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ECO-ENERGIA: UNA DOCCIA AL GIORNO CON UN METRO DI VIGNA. FILARI PER ACQUA CALDA; FIPER, CON BIOMASSE -35% IN BOLLETTE

Non solo vino. Dalle viti anche l'energia necessaria per fornire acqua calda. Da un metro di filare di vigna, infatti, si ricava un chilo di biomassa, tanta quanta ne serve per fare una doccia al giorno. E questo è solo un esempio. In generale, infatti, chi utilizza impianti di teleriscaldamento a biomassa, oggi può risparmiare almeno il 35% in bolletta rispetto a chi usa gasolio e, soprattutto, bloccare gli aumenti per i prossimi mesi. Lo afferma Walter Righini, presidente della Fiper, la Federazione Italiana Energie Rinnovabili, che riunisce oltre 40 produttori di energia da biomasse.

Secondo Righini, in particolare, “una valida e concreta politica energetica a favore delle biomasse porterebbe quindi a evidenti vantaggi economici e ambientali: si stima che grazie al teleriscaldamento e alla cogenerazione il risparmio di fonti fossili sarebbe, da qui al 2010, del 12,5%”.

”Nei prossimi anni - prosegue Righini - l’utilizzo energetico del legno potrebbe aumentare grazie anche ad una corretta gestione dei boschi: ipotizzando un aumento delle operazioni di manutenzione del bosco sarebbe possibile destinare ad uso energetico circa 15 milioni di metri cubi che corrispondono ad un potenziale energetico di circa 3Mtep”. “Ad oggi prosegue il presidente della Fiper - gli impianti a ciclo breve di specie legnose sono ancora a livello sperimentale e stentano a decollare a causa della mancanza di reali e concreti incentivi agli agricoltori che devono sostenere spese maggiori per la manutenzione di queste coltivazioni, nonché adeguare il proprio parco macchine per la loro raccolta”.

Secondo stime della Fiper, di fronte alla costruzione di 500 nuovi impianti, la quantità di biomassa legnosa richiesta sarebbe nell'ordine di almeno 4 milioni di tonnellate all'anno, in parte sostituita dagli attuali impieghi a bassa efficienza e in parte raccolta come sottoprodotti, da ottenere dal rilancio della coltura e manutenzione dei boschi e da colture dedicate (cedui a corta rotazione come pioppi, salice, robinie, pseudoacacia ed eucalipto). L’onere economico per la costruzione di questi nuovi impianti, inquadrato nella riforma della politica agraria comunitaria, potrà essere distribuito in un periodo di 8/10 anni, con stanziamenti annuali di 100 milioni di euro, da assegnare - conclude la Fiper - ai progetti che privilegiano le attività agricole e forestali delle aree interessate.

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