l’Osteria Francescana di Modena, ha vinto il “The Best Visionary” e Diego Rossi del ristorante Trippa a Milano ha vinto il “The Best Origins & Future Award”. In totale sono 73 gli chef italiani premiati nell’edizione 2025.
“Vincere per il secondo anno di seguito non è solo un onore personale, ma il riconoscimento del lavoro straordinario di tutto il team di Alchemist - ha commentato Rasmus Munk - la mia speranza è che la gastronomia continui a evolversi oltre l’artigianalità, diventando uno strumento capace di stimolare conversazioni, sollevare domande e ispirare cambiamenti. È un privilegio trovarmi accanto a tanti chef brillanti, perché credo che tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere nel plasmare il futuro del cibo”. Il ristorante Alchemist, situato in un vecchio cantiere navale nel distretto industriale di Refshaleøen della capitale danese, è stato inaugurato nel 2015, e nel 2020 ha ottenuto due stelle Michelin. Oggi si trova alla quinta posizione della classifica della “World’s 50 Best”. Munk guida anche il centro Spora, un progetto globale (finanziato da Gates Foundation e Novo Nordisk Foundation) per trasformare la CO2 in proteine commestibili. Con un budget da oltre 21 milioni di euro, l’iniziativa mira a creare cibi proteici, sostenibili e buoni, capaci di nutrire più di un miliardo di persone e combattere fame e malnutrizione.
Ana Roš (chef del ristorante Hiša Franko, Slovenia), al secondo posto, è stata capace, secondo giudici, di di raccontare il terroir sloveno attraverso sapori intensi e menu audaci. A completare il podio, Himanshu Saini (Trèsind Studio, Dubai), che reinterpreta l’alta cucina indiana con approccio modernista e grande rispetto della tradizione. “I The Best Chef Awards non sono soltanto una celebrazione dell'eccellenza tecnica, ma anche un riflesso della vitalità di una comunità globale - ha affermato Cristian Gadau, co-fondatore e ceo dei “The Best Chef Awards” - il numero dei votanti raggiunto nel 2025 è segno di un appetito crescente per innovazione, diversità e collaborazione. La nostra missione è onorare gli chef non solo per la loro abilità, ma anche per visione e impatto, rendendo questo mondo meno elitario e più accessibile a chiunque ami il cibo”.
Dallo scorso anno (ad eccezione del podio) non esiste più una classifica, bensì una valutazione basata sull’assegnazione dei “Coltelli”, da uno a tre in base al livello di eccellenza raggiunto dagli chef. L’Italia si distingue con ben 73 cuochi premiati.
Focus - L’elenco degli chef italiani premiati a “The Best Chef Awards” 2025
Chef premiati con 3 Coltelli:
Enrico Crippa, Piazza Duomo (Alba);
Floriano Pellegrino & Isabella Potì, Bros’ (Martina Franca);
Jessica Rosval, Al Gatto Verde (Modena);
Massimiliano Alajmo, Le Calandre (Rubano);
Massimo Bottura, Osteria Francescana (Modena);
Mauro Uliassi, Uliassi (Senigallia);
Michelangelo Mammoliti, La Rei Natura (Serralunga d’Alba);
Michele Lazzarini, Contrada Bricconi (Oltressenda Alta);
Norbert Niederkofler, Atelier Moessmer (Brunico);
Riccardo Camanini, Lido 84 (Gardone Riviera);
Stefano Baiocco, Villa Feltrinelli (Gargnano)
Chef premiati con 2 Coltelli:
Alberto Gipponi, Dina (Gussago);
Andrea Aprea, Andrea Aprea (Milano);
Antonia Klugmann, L’Argine a Vencó (Dolegna Del Collio);
Antonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio);
Carlo Cracco, Cracco (Milano);
Francesco Brutto & Chiara Pavan, Venissa (Venezia);
Ciro Scamardella, Pipero Roma (Roma);
Davide Di Fabio, Dalla Gioconda (Gabicce Monte);
Davide Guidara, I Tenerumi (Vulcano);
Davide Oldani, D’O (Cornaredo);
Domenico Marotta, Marotta (Squille);
Donato Ascani, Glam (Venice);
Edoardo Tilli, Podere Belvedere Tuscany (Pontassieve);
Errico Recanati, Andreina (Loreto);
Franco Pepe, Pepe in Grani (Caiazzo);
Gaetano Trovato, Arnolfo (Colle di Val d’Elsa);
Gennaro Esposito, Torre del Saracino (Vico Equense);
Giancarlo Perbellini, Casa Perbellini 12 Apostoli (Verona);
Gianluca Gorini, Da Gorini (San Piero in Bagno);
Heinz Beck, La Pergola (Roma);
Jacopo Ticchi, Da Lucio (Rimini);
Matias Perdomo, Contraste (Milano);
Maicol Izzo, Piazzetta Milù (Castellamare di Stabia);
Moreno Cedroni, Madonnina Del Pescatore (Senigallia);
Niko Romito, Reale (Castel di Sangro);
Nino Rossi, Qafiz (Santa Cristina D’Aspromonte);
Riccardo Gaspari, SanBrite (Cortina d’Ampezzo);
Karime López & Takahiko Kondo, Gucci Osteria (Firenze)
Chef premiati con 1 Coltello:
Alessandro Gilmozzi, El Molin (Cavalese);
Alessandro Negrini & Fabio Pisani, Il Luogo Aimo e Nadia (Milano);
Alex Manzoni, Osteria degli Assonica (Sorisole);
Alfio Ghezzi, Senso (Limone sul Garda);
Amanda Eriksson, Wood (Breuil-Cervinia);
Anthony Genovese, Il Pagliaccio (Roma);
Antonio Ziantoni, Zia (Roma);
Carmelo Trentacosti, Mec (Palermo);
Daniele Bendanti, Oltre (Bologna);
Davide Caranchini, Materia (Cernobbio);
Diego Rossi, Trippa (Milano);
Enrico Marmo, Balzi Rossi (Ventimiglia);
Francesco Apreda, Idylio (Roma);
Francesco Sodano, Famiglia Rana (Oppeano);
Francesco Sposito, Taverna Estia (Brusciano);
Francesco Stara, Fradis Minoris (Pula);
Gianfranco Pascucci, Pascucci al Porticciolo (Fiumicino);
Giuseppe Iannotti, Krèsios (Telese);
Isa Mazzocchi, La Palta (Borgonovo Val Tidone);
Luca Abbruzzino, Abbruzzino Oltre (Lamezia Terme);
Luca Natalini, Autem* (Milano);
Luigi Coppola, Casa Coloni (Paestum);
Marco Ambrosino, Sustànza (Napoli);
Marina Ravarotto, ChiaroScuro (Cagliari);
Matteo Poggi, Al Cambio (Bologna);
Mattia Pecis, Cracco Portofino (Portofino);
Paolo Griffa, Caffè Nazionale (Aosta);
Ronald Bukri, Coro (Orvieto);
Roy Caceres, Orma (Roma);
Salvatore Morello, Inkiostro (Parma);
Sarah Cicolini, Santo Palato (Roma);
Simone Cantafio, La Stüa de Michil (Corvara in Badia);
Valentino Cassanelli, Lux Lucis (Forte dei Marmi);
Antonio Guida, Seta (Milano)
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