L’enoturismo è ormai una risorsa fondamentale per diversificare il business delle cantine e generare indotto con ricadute positive per il territorio. Un fenomeno con ancora numerose potenzialità da sviluppare con conoscenze approfondite e strategie mirate. Non a caso l’enoturismo sarà al centro di Vinitaly Tourism, nuovo format di Veronafiere che debutterà il 9 aprile a Vinitaly 2025, a Verona con la presenza di 64 cantine, 16 buyer tra tour operator, agenzie di viaggio e online travel agency selezionati da Veronafiere. E, proprio mentre il “countdown” per Vinitaly è iniziato, un’indagine della Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) riporta dati in crescita: nel 2025 saranno, infatti, oltre 13 milioni i turisti del vino in Italia. Un dato che segna un incremento di poco inferiore all’8,5% sul 2024. Toccheranno i 20 milioni, inoltre, i pernottamenti collegati direttamente al fenomeno con una crescita superiore all’11% in dodici mesi.
L’indagine è limitata al turismo e quindi esclude le cosiddette gite fuori porta e fa rientrare nel calcolo solo le attività in cantine e vigne che comprendano perlomeno un pernottamento in strutture alberghiere e/o extra-alberghiere, in azienda o fuori di essa.
Per due terzi circa gli enoturisti saranno italiani, per il residuo terzo abbondante giungeranno dall’estero e, di questi, quattro su cinque inseriranno l’esperienza in cantine e vigne nell’ambito di una vacanza più lunga nel nostro Paese; uno su cinque invece avrà invece come predominante la motivazione enologica o enogastronomica.
Per quanto riguarda la provenienza, cresce la quota di turisti che “sbarcano” dagli Usa e da Asia e Oceania. Dall’Europa sono tedeschi, britannici, svizzeri, olandesi e austriaci gli eno-appassionati che compongono la “top five”.
Secondo Cna, l’enoturista è perlopiù un vacanziere di fascia medio-alta che, in particolare nel periodo della vendemmia, si dedica anche ad attività esperienziali, quelle insomma con cui “ci si sporca le mani” impegnandosi in mansioni agricole o artigianali.
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