02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

“EVOLUTO”, UNDER 50, ECO-FRIENDLY, AMANTE DELLA BUONA TAVOLA: ECCO L’IDENTIKIT DELL’AGRITURISTA, SECONDO UN’INDAGINE DI AGRITURISMO.IT E TOURING CLUB DI SCENA AD “AGRIETOUR” (AREZZO, 12/14 NOVEMBRE). I DATI DI SETTORE, GLI APPUNTAMENTI & LE CURIOSITÀ

Vive in città, ha tra i 35 e i 50 anni, è sensibile ai temi dell’ecologia, amante della buona tavola e dei prodotti tradizionali, con un buon potere di acquisto. Preferisce vacanze piuttosto brevi (tra i 3 e i 5 giorni) ma adora ripeterle nel corso dell’anno. E’ esigente, attento ai particolari, tecnologicamente evoluto (internet per lui è un promoter affidabile) ma con la passione per i sapori e i ritmi di una volta. E, soprattutto, sa che quella in agriturismo è una vacanza assolutamente su misura, dove si può privilegiare l’aspetto ecologico piuttosto che quello enogastronomico, oppure optare per la cultura o magari lo sport o il relax. Ce lo racconta uno studio condotto da www.agriturismo.it e Touring Club che sarà presentato ad Arezzo il 13 novembre, per “AgrieTour” n. 9, il Salone Nazionale dell’Agriturismo(dal 12 al 14 novembre; info: www.agrietour.it).
“Ed è quello che racconteremo ad AgrieTour - spiega Raul Barbieri, direttore di ArezzoFiere&Congressi - dove nei due padiglioni dedicati al Salone ospiteremo circa 200 espositori con un ventaglio di proposte in grado di soddisfare tutte le esigenze. Soprattutto quelle degli oltre 170 tour operator presenti che qui avranno l’opportunità di concludere degli ottimi affari”.
AgrieTour traccia un bilancio dell’agriturismo di questa prima decade del Duemila. Il primo dato che balza agli occhi è che l’agriturismo è passato da esperienza di nicchia a fenomeno di massa. Dal 1998 al 2008 le strutture sono aumentate di oltre il 90%, raggiungendo il ragguardevole numero di 18.480 sul territorio nazionale e attestandosi su un volume di affari che supera il miliardo di euro l’anno. In testa alla classifica nazionale, come numero di strutture operanti, si conferma la Toscana (4.061), seguita da Trentino Alto Adige (3.229), Veneto (1.222), Lombardia (1.132) e Umbria (1.052). In crescita anche il Sud dove Calabria (466) e Sicilia (457) guidano un drappello di regioni che sull’agriturismo molto stanno investendo. Notevole anche il numero di donne alla guida di strutture agrituristiche, con una media nazionale che si aggira intorno al 35% (addirittura oltre il 40% in Toscana).
Il pubblico che affollerà gli spazi del rinnovato polo fieristico potrà divertirsi anche con la cucina e i prodotti della tradizione. Un ampio spazio verrà infatti dedicato all’aspetto enogastronomico, che del resto rappresenta uno degli atout del mondo dell’agriturismo. Grande attesa per il “Campionato della Cucina Contadina”, dove una giuria selezionata di giornalisti del settore avrà il compito di scegliere il piatto migliore in una sfida che vedrà impegnati cuochi di strutture provenienti da tutte le regioni italiane, con ricette frutto della tradizione, alcune delle quali ormai praticamente introvabili. Attenzione anche ai più piccoli con le Fattorie Didattiche (in Italia sono oltre 3.000), ospitate all’interno del padiglione “AgrieTour Bimbi”, un’area dove sarà possibile imparare tanti segreti della vita all’aria aperta, con oltre 100 presìdi in rappresentanza di scuole di tutta Italia.
Ricco anche il calendario di convegni, presentazioni di ricerche, seminari, degustazioni, borse turistiche, minimaster e dimostrazioni pratiche per entrare a diretto contatto con il mondo dell’agriturismo e della vita in campagna. Tra le principali indagini che saranno presentate, la fotografia del settore realizzata dall’Osservatorio nazionale dell’agriturismo. E poi ancora, progetti ed esperienze di promozione dei territori. Al Salone dell’agriturismo saranno presenti rappresentanze di tutte le regioni italiane con offerte di un turismo sostenibile che negli ultimi anni ha creato un vero e proprio volano per la scoperta dei territori rurali e delle loro culture. Oltre alle associazioni di categoria ci saranno anche le Strade del Vino ad animare con degustazioni e attività collaterali l’offerta del Salone. Sarà l’edizione dei record non solo per i circa 170 espositori diretti in rappresentanza degli oltre 500 tra enti, territori e agriturismi, ma anche per un’internazionalizzazione sempre più marcata e per le numerose novità relative al mondo dell’agriturismo. Particolare attenzione sarà riservata ai workshop internazionali, nucleo centrale della manifestazione, con l’incremento della presenza di buyers specializzati provenienti da tutto il mondo ed interessati a scoprire le novità dell’offerta nazionale del settore. 130 i tour operators accreditati per il 2010 di cui oltre 70 da tutto il mondo presenti al Salone per scoprire le nuove offerte in Italia del settore. Tra i mercati novità della passata edizione la Finlandia, l’Australia, la Francia, la Grecia, la Spagna, l’India e il Giappone e per il 2010 sarà riconfermata la presenza dei paesi dell’Est. Proprio gli operatori stranieri sono ogni anno protagonisti di vari educational tour che AgrieTour promuove in varie regioni a vocazione agrituristica in Italia al fine di far “vivere il territorio” e toccare con mano le possibilità dell’offerta agrituristica italiana.

Focus - AgrieTour, gli appuntamenti
- “Il modello italiano dell’agriturismo nella politica europea di sviluppo rurale”, convegno promosso dalla Rete Rurale Nazionale che vedrà la presenza del Ministro dell’Agricoltura, Giancarlo Galan, e del presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro (12 novembre).
- “Le aziende agrituristiche in Italia al 31 dicembre 2009”, conferenza-evento dell’Istat sullo stato dell’arte del settore, con lo studio annuale presentato dal responsabile Istat agriturismo Mario Adua (12 novembre).
- “Percorsi e modelli di successo nell’agriturismo italiano: l’eccellenza del settore raccontata attraverso la storia degli operatori”, un convegno promosso da Terranostra, Coldiretti e Campagna Amica (12 novembre).
- “Meeting europeo sull’agriturismo”, convegno dedicato all’internazionalizzazione dell’agriturismo in cui buyers ed opinion leader di alcuni Paesi europei si confronteranno con i principali attori del settore in Italia. A coordinare i lavori sarà il direttore generale Sviluppo Rurale del Ministero delle Politiche Agricole Giuseppe Blasi, ed interverranno rappresentanti di ogni angolo del mondo, dal Vice Ministro per l’Agricoltura ed Alimentazione della Bulgaria Svetlana Boyanova al direttore della spagnola Narvartur Luis Cortez, dal segretario generale Eurogites Klaus Ehrlich al direttore della maltese BEurope Daniele Fantechi, dal responsabile turismo sostenibile Wwf Francia-Gites Panda Jean-Christophe Poupet, al direttore Ente Nazionale Ellenico per il Turismo a Roma, Marios Sklivaniotis, dal direttore Farm Stay Uk, Andy Woodward, al direttore Agricoltura e Sviluppo Rurale del Ministero dell’Agricoltura di Israele, Shai Dotan, fino al Ministro del Turismo della Repubblica delle Filippine Alberto Lim (13 novembre).
- “Identikit dell’agriturista 2010: i trend secondo un’indagine condotta da Agriturismo.it e Touring Club Italiano” (13 novembre).
- “L’uso del suolo ed il paesaggio agrario: il contributo dell’agriturismo per l’ambiente”, convegno promosso da AgrieTurist (14 novembre).
- “Agricoltura Civica e Agricolture del futuro: seminario sulle forme ed i percorsi dell’agricoltura civica e sociale, agriturismo con funzione sociale, community gardens, agroasili, tipologie di filiera corta.”, incontro promosso da Aicare-Agenzia italiana per la Campagna e l’Agricoltura Responsabile ed Etica (14 novembre).

In evidenza - AgrieTour Bimbi
“AgrieTour bimbi - fattorie didattiche per la scuola e la famiglia”: questo il nome dell’area dedicata alla didattica, organizzata in collaborazione con “AgriGiochiAmo”. Sarà il primo evento nazionale, rivolto esclusivamente alle Fattorie Didattiche, che sempre più rappresentano una interessante integrazione del reddito agricolo, permettono all’imprenditore agricolo di creare una occasione di qualificazione della propria figura professionale e dei saperi ad essa associati, ma anche di assicurarsi il ritorno da parte delle famiglie degli studenti, per la promozione e la vendita dei prodotti aziendali; inoltre e soprattutto le fattorie didattiche danno un significativo contributo alla valorizzazione del territorio ed alla formazione di consumatori più “consapevoli”.
Gli obiettivi principali di AgrieTour Bimbi saranno quello di dare la possibilità alle fattorie didattiche d’Italia di rivolgersi ad un pubblico molto più vasto, grazie all’incontro con i tour operator specializzati, con le associazioni professionali del mondo della scuola, giornalisti e comunicatori specializzati nel turismo scolastico, ma anche dare la possibilità ai visitatori di AgrieTour di conoscere i prodotti e le attività proposte dalle fattorie didattiche. Altro aspetto importante sarà rappresentato dallo scambio di informazioni ed esperienze tra le fattorie didattiche italiane tramite l’organizzazione di seminari e conferenze con i massimi esperti del settore a livello nazionale.
Dai recenti censimenti sul fenomeno delle Fattorie Didattiche in Italia, sono oltre 3.000 secondo Agriturist, l’associazione agrituristica di Confagricoltura. La regione leader del settore resta, come per l’offerta agrituristica, la Toscana con circa 700 strutture adibite alla didattica . Seguono poi, stando sempre alle stime di Agriturist, l’Emilia Romagna (330), il Piemonte (250), la Campania (235) e il Veneto (circa 220). Il fatturato annuale del settore delle Fattorie Didattiche è calcolato intorno ai 12 milioni di euro, mentre il prezzo per visita è pari a 6/10 euro a persona a cui vanno aggiunti altri 6-12 euro per la merenda o il pranzo.
In particolare ad Agrietour sarà presentato il manuale “La Fattoria didattica: come organizzarla e come promuoverla” e a seguire il seminario per operatori “Le fattorie didattiche in Italia: evoluzioni e tendenze della domanda e dell’offerta” in collaborazione con l’Associazione Italiana Presidi (14 novembre).
La curiosità – AgrieTour: la cucina tradizionale protagonista
I sapori di una volta, una vera e propria rarità per i nostri giorni. Piatti in via di estinzione, quasi introvabili nelle cucine italiane ma salvi grazie agli agriturismo italiani. Si va dall’Agnellone di Laticauda alla Bucecca, dal Pane sotto alla Codra di intestini, e tanti altri. Si tratta infatti di preparazioni che esistono da secoli e che esprimono la cultura, la storia e le tradizioni rurali dei territori italiani, dalla Sardegna alla Toscana, dal Molise al Veneto. I piatti della tradizione rurale saranno fra i protagonisti di AgrieTour. Sono tutti piatti introvabili nelle città ma ancora presenti nell’agriturismo, che si potranno gustare e scoprire grazie al “Campionato di cucina contadina in agriturismo” (12 e 13 novembre) e che rappresentano un pezzo di storia gastronomica dimenticata da gran parte degli italiani.
Ma ci sarà anche il “Festival della Cucina Tradizionale” (13 e 14 novembre), grazie al quale i curiosi potranno riscoprire questi sapori unici direttamente cucinati dai gestori degli agriturismo italiani, pronti a presentare i migliori piatti della loro tradizione regionale. Sapori a parte, la “Biblioteca di campagna”, sarà invece un’iniziativa che prevede la possibilità per le strutture ricettive di scoprire una selezione di volumi da offrire come svago ai proprio ospiti.

L’approfondimento - Agriturismo in Italia: la fotografia del settore
I dati economici
Oggi sono 18.480 le strutture agrituristiche registrate in Italia (un aumento di 760 unità pari al +4,3% rispetto all’anno precedente). In particolare si registrano aumenti del 3,5% (512 unità) per le autorizzazioni all’alloggio, del 4,8% (412 unità) per quelle di ristorazione, del 2,5% (80 unità) per quelle di degustazione e del 6,6% (639 unità) per le altre attività (equitazione, escursionismo, osservazioni naturalistiche, trekking, mountain bike, corsi, sport, varie). Il 44,9% delle aziende agrituristiche si trova nel nord del Paese, il 35,2% nel centro e il restante 19,9% nel Mezzogiorno. In particolare, nelle regioni settentrionali e nel Mezzogiorno si concentra la percentuale più alta delle aziende con ristorazione (rispettivamente il 44,2% e il 31,4% del totale), mentre nell’Italia centrale è presente il 59,1% degli agriturismi con degustazione. Si conferma una presenza femminile significativa nella conduzione delle aziende agrituristiche, con una quota pari al 34.5% (6.441 unità).
Il giro d’affari annuo complessivo è stimato in oltre mille milioni di euro, con un fatturato medio delle aziende che appare in leggera ma progressiva diminuzione visto l’aumento del numero delle unità, arrivando ad attestarsi poco al di sotto dei 60 mila euro. Si tratta di un ammontare decisamente ridotto anche qualora si consideri la natura “complementare” dell’attività agrituristica rispetto a quella agricola, che certo non può favorire l’auspicato incremento della quantità e del livello qualitativo dei servizi offerti e che spesso non consentono il raggiungimento di adeguati livelli di redditività. Un dato importante messo in luce dall’Istat riporta che nel decennio 1998-2008 le aziende agrituristiche sono aumentate complessivamente del 90,2%. Per quanto riguarda le diverse tipologie di attività , gli alloggi aumentano del 90,9% (da 8.034 a 15.334 unità), i ristori dell’89% (da 4.724 a 8.928 unità), mentre le aziende con degustazione e quelle con altre attività agrituristiche sono cresciute ad un ritmo ancora più sostenuto, pari rispettivamente a +195,8% e a +153,3%. Fra le altre attività, l’escursionismo è aumentato del 65,9% e l’equitazione del 27,5%. Tali dinamiche fanno sì che, nel 2008, l’alloggio e la ristorazione costituiscono le principali attività agrituristiche, spesso arricchite dalla degustazione e da altre attività. Guardando ai dati sul numero di aziende agrituristiche autorizzate si può stilare una hit parade. La Toscana si trova al primo posto con 4.061 strutture, seguita dal Trentino Alto-Adige con i suoi 3.229 agriturismi e dal Veneto (1.222), quarto posto per la Lombardia (1.132 aziende) e quinto per l’ Umbria (1.052). Molto buone anche le cifre del Sud: la Calabria conta 466 strutture e la Sicilia 457. Svetta la Toscana nelle quote rosa, regione in cui le donne gestiscono ben 1.536 agriturismi, pari al 40.4% dei conduttori toscani (contro una media nazionale del 34.5%).
L’identikit dell’agriturista
Secondo l’indagine condotta dall’Ismea il 31% degli italiani avrebbe pernottato almeno una volta, nel corso della vita, in una struttura agrituristica e la presenza di bambini in famiglia, e secondariamente di ragazzi, sarebbe uno stimolo importante nella scelta di soggiornare in un agriturismo. C’è poi chi ancora non ha mai pernottato in agriturismo: i motivi principali sarebbero da ravvisare nella mancanza di occasione e nella preferenza ad altri tipi di vacanza. In riferimento all’ultimo soggiorno effettuato, il numero di notti trascorse si colloca intorno a 2,9 notti, con una forte concentrazione di risposte sulle modalità “una” e “due”. In altri termini, si riscontra una forte prevalenza di visite brevi, senz’altro più brevi rispetto a quanto si vorrebbe fare. La durata ideale è infatti di poco inferiore a 5 notti, ossia il 70% in più della durata effettiva. Internet rimane il punto di forza tra i canali di commercializzazione utilizzati dalle strutture agrituristiche: più di 8 su 10 infatti garantiscono ai propri clienti la prenotazione online e il dato secondo il quale oltre la metà della clientela prenota la vacanza tramite il web dimostra l’efficienza di questo canale. Nei primi tre mesi del 2009 la percentuale delle prenotazione online è del 47,2% per salire al 48,1% nel secondo e raggiungere infine il 50,2% nel terzo.
La spesa in campagna: un indotto generato dall’agriturismo
Quello della spesa in campagna, soprattutto se in luoghi diversi da quello di origine, magari soggiornando in agriturismo, sta diventando anche in Italia un aspetto molto importante. Secondo l’Osservatorio nazionale omonimo, promosso da Coldiretti, sette italiani su dieci hanno fatto almeno una volta acquisti direttamente dal produttore agricolo giudicandoli in maggioranza convenienti. Ammonterebbe a 2,4 miliardi di euro il valore degli acquisti di vini, ortofrutta, olio, formaggi, e altre specialità effettuati direttamente in 48.650 aziende agricole che nell´arco degli ultimi cinque anni hanno fatto segnare una crescita record del 25%. Autenticità poi, è una delle parole più ricorrenti dei tour operator, perché è ciò che più chiede il popolo dell’agriturismo, italiano e internazionale in particolare. Della vacanza rurale piace il luogo vero, autentico e vissuto con e dalla gente del posto. Il turismo asettico e preconfezionato, secondo standard impersonali, insomma, comincia a far emergere degli scricchiolii. Vince poi chi è in grado di proporre pacchetti completi, che tengano però conto della stagionalità: ad esempio pacchetti nel periodo della vendemmia o della raccolta delle olive. L’ospite avrà così la possibilità di vivere in prima persona delle esperienze di agricoltura, e poter effettuare tutte quelle attività ricreative connesse, dalla degustazione di prodotti tipici ai corsi di cucina, agli antichi mestieri rurali. All’agriturista piace poi andare alla scoperta di luoghi particolari da visitare, chiesette di campagna e piccoli borghi, scovare la trattoria tipica e originale, come le cantine dove assaggiare i vini del territorio. Sono i servizi, inoltre, l’aspetto da potenziare: il turista, specialmente estero, vuol conoscere con esattezza tutto sui trasporti regionali e locali, oltre ai collegamenti e le distanze dagli aeroporto e stazioni ferroviarie più vicine al luogo di vacanza.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024