Probabilmente non arriverà a destinazione così com’è, me se per caso lo facesse, il decreto legislativo discusso dal pre-Consiglio dei Ministri in tema di recepimento della direttiva europea sulle liberalizzazioni dei servizi (la cosiddetta “Bolkestein”) rappresenterebbe un vero e proprio terremoto nella ristorazione e nella somministrazione di alcolici: via le licenze, aperture di locali possibili con la sola “Segnalazione di inizio attività” (Scia). Un’eventualità a cui si oppone Fipe-Confcommercio: “la bozza di questo decreto - dichiara il presidente Fipe, Lino Stoppani - va ben oltre la stessa direttiva dove comunque sono previste numerose fattispecie di deroga al principio generale di liberalizzazione, compresa quelle per la tutela dell’ordine pubblico e della salute. E supera anche il contenuto del Piano d’azione europeo 2012-2020 elaborato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per controllare la somministrazione di alcolici; documento per altro già sottoscritto dal Governo italiano. Ci auguriamo che il Governo si renda conto dei rischi sottostanti e apporti dei correttivi per salvaguardare anche un interesse generale, cioè evitare il proliferare di incontrollate attività che possano somministrare alcol”.
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