È un mercato ancora piccolo, ma per molti analisti internazionali, come Wine Intelligence, per esempio quello del Messico può essere uno degli sbocchi da coltivare, almeno per il vino d’alta gamma. Senza considerare che il tasso di crescita del consumo di vino (fonte Ansa) si attesta sul +13% all’anno. Con queste premesse si annuncia la tappa messicana, di scena il 18 febbraio a Città del Messico, ne “La-Enotk”, della “Best Italian Wine Awards”, la classifica dei 50 migliori vini d’Italia ideata dal celebre sommelier Luca Gardini e da Andrea Grignaffini, che ha già fatto bella mostra di sé a Milano e Bordeaux (e che vede, sul podio, nell’ordine, il Brunello di Montalcino Riserva 2007 di Poggio di Sotto, il Barbaresco Asili Vecchie Vigne 2007 di Roagna, e l’Oreno 2010 di Setteponti, www.biwawards.it/site/classifica-2013 ).
Alla presenza di oltre 100 giornalisti, 60 buyer e oltre 300 tra sommelier, winelover e ristoratori messicani, sarà presentata la classifica e saranno assegnati gli “Awards 2013”, i premi speciali dedicati ai vini, le aziende e le persone che si sono distinte durante l’anno per aver contribuito a rendere il mondo del vino italiano un’esperienza unica, di carattere e personalità. In giuria, oltre a Gardini, anche Raoul Salama, docente alla facoltà di Enologia di Bordeaux, giornalista e degustatore professionista, e Pier Bergonzi de “La Gazzetta dello Sport”, che firma la rubrica “Gazza Golosa”.
“È una occasione unica per il vino e per produttori italiani che potranno presentarsi in un Paese che ama il nostro life-style, amore testimoniato anche dai dati di vendita - commenta Luca Gardini - proprio in questi giorni è arrivata la notizia che il vino italiano ha superato quello francese e voglio credere di aver fatto la mia piccola parte. Il Messico è un paese che conosco bene e che adoro; i messicani meritano i nostri prodotti che qui vengono apprezzati e capiti. Dopo Bordeaux e Milano la tappa messicana consolida il lavoro che tutta la giuria ha fatto per valorizzare la filiera vitivinicola e il Made in Italy. L’alto numero di accrediti di giornalisti assicurerà all’evento un eco senza precedenti in un Paese che viene dipinto come la nuova Cina”. E non sarà solo il vino il protagonista dell’appuntamento, ma il made in Italy d’eccellenza in tavola: Salvatore Tassa, chef de “Le Colline Ciociare” ad Acuto (Frosinone) a rappresentare la cucina italiana e i prodotti che la rendono così amata anche in Messico, con ricette a base di pasta Monograno Felicetti e aceto Balsamico di Modena Giusti. I vini? Saranno serviti in calici della Rcr Cristalleria Italiana.
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