Anche se è uno dei vitigni più “europei”, molto diffuso in tutto l’arco alpino, il 79% di Muller Thurgau si produce in Italia, ed in particolare, in Trentino e in Alto Adige. Lo conferma un’indagine effettuata per la Mostra dei Muller Thurgau dell’Arco Alpino, in programma a Cembra, dal 5 al 9 luglio.
L ‘indagine è stata curata dall’Osservatorio delle produzioni trentine. Nel 2005 le aziende provinciali hanno commercializzato oltre 6,6 milioni di bottiglie di Muller, circa il 60% a denominazione di origine, per il 4,9% a indicazione geografica tipica e per il 33,7% di Muller frizzante e spumantizzato. La principale destinazione è rappresentata dal mercato nazionale (in particolare, Lombardia ed Emilia Romagna) che assorbe oltre l’80% delle vendite (la quota restante è costituita in prevalenza dal consumo provinciale; estremamente ridotta la quantità che varca i confini nazionali per raggiungere la Svizzera, e la Germania).
La gran parte del prodotto transita attraverso gli scaffali della grande distribuzione (quasi il 60%) che rappresenta il canale distributivo più importante per la commercializzazione del vino italiano. Nel complesso il volume d’affari generato dal Muller trentino si aggira intorno sui 21 milioni di euro.
Nel programma della Mostra dei Muller Thurgau dell’Arco Alpino, a Cembra, il 7 luglio (ore 15), convegno su “Il fascino del vino: quali linguaggi per comunicare la modernità”. Questo talk show analizzerà le origini del successo del vino attraverso un approfondimento dei linguaggi utilizzati dalla comunicazione. I relatori saranno il produttore Lamberto Frescobaldi, Federico Quaranta e L’Inutile Tinto della trasmissione “Decanter” di Radio 2, la wine writer internazionale Michele Shah, il giornalista Lamberto Sposini, il direttore delle Guide de L’Espresso Enzo Vizzari, Adua Villa, docente dei corsi dell’Associazione Italiana Sommelier (Ais), il professor Attilio Scienza, docente di viticoltura dell’Università di Milano, il giornalista Davide Di Corato, la docente di sociologia delle comunicazioni di massa dell’Università di Trento Giovanna Gadotti e il direttore di www.winenews.it Alessandro Regoli. La moderatrice sarà la giornalista Paola Saluzzi.
La curiosità - Dal 7 luglio, in Trentino arriva anche “AgriCulture”
Impugnare una zappa e provare quanta fatica costa preparare l'orto per la semina; addentrarsi nei misteri dello yin e dello yang applicati alla viticoltura; affrontare le non sempre semplici dinamiche di gruppo di un’assemblea cooperativa: sono tutte tappe dell'insolito e curioso itinerario di degustazione proposto da “AgriCulture”, uno degli eventi che, a partire dal 7 luglio (fino al 25 agosto), animerà l’estate in alcune delle più belle località di villeggiatura trentine.
L’idea è mettere in contatto turisti e appassionati con l’unicità del patrimonio e delle tradizioni enogastronomiche di vallate, altipiani o aree alpine attraverso originali performance dirette dai figuranti della compagnia teatrale modenese Koiné, che da vent’anni mette in scena in tutta Italia spettacoli teatrali ambientati e ispirati alla natura. Palcoscenici di questo percorso alla scoperta del lavoro, dell’ambiente e delle tradizioni agricole e culturali che si celano dietro profumi e sapori dei prodotti tipici delle vallate e delle montagne trentine saranno, fino al 25 agosto, Predazzo, Comano, Moena, Daré, Riva del Garda, Brentonico, Rabbi e Fiera di Primiero. La scena sarà tutta per i prodotti tipici - mele, formaggi, vini, grappe, salumi, trote, piccoli frutti, polenta e ortaggi - ma anche il pubblico dovrà fare la propria parte, rimboccandosi letteralmente le maniche.
Guidati da informazioni in cuffia fornite da ospiti a sorpresa, gli spettatori-assaggiatori dovranno cimentarsi, in momenti diversi della giornata, in situazioni tipiche legate alla preparazione del cibo, alla conoscenza e coltivazione della terra e alla particolare organizzazione produttiva del Trentino.
Il programma - info: www.trentino.to - riserva l’apertura al corso performantico “Il tuo canederlo”, incontro ravvicinato con l’impasto e la forma di questo tipico primo piatto Trentino, in compagnia di un personaggio famoso ogni volta diverso. L’appuntamento è a tutte le ore, fra le ore 10 e le ore 18 e alle ore 21,30. Nel pomeriggio, alle ore 17, e poi alle ore 21, prende il via l’itinerario completo composto di sette tappe: si comincia con il mondo del vino, esplorato da un racconto multimediale (“Lo yin chardonnay e lo yang marzemino”) che descrive le differenze tra vitigni bianchi e rossi, tra i terreni su cui sono coltivati e, allo stesso tempo, narra del frutto ultimo della vite, della sua essenza, ovvero la grappa.
Il racconto realistico “Coi denti nella mela” introduce all’incontro con i sapori asprigni e la consistenza del frutto che più d’ogni altro simboleggia il Trentino, mentre “Tu zappa” è un divertente “assaggio” del lavoro necessario per preparare la terra alla semina degli ortaggi.
L’esplorazione delle produzioni tipiche trentine non sarebbe completa senza formaggi e salumi che, infatti, costituiscono la quinta e la sesta parte di questa sorta di trekking agro-alimentare. In “Degustazione di prato, bovina, bovaro, latte, caglio e casaro riassunti e ristretti nei loro formaggi”, si mette alla prova l’olfatto, tentando di riconoscere l’origine dei numerosi formaggi prodotti nelle malghe e nei caseifici e di abbinarli alle diverse erbe dei pascoli alpini, mentre con “La parte migliore” si potranno apprezzare gli speck, le ciuighe e le mortandela che vengono preparati o messi “nel sacco”.
La penultima tappa, “La legge del banco”, è riservata alla pescicultura di montagna, per conoscere non solo caratteristiche e qualità di trote e salmerini, ma anche, partecipando ad un’ipotetica assemblea sociale, quel sistema organizzativo e produttivo che affonda le proprie radici nella storia stessa del Trentino, che è la cooperazione. Infine, l’itinerario di scoperta e di assaggio sarà concluso da un brindisi, ovviamente a base di spumante Trento Doc metodo classico.
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