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“FAR RITORNARE A VIVERE GLI ANTICHI VITIGNI, PER FARE, IN BASE ALLA TRADIZIONE SPOSATA ALL’INNOVAZIONE, UN VINO ALTERNATIVO IN SENSO CULTURALE AI VINI DI STAMPO INTERNAZIONALE”: IL PENSIERO DEL PROFESSOR SCIENZA ALLA FONDAZIONE MASI

“Oggi è necessario far ritornare a vivere, e non più ad essere “relitti silenti” questi antichissimi vitigni, per fare, in base alla tradizione sposata all’innovazione, un vino alternativo in senso culturale ai vini di stampo internazionale”. Così il professor Attilio Scienza, direttore del Dipartimento di produzione vegetale dell’Università degli Studi di Milano, nella “lectio magistralis” a Villa Lebrecht di San Floriano in Valpolicella (Verona), per la presentazione del libro “Oseleta paradigma della viticoltura delle Venezie” edito dalla Fondazione Masi che, da oltre 25 anni, opera per la diffusione della cultura e della civiltà delle Venezie. Sandro Boscaini, vicepresidente della Fondazione Masi e titolare della Masi Agricola, ha ricordato che è necessario un approccio enologico specifico perché un vino abbia “personalità di territorio”; in questo senso, il Recioto e l’Amarone prodotti dalla Masi sono di interesse mondiale, poiché, mantenendo la biodiversità quasi come scelta etica nel nome della conservazione di un pezzo della nostra storia, costituiscono “un vino moderno con cuore antico”.

Il volume, con le sue 400 pagine in italiano ed in inglese, rappresenta un punto fermo e fondamentale per lo studio degli aspetti storici e tecnici delle uve autoctone del Veneto, ed evidenzia, anche in base ad analisi condotte sul dna che testimoniano l’assoluta originalità dei ceppi più antichi dei vitigni veneti, le ragioni del crescente successo dei vini locali”. Si tratta di un lavoro pluriennale che, sotto la direzione del professor Scienza, tra i più accreditati studiosi a livello mondiale in campo vitivinicolo, ha coinvolto a vario titolo organismi scientifici, pubblici e privati.

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