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ENOLOGIA ETICA: LE LANGHE E LA REGIONE DI CHOCHABAMBA IN BOLIVIA LEGATE DA UN PROGETTO DI SOLIDARIETA', VOLUTA DAL GRUPPO DI VIGNAIOLI "INSIEME"

Italia
Una veduta delle Langhe

Da ieri le Langhe e la regione di Chochabamba sono legate da un filo invisibile, ma tenace. Le colline disegnate dalle vigne e l'altopiano andino a quattromila metri di quota in Bolivia sono gli scenari della vita di un missionario salesiano: padre Serafino Chiesa, nato 53 anni fa in campagna, divenuto prete operaio a Mirafiori e poi mandato a Kami, un villaggio minerario, al centro di un comprensorio, dove vivono 16 mila campesinos, con un reddito di circa duecento dollari l'anno. Ieri altri "campesinos", in condizioni economiche ben diverse, ovvero contadini vignaioli di Langa, uniti nel gruppo "Insieme" hanno messo a disposizione del progetto Kami la bella cifra di 50.000 euro (100 milioni di vecchie lire). E' stata ottenuta da un fondo che essi stessi hanno creato, con atto notarile, producendo le loro bottiglie e vendendole in tutto il mondo. "Cinque euro a bottiglia del nostro vino Insieme vanno a finanziare progetti socialmente utili" spiega Elio Altare, una delle griffes più famose del Barolo che ha raccolto attorno al progetto altri otto produttori: Mauro Veglio, Giovanni Corino, i fratelli Enzo e Carlo Revello, Federico Grasso, Mauro Molino, Gianfranco Alessandria e ora anche Beppe Caviola e Giulio Morando. Producono "Insieme", ciascuno secondo il proprio gusto, con vitigni diversi dal Nebbiolo al Cabernet. E saranno anche al Salone del Vino a Torino (22/25 novembre 2002), con un loro stand. E' uno spicchio di enologia etica, lontano di "furbe" operazioni di marketing che anche quest'anno, dopo l'esordio del 2001 ha fruttato 80.000 euro.
E' stata una vendemmia difficile e la grandine ha picchiato duro, ma il gruppo "Insieme" non si è tirato indietro, anzi ha trovato amici in alcuni ristoratori e in appassionati dei loro vini nel mondo. Per stabilire come investire questo capitale hanno invitato in qualità di "saggi" un gruppo di giornalisti (tra cui WineNews). E' stato chiesto loro di scegliere tra i progetti: la discussione è stata ampia e poi è deciso di intervenire sul territorio con aiuti ad un doposcuola di Bra per 5000 euro e ad un'associazione che organizza trekking nelle Langhe. Ma il grosso è andato alla solidarietà internazionale: a padre Onore che a Otonga in Ecuador, acquista pezzi di foresta amazzonica per salvarli dalla distruzione, alle adozioni a distanza in Kenya e soprattutto al progetto Kami. E' un "miracolo" di cooperazione che ha visto tecnici ed operai italiani in pensione, tornare a mettersi la tuta e andare in Bolivia per rimontare e mettere in funzione una vecchia centrale idroelettrica smontata Schio, che ha ripreso a funzionare e produrre. Ora Padre Serafino vuol costruirne una nuova più grande da 2000 kilowatt. Un sogno da ieri, un po' più concreto. Il 21 novembre, ad Alba, il missionario riceverà dalle mani dei produttori l'assegno di 50 mila euro.

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