Anglofilo o francofono che sia, il Canada sembra cementare giorno dopo giorno - e anno fiscale dopo anno fiscale - il suo amore per il nettare di Bacco, con le vendite enoiche nel 2013 a +4,9% e a +3,9% in volume sul 2012, a 6,8 miliardi di Dollari. A dirlo lʼagenzia governativa Statistics Canada, che ha, inoltre, sottolineato che mentre Bacco vola, la birra continua a perdere terreno: se nel 2003 la metà di ogni dollaro speso in alcoolici in Canada finiva nelle tasche dei produttori di birra, oggi la cifra è scesa a 43 centesimi, mentre la quota di mercato nel vino nel paese nordamericano è salita in dieci anni dal 24 al 32%.
Le vendite totali di alcolici in Canada nel 2013 hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 21,4 miliardi di dollari, con la provincia di Alberta a fare la parte del leone (+11% di vendite anno su anno): nel corso del 2012 sono complessivamente passati di mano in Canada 506,6 milioni di litri di vino, con i vini importati a +4,3% e quelli nazionali a +3,3%. Particolarmente apprezzati soprattutto i vini rossi, con una quota di mercato passata dal 51% del 2003 al 56% del 2013: il 77% di tutti i rossi venduti in Canada sono importati, mentre lo sono solo il 61% dei bianchi.
Nel corso del 2013 ogni canadese, statisticamente parlando, ha infine acquistato 78 litri di birra, 17,4 litri di vino e 7,6 litri di superalcolici.
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