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EMOZIONE, SOSTENIBILITÀ, SOCIAL MEDIA E CINA: ECCO I TEMI CHIAVE NEL FUTURO DEL VINO MONDIALE. A DIRLO I BIG DELL’INDUSTRIA ENOICA PLANETARIA, AL “WINEVISION” DI LONDRA. PIERO ANTINORI: “ITALIA MODELLO DEL CAMBIAMENTO”. E VINITALY LANCIA “WINE2WINE”

Emozione, più che informazione e razionalità; sostenibilità, a 360 gradi; social media e Cina: ecco i temi chiave del vino mondiale, nel prossimo futuro. A dirlo i big dell’industria enoica planetaria, riuniti nei giorni scorsi a Londra, nel meeting di “Wine Vision” (http://winevision.com), a cui hanno preso parte nomi come, tra gli altri, Miguel Torres, Dan Jago (Tesco), Don St Pierre Jr (Asc Fine Wines), Debra Meiburg (Master of Wine) e Ian Harris (Wine & Spirit Education Trust). E dove, per l’Italia, c’erano Piero Antinori, alla guida di uno dei gruppi più importanti del vino italiano, e Stevie Kim, managing director di Vinitaly International. E, visto che di futuro si parlava, e che uno dei temi era la necessità di rinnovarsi del mondo del vino, Antinori ha sostenuto come l’Italia enoica, probabilmente, sia il miglior modello da seguire, in questo senso. Altro non fosse, quanto meno per la capacità che il settore ha dimostrato, nel tempo, di essersi saputo reinventare nella sua lunga tradizione, e di smarcarsi, da quell’immagine di vino di bassa qualità e dell’Italia come Paese del vino sfuso che ha avuto fino agli anni ’70, investendo su qualità, territorio, tipicità e differenziazione, che oggi l’anno portata, in pochi decenni, ad un ruolo importante tra i leader mondiale. Insomma, una visione del vino italiano, spesso eccessivamente criticato dall’interno, come virtuoso work in progress continuo, che ha nel suo dna la capacita di cogliere i mutamenti dei tempi. Mutamenti che, oggi, passano molto anche dalla comunicazione e dalla tecnologia, come si vede guardando al boom dei social media anche nel mondo di Bacco, soprattutto nei mercati emergenti, “come la Cina, dove le logiche di engagement al consumatore di vino, per esempio, sono completamente diverse da quelle degli Stati Uniti o dell’Europa, ma con potenzialità enormi, se solo si pensa che l’e-commerce è il primo canale di vendita di vino nel largo consumo nel Paese asiatico”. Tendenze, cambiamenti e spunti di riflessione di vario genere, però, possono arrivare solo dal confronto di opinioni e dalla condivisione di esperienze, dall’interno e dall’esterno del mondo del vino. E creare una piattaforma permanete con questa mission è proprio l’obiettivo di “Wine2Wine”, sulla cui creazione, come anticipato da WineNews, si sta impegnano Veronafiere:
“l’obiettivo - spiega Diego Valsecchi, direttore commerciale Veronafiere - è creare un forum per il 2014 completamente dedicato ai produttori italiani separato da Vinitaly, per poter avere un aggiornamento concreto sulla situazione attuale del mercato vitivinicolo, sia qui in Italia che all’estero”.

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